Quanto sarebbe bello se esistessero, nella vita quotidiana, quelle pozioni magiche di cui parlano le fiabe, capaci di risolverti i problemi esistenziali. Non da usare sempre, sia chiaro, o la vita perderebbe sapore. Ma per quei periodi particolarmente difficili, quando molli un problema per catapultarti su un altro, novello Tarzan alle prese con numerose liane nemiche...
La verità è che in quei frangenti l'unica cosa saggia da fare è resistere. Ad ogni male, si dice, ci sono due rimedi: il tempo e il silenzio. Il primo inevitabilmente porta a galla la verità, ci dona chiarezza, ci fornisce risposte. Ma l'attesa è snervante, il tunnel lungo sembra non dover finire mai! E allora? Allora... immergersi nel silenzio può essere di grande aiuto.
Quando la tua mente è alle prese con tanti (troppi) pensieri importanti, quando lo spirito è affranto, gravato dal peso esagerato degli stessi, sperimentare il silenzio può rivelarsi davvero una soluzione efficace.
Talvolta siamo portati a scappare anni luce lontano da lui! Sentiamo la necessità di accostarci ad altre persone quasi fossero, con la loro sola vicinanza, in grado di fornirci le risposte che mancano. Ma non è così. Anzi si corre il rischio di finire con l'aggiungere confusione alla confusione.
Le prove della vita arrivano per ricordarci che abbiamo in noi tutte le risorse necessarie a superarle. Arrivano per metterci in condizione di comprendere che siamo più forti di quel che vogliamo credere. Arrivano per insegnarci l'importanza di saper stare da soli, quando occorre. E il tempo e il silenzio si rivelano preziosi alleati di chi non li teme. Di chi sa aspettare l'arrivo della stagione migliore, godendosi quel che di buono portano intanto le altre...