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Tutta questione di (s)cadenza


L'amore è eterno. Finché dura. Ma anche l'amicizia, ai giorni nostri, sembra essere condizionata ad una data di scadenza. Forse questo accade perché non si dà più troppo valore ai sentimenti. Viviamo nell'epoca del mordi e fuggi... del tutto e subito... Non si ha più troppa voglia di prestare le giuste attenzioni necessarie a costruire e consolidare qualcosa di importante. Ne parlavo con un amico ieri. Reduce dalla devastante fine di una relazione che gli ha spento il cuore, mi confidava di non aver alcuna intenzione di permettere ancora che si giochi coi suoi sentimenti. Pur comprendendo tutta la sua sofferenza, non potevo certo trovarmi d'accordo con lui. La vita senza emozioni e sentimenti non sarebbe degna di essere vissuta. E il fatto stesso di poter guardare con stupore a quel che ci accade, resta un dono di cui rendere grazie. Non si può ipotecare la vita. E allora? Che fare? Schierarsi tra le vittime? Giocare a fare i carnefici? Nulla di tutto ciò. Credo sia il caso di lavorare ancora una volta su noi stessi. Imparare a non donarsi incondizionatamente a tutti. Prestare attenzione a quel che ci accade. Assecondare i ritmi della vita! Mi tratti? Ti tratto! Ti dimentichi che esisti? Non mi ricordo più chi sei. Provare a vivere senza aspettative, moderare la cadenza dei passi, anestetizzare i dolori... può aiutare non poco. Un rapporto a due, perché sia vincente, necessita dell'impegno di entrambi. Quante volte abbiamo dato 100 ricevendo in cambio solo le briciole? Ti sarà capitato di trainare il carretto da solo e addirittura di accorgerti che col passare del tempo il peso dello stesso diveniva insopportabile perché... sopra il carretto si era comodamente adagiata la tua dolce metà! Basta sprecare la vita. Proviamo ad essere più prudenti, maggiormente attenti, vediamo che succede. Certo non potremo evitare di soffrire. Ma con questo atteggiamento sarà sicuramente più facile lasciarci dolcemente forgiare dal fuoco stesso della vita....