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Post n°20 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da Simone.10o
In questa notte di cenere,che non smette di piangere,faccio i conti con l'anima, che ormai si è stancata di me, delle solite belle maschere che ho portato per vivere questa tenera abitudine che non ho tradito mai......Se potessi rinascere e cambiare di colpo la realtà,che non smette di offendere questa splendida e breve eternità,se potessi raggiungere il cuore di me stesso con un treno che non c'è e riuscire ad ammettere che ho bisogno di te! E in quante notti di estasi, in mezzo a un branco di acrobati,ho fatto finta di credere che Dio fosse fiero di me, di quegli squallidi amori a perdere, che ho consumato per vivere questa gelida solitudine che non mi ha lasciato mai. Se potessi rinascere e buttare nel cesso la realtà, che continua a difendere questa inutile e sporca verità, se potessi raggiungere il cuore di me stesso con un volo che non c'è e riuscire ad ammettere che ho bisogno di te! Perché credo in qualcosa di profondo oltre i confini di questa trincea,perché voglio una rivincita, per non rimpiangere tutto l'amore che ho buttato via! Simone® |
Post n°19 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da Simone.10o
E' già qui, è già qui, è già Natale..... Davidino ha tante cose da aspettare, è già qui e ho per te amica mia non un dono ma qualcosa di speciale, io vorrei essere un pò originale, regalare con la testa e non a compare.... Scriverti una dedica che mai sarà per radio perchè rimanga tua..... perchè rimanga sola, e che non potrà invecchiare mai e nessun altro leggerà, usala quando non ci sarò o non potrò restar a te piu vicino! E' già qui, è già qui, è già Natale, dopo tutto è solo un giorno da aspettare.... E di luci ho riempito il mio viale, e la gente lascia in chiesa un ideale,a mia madre non sapevo cosa dire, per non essere coinvolto stavo male... Ecco perchè ti scrivo quello che mai ti dico, in questo giorno lento, tutto mi torna dentro ed io mi rivendo perchè a te e in te la mia canzone rivivrà, usala quando non sarò o non potrò restar a te vicino... Simone® |
Post n°18 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da Simone.10o
Questa notte ho fatto un sogno stupendo.Mano nella mano stavamo camminando dentro un bellissimo bosco. Scoiattoli che correvano da un'albero all'altro, piccoli Simone® |
Post n°17 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da Simone.10o
Un annuncio sul giornale, un messaggio troppo anonimo, che sa trasgredire e affascinare, da convincerti a scoprire che cos'è o chi sarà. Perché è un gioco clandestino o il mistero più banale che vivrai, un rapporto esistenziale col buon vino, quando inventi un altro ruolo,quando abbocchi a un'e-mail, queste, lo sai, sono trappole, quelle voci che ti chiamano dai vicoli, quelle mani che ti afferrano negli angoli, specialmente se provengono da un'anima di plastica. C'è da perdersi in un giro di illusioni e solitudini,con gli amori più virtuali, su quel monitor che t'inghiottirà, come un numero, nella trappola. Ma una vita troppo uguale,sul vagone più monotono che c'è,dimmi cosa mi può dare, se non l'ultimo bicchiere di realtà da buttar giù. Sia nel bene che nel male, alla fine di ogni scelta, sempre tu paghi il conto a quel destino da tradire,che ti lascerà sbagliare facilmente così, perché, lo sai, sono trappole, quelle storie che diventano difficili, con la luna solitaria dei licantropi,oltre il limite delle tue stesse regole e abitudini. Per evadere, cerca un sogno più rischioso e imprevedibile, dove mai sarai un ostaggio e, da sconfitto o da eroe, resti chi sei, un superstite... Simone® |
Post n°16 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da Simone.10o
