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Fallimenti o lezioni di vita?


La percezione che abbiamo delle esperienze che facciamo può condizionare pesantemente il nostro personale bilancio esistenziale. Anche se non sempre siamo consapevoli degli effetti che possono derivarne. Il punto è che realmente arrivano ad incidere sulla qualità stessa della vita.Pensa per un attimo ad una persona che si ritrovi a fare un bilancio della propria situazione lavorativa. E' possibile che nel corso degli anni abbia sperimentato degli scivoloni di cui avrebbe volentieri fatto a meno. Potrebbe considerarli fallimenti. In questo caso, magari anche solo inconsciamente, credere che, forse, non possieda realmente tutto il talento che credeva di avere. O che con l'andare del tempo stia perdendo colpi... Se invece cambiasse prospettiva e provasse a spostare lo sguardo, potrebbe leggere la sua storia in modo totalmente differente Arrivando ad individuare in ogni tappa vissuta, l'importanza della conseguente lezione di vita imparata.Stesso discorso potremmo fare in ambito sentimentale. Son tante le persone che si ritengono sfigate in amore, destinate a soffrire, capaci di attrarre solo ed esclusivamente casi umani... Se in ogni storia vissuta inquadrassero un fallimento, avrebbero tutte le ragioni per arrivare a convincersi che non sono in grado di combinare nulla di buono, che davvero sono incapaci di aprirsi ad una relazione felice... Ma pure qui il cambio di prospettiva può rivelarsi illuminante: ecco che le esperienze dolorose possono essere lette come lezioni che permettono di maturare quella consapevolezza necessaria a renderci più forti, migliori, in grado di proteggerci perché un vissuto simile non accada nuovamente.Non siamo perfetti, questo è certo. Ma è altresì vero che nessuno di noi è un errore vivente. Siamo al mondo per evolvere in Amore. Per imparare dalle nostre stesse esperienze ed arrivare a comprendere quel che, mancando alla nostra percezione, può aver permesso che succedessero gli eventi dolorosi che ci hanno maggiormente segnato.Ancora una volta, possiamo essere il nostro migliore alleato o il peggiore dei nemici. A noi la scelta.