Simply Writer Blog

E qui comando io!


Questa è troppo bella... te la devo raccontare... E' una mattina come tante, molto assolata a dire il vero, mi reco a scuola di mia figlia che esce alle 14.00 circa... molto "circa" nel senso che puoi giocarti la testa che la sua classe è sempre l'ultima ad uscire...Trovo riparo all'ombra e vago con lo sguardo intorno a me. Ci sono diversi genitori in trepidante attesa. Alcune mamme si sono disposte a cerchio a cincischiare. Altri papà a coppie, per commentare le partite. Qualche altro come me ha preferito l'isolamento.A un certo punto escono due ragazzine. "Vieni oggi pomeriggio a casa mia?" dice la prima con gli occhi che le brillano. La seconda, alta la metà, risponde: "Vorrei tanto, ma non dipende da me, devo chiedere il permesso". E fin qui tutto normale. Ma l'amica intraprendente, avendo notato il papà della compagna di classe appoggiato ad un albero in profonda meditazione trascendentale, mentre avanzano verso di lui, insiste: "E chiediglielo..."Qui arriva il colpo. Sono esattamente a venti centimetri dall'uomo che già sorride pronto a salutarle, quando la figlia, candida, dichiara solenne: "E lui che c'entra? A casa mia comanda mia madre. E' lei che decide per tutti". Mi sono sentita il sangue gelare. Il pover'uomo era diventato rosso come un peperone. La compagna di classe era riuscita a farfugliare un semplice: "...ok...fammi sapere..." e dopo essersi salutate le loro strade si erano separate. Ora... premetto che, per carità, ogni famiglia è libera di gestirsi come crede ed ogni coppia ha il sacrosanto diritto di stabilire il proprio equilibrio, ma possibile che ancora ci siano realtà in cui comanda qualcuno?? Il candore della bambina mi è apparso decisamente eloquente. Mi restano le perplessità relative alla dignità individuale ed all'impercettibile confine tra la propria libertà e quella della persona che si ama.Mi fa tristezza però sapere che si muovano ancora questi meccanismi perversi che mi sarebbe piaciuto credere potessero essere stati archiviati...Comandare... che brutta parola...