Questa e poi la vita quasi tutti i giorni,la stessa sempre uguale con i biglietti di andata e dei ritorni e al collo un cannocchiale Le lunghe attese gli altri per la strada,serpenti e tentazioni la solitudine che gira nuda si veste di emozioni.. E poi gli oggetti in casa silenziosi,le foto sugli altari e i souvenir le vecchie storie i dubbi più gelosi e la paura degli aeroplani….. Cuori lontani acrobati innamorati quando mi chiami? Amore non c'è amore senza te ma che vita è? Le lunghe notti e il letto troppo grande i sogni e le promesse ma fra la biancheria il sole accende le tue mutandine rosse! E poi i regali i libri e le canzoni che piangi sui divani anche nei bar e le tue mani amore i tuoi maglioni quanto mi pensi? Perché ancora non mi chiami.....Cuori lontani discoboli innamorati quanto mi ami? Amore immenso amore dove sei? Cuori ormai in esilio,cuori lontani che vogliono incontrarsi come noi. Accendi il cuore anche tu in questo buio che c'è il tempo non passa più amore che vita è? Ma finalmente un giorno qui vicini toccarsi con le mani e amarsi amarsi e darsi di bambini piangere e dirsi "perché amore non rimani?" Cuori lontani ma sempre più innamorati,come noi che ci perdiamo per la vita Simone® |
Post n°15 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da Simone.10o
Ho ancora il vizio di barare con la vita e col destino, la paura di dormire che c'avevo da bambino, ho soldi e debiti e colpe e meriti, ma anche il colore dei tuoi occhi e la mia stanza dei balocchi, ho ancora i dischi che ascoltavi al nostro vecchio pianoforte, il desiderio di parlarti e di scoprire le mie carte, ho tante maschere, ma devo ammettere non ti assomiglio in questa cosa, enche se è tardi ormai ti chiedo scusa.... Ho la stessa voglia di giocare, che avevo già a tre anni, e un'altra casa che non sai... e un altro cane, e un'altra età, ma, l'inverno è già alle porte e tu, ogni giorno tu, mi manchi come il sole che s'appoggia all'orizzonte immenso e blu, ed io mi sento perso qui..... Ho ancora dentro il cuore il ritmo delicato dei tuoi passi, e le parole che mi hai detto prima che ti addormentassi, ormai le critiche non mi feriscono, ma devo a te questa fortuna, a te che abiti la Luna... A cosa pensi in quella foto con me in braccio sulla spiaggia? Ascolti ancora divertito la canzone della pioggia? O è più credibile, che ormai sia polvere? e tu non possa più pensarmi, a questa idea non riesco a rassegnarmi....... E tu, ogni giorno tu, mi manchi come l'aria,nei silenzi di ogni mia preghiera tu, che non piangi più, e resti sempre giovane al centro di ogni sogno!! Io ci provo a vivere, a cambiare e a credere, in qualcosa che assomigli a quella tua semplicità. E ti cerco nella scia che ogni uomo semina, ma mi perdo in storie ormai sfocate di ogni verità, sono uno spettacolo, tragico e ridicolo....... E avrei voglia di scambiare la tua vita con la mia, di tornare a correre dietro alle lucertole, in quegli anni incancellabili che ancora io mi porto dentro, Se, potessi almeno rivederti (anche per un momento)... Se credessi a quell'idea che tu, ogni giorno tu, ancora mi proteggi, mentre invece so che invece non puoi farlo più.... Ed io mi sento perso qui Lontano dai tuoi angeli Simone® |
Post n°14 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da Simone.10o
Lo sento da oltre il muro che ogni suono fa passare, l' odore quasi povero di roba da mangiare, lo vedo nella luce che anch' io mi ricordo bene di lampadina fioca, quella da trenta candele, fra mobili che non hanno mai visto altri splendori, giornali vecchi ed angoli di polvere e di odori, fra i suoni usati e strani dei suoi riti quotidiani: mangiare, sgomberare, poi lavare piatti e mani. Lo sento quando torno stanco e tardi alla mattina aprire la persiana, tirare la tendina e mentre sto fumando ancora un'altra sigaretta, andar piano, in pantofole, verso il giorno che lo aspetta e poi lo incontro ancora