Simply Writer Blog

Un equilibrio (sopra la follia...)


Siamo sempre alla ricerca dell'incastro perfetto. Quello che ci offra la possibilità di donare il meglio di noi stesse in tutti gli ambiti. Come madri, lavoratrici, figlie, amiche, compagne... e chi più e ha più ne metta.Sono tanti gli errori che possiamo commettere strada facendo. In primis quello di restare schiacciate dalle responsabilità finendo col dimenticare che, oltre tutti i ruoli e le convenzioni possibili, siamo anche delle donne. E meritiamo una vita privata serena ed appagante che possa garantirci la felicità. Succede però che non si riesca a distribuire bene le energie. A dosare tempi e spazi nel migliore dei modi. Esageriamo in un senso o nell'altro perchè scendono in campo tanti fattori. La voglia di far felici gli altri, il bisogno di zittire i nostri sensi di colpa, il timore di essere giudicate...Credo sia fondamentale partire dal presupposto giusto: essere in pace con noi stesse. Ed essere pronte a inserirci tra le priorità.Proprio questa settimana ho risentito una vecchia amica. Ci eravamo perse di vista 6 anni fa. Lei ha 17 anni più di me. Mi ha raccontato che i figli hanno ormai spiccato il volo, preso la propria strada. E lei continua a vivere coi suoi. La mamma purtroppo è gravemente ammalata e necessita di assistenza. Che il padre, anziano anche lui, non è in grado di fornirle da solo. La ascoltavo in silenzio con una profonda malinconia nel cuore.Perchè in tempi non sospetti l'avevo messa in guardia in tal senso. "Sai, Irene? Avevi ragione tu. Le situazioni mi son sfuggite di mano senza che me ne rendessi neppure conto. Avrei dovuto scegliere di andare a vivere da sola quando i miei godevano ancora di ottima salute. E invece ho optato per quella che allora risultava essere la via più comoda. I miei figli hanno cominciato ad essere sempre più liberi ed indipendenti e a cercarmi poco e niente. E' anche giusto, per carità... Ma non è facile la vita che conduco ora. A 59 anni non ho amici, nè svaghi, nè un compagno e neppure una casa tutta mia dove poter tirare un respiro di sollievo al termine delle giornate faticose. Avrei dovuto dare ascolto alle tue parole. Ma non credevo che sarebbe andata a finire così, sono sincera..."Già... ci illudiamo che i figli continuino a cercarci sempre, a volerci costantemente al loro fianco. Quando i genitori godono, tutto sommato, di buona salute non pensiamo che l'andare degli anni possa costituire un'incognita cui prestare le dovute attenzioni. Ci rifiutiamo di capire che, quando uno dei due verrà meno, ci saranno nuovi equilibri da assestare. Crediamo che arriverà comunque un tempo tutto per noi, per coltivare le passioni, per frequentare persone che ci facciano star bene, e magari per incontrare pure l'amore.Ma credi abbia senso mettere tutto in standby? Eppure ci sono segnali che dovremmo tenere nella giusta considerazione. Imparare a prestare attenzione agli equilibri. Immagina che il tuo tempo libero dal lavoro abbia un valore pari a 100, quanto ne dedichi ai figli? Ai genitori? Agli amici? Al partner?Perchè a tutti capita di sentirsi muovere delle critiche. Frequentemente accade che quel che facciamo venga giudicato insufficiente. Ma a questo punto l'unica decisione saggia da prendere è valutare obiettivamente quanto ci sta accadendo, prenderne coscienza. Se 99 è il tempo che dedichi a genitori e figli, 1 al tuo partner e 0 agli amici, chi credi che abbia ragione di lamentarsi? Genitori e figli sicuramente no. E' evidente che a portarli alla critica impietosa sia un egoismo talmente cieco da rasentare il possesso: devi pensare a me e a me soltanto. Un partner merita 1? E' questa la relazione che hai in mente di costruire? E davvero non c'è tempo per gli amici?Quello che sto cercando di dirti è che la strada dell'osservazione passiva è sicuramente la più comoda. Ma è anche quella che porta a disastri certi. Chi ti ama può portare pazienza fino a un certo punto. Oltre il quale inevitabilmente ha bisogno di conferme. Fatte di presenza, attenzioni, rispetto. E se tu scegli di non vedere che la bilancia pende pericolosamente dal lato del 99, ti assicuro che chi è costretto ad accontentarsi dell'1 non potrà mai fare salti di gioia, se ti ama. E allora... prima che sia troppo tardi, non credi che sarebbe il caso di far pace con te stessa? Di capire che siamo noi a permettere che le cose vadano in un modo o in un altro? Puoi anche scegliere consapevolmente di votarti al martirio, come è successo alla mia amica. Purchè tu sia pronta ad indossare con coraggio la lungimiranza necessaria a vedere oltre il presente. Le persone che ci vivono accanto sono specchi che ci permettono di guardare meglio noi stessi. Alcuni sono puri e cristallini, ti aiutano a vedere parti di te che potresti sottovalutare. Altri sono come quelli del Luna Park, deformanti. E per quanto tu possa impegnarti, ti vedono in brutte espressioni, perchè quell'immagine che riflettono è distorta dal loro egoismo (che sei sempre tu a permettere, chiaramente). Non lasciare che la vita scorra sotto i tuoi occhi distratti di spettatore passivo. Sei protagonista del tuo tempo e le distrazioni possono costarti care. Lascia che sia il tuo cuore a guidarti i passi. E stabilito ciò che è giusto per te, secondo i tuoi valori e le tue convinzioni, punta all'equilibrio. Non te ne pentirai, vedrai...