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Post n°11 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da Simone.10o
Gli esseri umani, come burattini incosapevolmente manipolati dalla triste e oscura realtà che li circonda, vivono legati e limitati in una sfera circoscritta dagli altri,dall'alto, da chi non gli appartiene,da chi li ignora, ma al tempo stesso li condanna pur non conoscendoli e pur non sapendo la causa di certe loro azioni. Credono di avere una loro mente, di avere personalità e di essere forti al punto di non farsi condizionare l'esistenza, ma tutto questo è pura illusione è pura utopia. Tradizioni, consuetudini, cultura del luogo, pregiudizi, usanze bigotte e paura delle opinioni altrui li uccidono giorno per giorno senza che se ne rendano conto. Vivono secondo degli schemi che magari gli vanno anche stretti, ma pur di non stare fuori dal cerchio li seguono conducendo una vita apparentemente serena e internamente repressa. La camicia mi va stretta??!! Non fa niente!! L'importante è che mi faccia fare bella figura!! Casi e casi di forte depressione, di pazzie, di continuo stress attestano quello di cui sopra. Gli esseri umani, come delle pecorelle, seguono la propria guida senza la quale si perderebbero, non riuscirebbero più a capire chi sono e questo perché non sono nessuno, ma sono il frutto della società in cui sono stanziati. E temono di contraddirla, di contestarla, di non seguirla perché si sentirebbero soli, ma ingenui non si sono ancora accorti che soli ci sono ugualmente. Sostengono di vivere in un paese democratico, ma ancora assonnati non si sono accorti che la democrazia è prevalentemente cartacea. Che tristezza, che vuoto che vedo. Quando mi guardo attorno mi sembra di vedere tanti soldati che eseguono gli ordini e quei pochi che si rifiutano di farlo, seguendo i propri schemi, vengono esclusi e/o considerati strani. Strani solo perché hanno vissuto seguendo il proprio "io" facendo quel che volevano. La vera differenza, secondo me, sarà che: gli strani (quei pochi rimasti) moriranno felici di ciò che hanno vissuto, di aver agito civilmente ma secondo le proprie regole. I comuni mortali, invece, l'unica cosa che potranno dire a sè stessi sarà: "dai su, non si possono lamentare di me. Ho vissuto da schifo, represso e insoddisfatto, ma non potranno mai rimproverarmi di nulla perché ho svolto tutti i "compiti". Che amarezza!! Ed è proprio questa paura di restar soli, da loro negata, che gli limiterà la vita. Simone® |
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