quando viene l' ora mia, mi dà un piacere assurdo la sua antica cortesia: "Buon giorno, professore. Come sta la sua signora? E i gatti? E questo tempo che non si rimette ancora..." Mi dice cento volte fra la rete dei giardini di una sua gatta morta, di una lite coi vicini e mi racconta piano, col suo tono un po' sommesso, di quando lui e Bologna eran più giovani di adesso... Io ascolto e i miei pensieri corron dietro alla sua vita, a tutti i volti visti dalla lampadina antica, a quell' odore solito di polvere e di muffa, a tutte le minestre riscaldate sulla stufa, a quel tic-tac di sveglia che enfatizza ogni secondo, a come da quel posto si può mai vedere il mondo, a un' esistenza andata in tanti giorni uguali e duri, a come anche la storia sia passata fra quei muri... Io ascolto e non capisco e tutto attorno mi stupisce la vita, com'è fatta e come uno la gestisce e i mille modi e i tempi, poi le possibilità, le scelte, i cambiamenti, il fato, le necessità e ancora mi domando se sia stato mai felice, se un dubbio l' ebbe mai, se solo oggi si assopisce, se un dubbio l' abbia avuto poche volte oppure spesso, se è stato sufficiente sopravvivere a se stesso...Ma poi mi accorgo che probabilmente è solo un tarlo di uno che ha tanto tempo ed anche il lusso di sprecarlo: non posso o non so dir per niente se peggiore sia, a conti fatti, la sua solitudine o la mia... Diremo forse un giorno: "Ma se stava così bene..." Avrà il marmo con l' angelo che spezza le catene coi soldi risparmiati un po' perchè non si sa mai, un po' per abitudine: "eh, son sempre pronti i guai" .Vedremo visi nuovi, voci dai sorrisi spenti: "Piacere", "E' mio", "Son lieto", "Eravate suoi parenti?" E a poco a poco andrà via dalla nostra mente piena:soltanto un' impressione che ricorderemo appena... Simone® |
Post n°13 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da Simone.10o
Se hai un dubbio, se pensi che la cosa che stai per fare non sia giusta ma non sei sicuro che sia così, vuol dire che quella cosa non è giusta. Quando una cosa va bene, non hai dubbi. Il senso del dovere è utile, ma devi averlo anche nei confronti di te stesso. Impara a dire no. Per dire no devi pensare prima di rispondere, e chiederti se vuoi davvero fare quel che ti è stato chiesto. Se non vuoi farlo, è meglio dirlo,gentilmente. Se hai detto sì, allora fallo e non pensarci più.Se un abito ti fa sentire ridicolo, non metterlo. Se vuoi essere vestito bene, indossa solo cose che ti fanno sentire a tuo agio. Se hai sempre sognato di fare una cosa, comincia a farla, anche se ti sembra che non venga bene o non sai come farla. Concediti almeno mezz’ora ogni giorno per fare qualcosa che ti piace veramente. Passa più tempo possibile coi bambini, perché poi crescono. Vinci la pigrizia e vai a vedere quella mostra, ti piacerà. E se non dovesse piacerti, avrai fatto un giro.È bello conoscere i monumenti le chiese e i musei della tua città e poterli spiegare a chi viene a trovarti. Se ne hai voglia, viaggia da solo. Se non ne hai voglia, non viaggiare da solo.Piuttosto che mentire, stai zitto.Non tradire, non tradirti. Leggi tutta la prima pagina di un libro in libreria, prima di comprarlo. Ci sono tanti bei libri da leggere, ma i classici in genere danno più soddisfazione. Se mangi pochissima carne e molta verdura ti senti meglio.La pasta non ingrassa se non la condisci col burro o la carne e mangi solo quella. È meglio non fumare. Fai sempre l’elemosina a chi la chiede. È più bello dare che ricevere. Telefona spesso ai tuoi parenti anziani, portagli dei regali, accompagnali dal dottore, al ristorante, al mare. Cerca di avere almeno un amico molto più grande di te e uno molto più giovane di te. Vai ai funerali, fai le condoglianze, ricorda quelli che se ne sono andati: a chi resta fa piacere e farà bene anche a te. Visita il cimitero