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Può crollare il mondo sotto i piedi... si cade in due...


Oggi è santa Cecilia e a Taranto si inizia a respirare l'aria natalizia. Stamattina alle 6 sono stata  svegliata dalle note delle pastorali tarantine suonate per le vie del centro dalla banda. Starmene al caldo ad assaporare atmosfere che richiamano alla mente i ricordi più genuini degli anni dell'infanzia, mi ha consentito di colmarmi il cuore di una dolcezza immensa.Ammetto di essere decisamente controcorrente, ma ne rendo grazie a Dio ogni giorno. Non mi piace il consumismo che ruota attorno al Natale. Mi infastidisce la gente che tutto l'anno si lamenta delle difficoltà con cui riesce a sbarcare il lunario e poi, magicamente, corre per negozi a fare acquisti folli (inutili) e scorte alimentari che potrebbero sfamare un esercito se scoppiasse la guerra all'improvviso.E vogliamo parlare dei riti religiosi? Confessarsi a Natale è d'obbligo! Se no... che cristiano sei?? Perché... andare alla messa di mezzanotte, lavarti la coscienza una tantum fa forse di te una persona migliore?Concludiamo con le allegre tavolate di famiglia? Vorrei che qualcuno mi spiegasse (perché proprio non ci arrivo) il senso del ritrovarsi a mangiare con persone che fino al giorno prima credevi fossero state rapite dagli alieni, con altre che...magari le rapissero gli alieni! E scambiare sorrisi finti, cercare di contenere i travasi di bile... perché... è Natale! E che vuol dire? Che per un giorno dobbiamo dimenticarci di aver riunito il summit della pace armata?? Io di questa finzione ne ho sinceramente piene le tasche. L'anno scorso ho scelto di trascorrere il Natale da sola. Mia figlia era col padre. Ho elegantemente rifiutato inviti da parenti e amici ai quali, per carità, voglio un bene immenso. Ma avevo bisogno di starmene da sola. Due giorni di isolamento dal caos del mondo. Due giorni controcorrente. Mi sono immersa nella meditazione per diverse ore. Ore di gratitudine per l'Amore che segue i miei passi, comunque vadano le cose. Per le persone che sono nel mio cuore. E poi mi sono presa cura di me stessa. Un regalo che tutti meritiamo, credo.Se oggi dovessi descrivere il mio Natale ideale sai cosa farei? Riunirei attorno ad un tavolo le persone che amo e con le quali c'è un legame profondo a prescindere da tutto il resto. Preparerei un pasto di quelli genuini d'altri tempi, di quelli che creano atmosfere familiari e sapore di buono. E davanti all'albero acceso mi piacerebbe abbracciare uno per uno i cuori che sono intrecciati al mio. Questa la mia preghiera per un vero Natale: grazie che ci sei e che con te accanto sono migliore anch'io.E se devi portarmi un regalo, vieni da me con un sorriso sincero, con gli occhi che ti brillano per 365 giorni all'anno, pure quando sarai tra le lacrime.Natale è quando non permetti al male di superare il bene nella tua vita. Quando può crollare il mondo sotto i piedi... si cade in due. E rialzarsi è più semplice. Quando dici "ti voglio bene" e ti batte forte il cuore. Quando pensi alle persone care e già sorridi. Quando tra me e te possono esserci migliaia di km ma lo sai che non sei solo, senti che il mio cuore è con te. Manca ancora molto al Natale, deciderò cosa fare con calma. Ma intanto una cosa è certa: sarà all'insegna dei sentimenti sinceri... se non verso gli altri... almeno verso me stessa...