Simply Writer Blog

L'amore è un gioco d'incastri...


Ieri sera ho accompagnato mia figlia a fare acquisti in un negozio in centro. Era alla ricerca di un regalo per la sua amica del cuore (nonché compagna di classe, nonché SBF... MAPS... e tutte le altre diavolerie studiate da questa generazione plasmata sull'onda emozionale dei codici fiscali
 ) che tra un paio di giorni si trasferirà in Piemonte.Rita ha 11 anni ma un carattere già molto ben definito. Sa esattamente quel che vuole e dove guidare i suoi passi. Questo aspetto l'ha preso da me a dirla tutta
 complice il fatto che sin da piccolissima l'ho sempre lasciata libera di esprimere le sue idee, verificare l'esattezza delle sue convinzioni (anche sbagliando, pagando il prezzo dell'errore) e cambiare di conseguenza, quando necessario.Uscite di casa sapeva già in quale negozio avrebbe trovato esattamente l'oggetto che cercava: una collana doppia coi gufetti best friends da separare. Io ne ignoravo logicamente l'esistenza, che nel paleolitico, quand'ero bambina io, certe cose non esistevano mica...
Ma arrivate a destinazione, mentre incredula come una bambina davanti a Babbo Natale che scende dal cielo con la slitta e le renne al seguito, contemplavo a bocca aperta l'esistenza della succitata collana (ma perché i gufetti??? non l'ho capito 
e non ho osato chiedere... ) mia figlia molla la presa e le vedo brillare gli occhi come due stelle mentre allunga la mano verso un'altra collana.Sempre fatta di due fili indipendenti, ha come pendente un cuore composto da due metà separate su cui trionfa la solita scritta best friends. Penso tra me e me: "Qualche secolo fa anch'io ho ricevuto un regalo simile! Ma mi ha portato un male...
" mentre mi limito a dire a mia figlia che credevo certi cuoricini se li scambiassero solo gli innamorati. Lei mi guarda con aria compassionevole e risponde: "Macchè... non si usa più!"Già... non si usa più... questa generazione crede molto più nell'amicizia che nell'amore. E non me la sento di giudicarla una scelta sbagliata. In fondo anche per noi adulti la tendenza sta diventando questa. Col passare del tempo siamo arrivati ad una consapevolezza nuova: sappiamo esattamente quel che ci fa star bene, abbiamo vite organizzate, amicizie selezionate... accettiamo di aprirci ad una relazione solo quando troviamo una persona che la pensi come noi. Che rispetti quanto abbiamo costruito nel tempo, caduta dopo caduta, faticosamente. Che sia uno tsunami emozionale, ok, ma che non faccia il dittatore nelle giornate altrui. Altrimenti, diciamocelo francamente, stiamo meglio soli.Perché in fondo l'amore è un gioco di incastri. Altro che principi azzurri, streghe e mele avvelenate...