della tua città.Fai amicizia coi vicini di casa. Se una persona ti piace, diglielo, invece di litigarci per farti notare. Stai in silenzio più che puoi. Impara a non avere l’ultima parola: è più utile tacere che rispondere. Sorridi. Ogni tanto comprati qualcosa che ti piace. Se vuoi mettere in ordine e non sai da dove cominciare, comincia da un punto qualunque: la scrivania, uno scaffale, un cassetto… di solito quando cominci non smetti più. Regala i vestiti che non metti da tre anni: tieni solo quelli che ti ricordano qualcosa di molto bello, ma in una scatola. Non c’è niente di cui aver paura: le cose brutte si affrontano, le cose belle si godono. Con calma.Se non sai come dire una cosa, chiediti se è giusto dirla. Se puoi anche non dirla, stai zitto, se invece è giusto che tu la dica, dilla assolutamente. Guardare gli alberi, il cielo e gli animali fa stare meglio.Vai piano.Non prendere troppi impegni. Cerca di fare quello che ti chiedono, non quello che pensi vogliano da te. Fai testamento: capirai chi e cosa è veramente importante per te. Le cose più importanti alla fine succedono per caso. Simone® |
Post n°12 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da Simone.10o
Le storie d'amore finiscono sempre,a volte per noia a volte per niente Simone®
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Post n°11 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da Simone.10o
Gli esseri umani, come burattini incosapevolmente manipolati dalla triste e oscura realtà che li circonda, vivono legati e limitati in una sfera circoscritta dagli altri,dall'alto, da chi non gli appartiene,da chi li ignora, ma al tempo stesso li condanna pur non conoscendoli e pur non sapendo la causa di certe loro azioni. Credono di avere una loro mente, di avere personalità e di essere forti al punto di non farsi condizionare l'esistenza, ma tutto questo è pura illusione è pura utopia. Tradizioni, consuetudini, cultura del luogo, pregiudizi, usanze bigotte e paura delle opinioni altrui li uccidono giorno per giorno senza che se ne rendano conto. Vivono secondo degli schemi che magari gli vanno anche stretti, ma pur di non stare fuori dal cerchio li seguono conducendo una vita apparentemente serena e internamente repressa. La camicia mi va stretta??!! Non fa niente!! L'importante è che mi faccia fare bella figura!! Casi e casi di forte depressione, di pazzie, di continuo stress attestano quello di cui sopra. Gli esseri umani, come delle pecorelle, seguono la propria guida senza la quale si perderebbero, non riuscirebbero più a capire chi sono e questo perché non sono nessuno, ma sono il frutto della società in cui sono stanziati. E temono di contraddirla, di contestarla, di non seguirla perché si sentirebbero soli, ma ingenui non si sono ancora accorti che soli ci sono ugualmente. Sostengono di vivere in un paese democratico, ma ancora assonnati non si sono accorti che la democrazia è prevalentemente cartacea. Che tristezza, che vuoto che vedo. Quando mi guardo attorno mi sembra di vedere tanti soldati che eseguono gli ordini e quei pochi che si rifiutano di farlo, seguendo i propri schemi, vengono esclusi e/o considerati strani. Strani solo perché hanno vissuto seguendo il proprio "io" facendo quel che volevano. La vera differenza, secondo me, sarà che: gli strani (quei pochi rimasti) moriranno felici di ciò che hanno vissuto, di aver agito civilmente ma secondo le proprie regole. I comuni mortali, invece, l'unica cosa che potranno dire a sè stessi sarà: "dai su, non si possono lamentare di me. Ho vissuto da schifo, represso e insoddisfatto, ma non potranno mai rimproverarmi di nulla perché ho svolto tutti i "compiti". Che amarezza!! Ed è proprio questa paura di restar soli, da loro negata, che gli limiterà la vita. Simone® |
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