Ieri sera tenevo il laboratorio di scrittura con le mie piccole dolcissime cacciatrici di sogni. Sono 3 adolescenti di 12-13 anni ed una piccolissima fanciulla di 9
La sua presenza è stata da me fortemente voluta, proprio perché le tre adolescenti attraversassero il ponte che va dall'essere bambine (come la nostra mascotte) al diventare donne come me. Indagando le splendide tappe che stanno già sperimentando.Un gran bel gruppo, affiatato ormai, dopo 3 incontri. E' commovente viaggiare attraverso le loro emozioni, addentrarsi tra i loro pensieri spesso fragili e confusi. Il cammino che le porterà a diventare donne, non ha risparmiato loro le prime amarezze della vita. E gliele senti raccontare con la voce che tradisce un'emozione ancora attuale, spesso gli occhi lucidi contornano la scena. Sono meravigliose.Ieri, dicevo, mentre leggevamo gli scritti, una di loro si è rivolta una domanda bellissima: stai bene? Le altre l'hanno guardata un po' così. Io l'ho trovata semplicemente disarmante...E tu, da quanto tempo non te lo chiedi? Eppure ci sono diversi segnali che ce lo lasciano intuire... Sempre più spesso però li ignoriamo e continuiamo ad avanzare come se non esistessero. Sai perché accade tutto ciò? Perché troppe volte siamo costretti a fingere, e tanto frequentemente lo facciamo, tanto assiduamente ci proibiamo di scoprire se in mezzo a tutto ciò stiamo bene davvero.Che poi si tratta di un concetto complesso. Sto bene se il mio corpo gode di buona salute ed il mio spirito sprigiona un'ottima energia. Sto bene se mi sento serena, felice, appagata. Sto bene se faccio quel che mi piace, se sto con le persone giuste, se mi sento libera di esprimere me stessa.L'elenco potrebbe continuare all'infinito. E sarebbe anche interessante approfondirlo. Ma al momento mi basta fermarmi qui. Ricordando la sensazione che ci pervade quando sentiamo di star bene, di star vivendo il momento giusto. Pensiamoci più spesso, poniamocela di frequente questa domanda... ci aiuterà a tenere gli occhi puntati sull'obiettivo giusto, e a far passare in secondo piano quel che non è importante davvero...