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Ansia KO!


5 chiavi per riuscirci anche tu, ora!La vita odierna è diventata decisamente frenetica. Le giornate scorrono a ritmi veloci e se la sera tiriamo le somme di tutto quello che siamo riusciti a portare a termine, ci ritroviamo sbalorditi e compiaciuti di aver saputo tradurre in possibile anche l'apparentemente assurdo. Non sono multitasking, e condivido il pensiero di chi sostiene che esserlo corrisponda a complicarsi inutilmente la vita. Diciamo che ho un approccio più zen, che mi consente di concentrarmi nel qui ed ora godendomi il viaggio prima ancora che la raggiunta meta. Ma multitasking o non multitasking, quel che è certo è che finiamo col vivere male e quando meno lo vorremmo, ecco sopraggiungere l'ansia! Dopo ripetuti tentativi e fallimenti sono approdata a delle conclusioni che mi hanno permesso di liberarmene riportando aria ai miei giorni stretti. 1) Sperimenta quel che accade se smetti di essere perfezionista. Troppo spesso coltiviamo l'assurda pretesa di riuscire a tenere tutto sotto controllo. Questo razionalmente ha dell'impossibile, ma in tanti ci cascano ancora. Se invece impari ad essere elastico nell'accettazione della tua quotidianità, al verificarsi degli immancabili imprevisti (e ce ne sono per tutti) non ti sembrerà di sentirti franare il mondo sotto i piedi! Riuscirai a gestirli con la dovuta serenità e... perché no? Imparerai a comprendere che nel disordine dei cambiamenti imprevisti può pure succedere che si nascondano delle interessanti opportunità.2) Fermati. Anche se l'elenco delle cose da portare a termine entro fine giornata è lunghissimo, impara ogni tanto a fermarti. A concederti delle piccole pause tutte per te. Ti chiedi mai: come sto? Sono felice? Cosa vorrei fare se adesso magicamente avessi due ore tutte per me? Non ce ne accorgiamo ma, talvolta, le giornate le riempiamo sino allo sfinimento proprio per impedirci di restare soli con i nostri pensieri. Fermarti ti aiuterà ad ascoltarti e a prenderti meglio cura di te.3)Delega. A volte permettiamo agli altri, tanto nell'ambiente lavorativo quanto in quello familiare, di vantare come diritto acquisito il fatto che certe incombenze tocchino a noi. Si instaurano così pericolosi equilibri che, per farci una risata, portano il Fantozzi di turno a farsi carico delle responsabilità di un intero ufficio, e gli altri colleghi a godersi relax e sole nelle ore di lavoro. E a casa, spesso, la musica non è diversa. Ripetiti come un mantra: io valgo. E pretendi la collaborazione degli altri, sì da poterti rilassare un po' di più anche tu. Lo meriti.4) Esplodi. Per quieto vivere, senza magari accorgercene, finiamo con l'incamerare una quantità industriale di negatività. Vorremmo rispondere alle provocazioni dei colleghi, dire un basta al partner che ha scambiato la nostra relazione per una simbiosi (neppure tanto mutualistica...), ricordare ai nostri figli che esistiamo anche noi... e la lista potrebbe continuare all'infinito. Invece, ci teniamo tutto dentro. E questo non va bene, perché le parole soffocate si trasformano in ansia repressa e ci fanno star male. Esplodi. Con eleganza e compostezza ma esplodi. Quando qualcosa la ritieni sbagliata, dillo serenamente. Temi di veder nascere tensioni? Fermati e rifletti: un confronto potrebbe farti male più del tenerti tutto quel veleno dentro?5) Sorridi. Ti è capitato negli ultimi due mesi di sentirti dire da almeno due persone a cui vuoi bene: come sei cupo! E sorridi ogni tanto! Solitamente a dirlo sono le stesse persone che ti fanno ingoiare rospi ogni giorno. Ma un fondo di verità nelle loro parole c'è. Quando siamo frustrati ci viene difficile cogliere il bello della vita. Finiamo spontaneamente col notare subito la negatività. E riempiendo le giornate di doveri, doveri, doveri... cosa mai potrebbe portarci a sorridere?