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Quando controllare tutto diventa un’ossessione...


Chi ha questa strana tendenza arriva a ritenere assolutamente normale il proprio comportamento. Si descrive solitamente come una persona precisa, attenta, responsabile. Ma anche come una abituata a guardarsi le spalle, a non lasciare eccessivi margini agli altri. Una, insomma, che non si fa fare fessa da nessuno, neppure dalla vita.Ma se andiamo oltre queste assurde apparenze, scopriamo che quella fortezza inespugnabile che c'era stata così meticolosamente descritta, si rivela a tutti gli effetti come un fragilissimo castello di sabbia. Pronto ad essere sgretolato senza neppure troppo impegno e fatica...Ora, nessuno dice che dovremmo vivere da incoscienti, per carità. Controllare, nei limiti della norma, è assolutamente apprezzabile. E' l'ossessione che diventa preoccupante. E che può manifestarsi in tanti modi diversi.Posso sentire il bisogno di controllare la stessa cosa mille e mille volte ancora (se ho chiuso la porta, spento la luce prima di uscire...) Oppure di ripassare in rassegna ciò che spetta fare ad altri perché convinta che nessuno sappia farlo come lo so fare io (sul posto di lavoro, ad esempio). O ancora posso comportarmi come se tutto debba essere necessariamente processato e sottoposto alla mia attenzione (cellulare del partner incluso...)Si vive male con questi presupposti, posso garantirtelo. Perchè nella vita, così come nell'esperienza di coppia, è assolutamente necessario far scendere in campo elementi essenziali senza i quali rischieremmo rovinosi scivoloni.Di cosa sto parlando? Bè, nell'ambito della vita di coppia, sicuramente della FIDUCIA. Non posso sentirmi sereno solo ed esclusivamente se conosco ogni impercettibile movimento del mio partner h24. Innanzitutto perché è impossibile arrivarci. Ma anche perché accettare un (dis)equilibrio del genere mortifica la natura stessa della relazione di coppia.Ed anche nel rapportarmi con la Vita, sarebbe un grosso errore voler controllare tutto, che già a pensarlo si pecca di presunzione (chi mai ne sarebbe capace??) Perchè solo imparando a fare il mio, puntando all'eccellenza, ed affidando il resto alla FEDE potrò sperare di raggiungere e tagliare qualsiasi traguardo importante. "Prega come se tutto dipendesse da Dioe lavora come se tutto dipendesse da te" Dovremmo scrivere queste parole su un post-it da tenere a portata di mano, per poterle leggere sempre più spesso.Eh sì, perché siamo tutti consapevoli di non essere supereroi e che inevitabilmente corriamo il rischio di dover fare i conti con le nostre umane fragilità. E cosa allora potrà mai salvarci? La FEDE e la FIDUCIA che sono componenti essenziali dell'Amore. Che le nutre entrambe ed attraverso di loro si manifesta.Ecco che se scelgo di fidarmi del partner non mi trasformo in un investigatore privato h24. Ma condivido ciò che è giusto con lui, ci confrontiamo e dialoghiamo senza mai scadere nel bisogno di controllarlo ossessivamente.Ed il discorso non cambia nell'ambito spirituale. Io darò il meglio di cui sono capace nelle varie situazioni che mi troverò a vivere. Ma con la consapevolezza nel cuore che non spetta tutto a me. Più imparerò a fidarmi delle opportunità che la Vita pone continuamente sul mio cammino, più mi abituerò a cogliere quei segni inequivocabili che mi dimostrano di non esser sola nei momenti esistenziali più difficili.Un gran bel cambio di prospettiva, non trovi?