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Cambi e scambi: quando l'inaspettato è più bello del previsto...


Dialogare con la gente è una delle migliori opportunità di crescita che la vita ci offre. Confrontandosi con gli altri, scambiandosi esperienze e punti di vista, si ha modo di allargare i propri orizzonti e, perché no, di mettere in discussione se stessi e le proprie convinzioni, quando necessario. Questo sicuramente è un generoso segno di intelligenza purtroppo ignoto a molti...
Uno degli argomenti che mi ha maggiormente fatto riflettere in questi afosi mesi estivi è stato il cambiamento. Sono tantissimi coloro che lo temono. Quelli che hanno bisogno di una routine talmente organizzata che se un giorno si svegliano e non riescono a fare il caffè all'ora prestabilita...gli hai rovinato tutta la settimana!
Altri ancora hanno fatto del cambiamento uno stile di vita. Arrivando a cadere nell'esagerazione opposta per cui il fatto stesso di dover ripetere determinati gesti ogni giorno finisce con l'annoiarli.
Come sempre, credo che anche in questa situazione, la verità stia nel mezzo. La nostra vita oggi è talmente frenetica e complicata da non permetterci certo di viverla senza un minimo di organizzazione. Ma è altresì vero che l'imprevisto, l'inaspettato, sembra star sempre dietro l'angolo. E se non impariamo a maturare una consapevole capacità di adattamento, ci auto-condanniamo all'infelicità (e anche all'esaurimento nervoso... che se le sale di attesa degli psichiatri son sempre piene, un perché ci sarà pure...)
Qualcuno diceva che: "Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti."  E aveva proprio ragione.
Ho imparato, non senza fatica, che allentare la presa, prendere le giornate con leggerezza, non può che rivelarsi vincente. Dal sorridere sotto la pioggia improvvisa che mi sorprende quando non ho l'ombrello al seguito, al maturare la capacità di spostare appuntamenti e impegni vari senza sentirmi salire l'ansia quasi mi stesse crollando il mondo sotto i piedi! Ho capito che un minimo di programmazione è necessaria, ma non ha senso subordinare ad esse la serenità interiore.
Molto meglio guardare alla quotidianità con occhi curiosi, e scoprire che il più delle volte, al di là di ogni paura possibile, l'inaspettato è più bello del previsto.