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Una start-up con un’amica!


Ogni volta che ci siamo trovate alle prese con esperienze che necessitavano di un coraggio che sembrava essere anni luce distante da noi, ci siamo rivolte a lei, alla nostra amica del cuore. Perché in due è più facile accettare la sfida, divertirsi mentre la si affronta, godersi i risultati.E se decidessimo di coinvolgerla in un progetto ambizioso in grado di dare una svolta significativa alle nostre vite?Si fa un gran parlare dell'imprenditoria femminile. Sono sotto gli occhi di tutti, i brillanti risultati che le donne riescono a raggiungere in questo contesto.Sarà perché abbiamo intelligenze brillanti, o perché da brave mamme abbiamo sviluppato la tendenza a far tutto con amore, sarà perché nell'organizzazione non ci batte nessuno o perché - più semplicemente - quando ci prefissiamo un obiettivo siamo inarrestabili.Certo è che meritiamo un applauso. E se non ce lo fanno, ce lo riconosciamo da sole.Un po' di tempo fa, ho scelto di fare quest'esperienza. L'idea di lavorare con le amiche non mi dispiaceva per niente, abituata com'ero a trascorrere le lunghe ore lavorative in splendida compagnia del mio pc.Potrei dirti che è iniziata come un gioco. Ma quel che è certo, vivendola ho compreso che la realtà di quest'esperienza superava di gran lunga le aspettative.E' stato sufficiente proporre a due amiche che vivono situazioni non troppo diverse dalla mia (mamme single che hanno già un'occupazione - non proprio quella ideale, diciamo - e che non vogliono sottrarre tempo ai figli pur avvertendo la necessità di offrire loro qualcosa in più e un futuro ancor migliore) di avviare un business assolutamente indipendente da sviluppare in squadra, per ritrovare insieme a loro un entusiasmo incredibile!Riunioni fatte in pausa pranzo, weekend trascorsi a pianificare in spiaggia, al sole, gli step successivi. Viaggi di lavoro spensierati a festeggiare i primi traguardi raggiunti. Questo per dirti in poche parole come abbiamo potuto aprirci ad un cambiamento che, confesso, fino a qualche tempo prima non avevamo più neppure il coraggio di pensarlo.Se già conduci la tua vita ideale, non avrai bisogno di cambiare chissà cosa. Ma se sei tra quelle che si dibattono ancora con un lavoro faticoso, incerto o malpagato, potresti provare a prendere in considerazione quest'idea.Ce lo siamo dette tante volte: i figli crescono, fanno progetti che non sempre li terranno legati alla città natale. E noi? Quando sarà il momento di lasciarli liberi di spiccare il volo, saremo in condizione di poterli seguire? E di sostenerli nelle loro esperienze?Prenditi il tempo necessario a rifletterci sopra. Immagina... tra cinque anni... come sarà la tua vita? Sarai in condizioni tali da poter vivere libera di scegliere dove, quando e come lavorare? Potrai - se lo vorrai - decidere di cambiare città e trasferirti dove dovessero proseguire gli studi i tuoi figli? Avrai una condizione economica tale da poter guardare al futuro serenamente (nonostante tu, come me, viva in Italia?
 )Riordina le idee e se le risposte non dovessero trasmetterti emozioni positive, allarga gli orizzonti, come ho fatto io, perché la tua rinascita possa renderti libera e felice come meriti di essere.Non è mai troppo tardi per trasformare i sogni in realtà, ricordalo.