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Siamo tutti cattivi (in una storia raccontata male…)


Non tutti abbiamo il coraggio di assumerci la responsabilità delle azioni che compiamo. Son tante le persone che preferiscono farne volentieri a meno. E, per carità, viviamo in un Paese libero, ciascuno deve poter agire nel modo che ritiene più giusto. Il punto però è un altro. Siamo tutti interconnessi. Non viviamo in eremi ben distinti e separati. Dunque l'agire dell'uno ha inevitabili ripercussioni pure sull'altro...Ti è mai capitato di ritrovarti a subire le conseguenze delle decisioni prese da terze persone? Decisioni che andavano contro i tuoi principi e che ti coinvolgevano pesantemente?Non è una bella situazione. Ma può esserci di peggio: nel giro di poco tempo ritrovarsi a passare dalla condizione di vittima a quella di carnefice! Senza che sia concretamente cambiato nulla in quel contesto se non la libera (alterata) interpretazione dei fatti ad opera di chi ha deciso per te!Come dicevo in apertura, infatti, assumersi la responsabilità delle proprie azioni ed accettarne le conseguenze non è da tutti. I coraggiosi lo fanno, i vili no, mai. Preferiscono cambiare la versione dei fatti, stendere un velo pietoso sulle proprie azioni, come non fossero mai esistite o comunque non fossero degne di nota e puntare il dito contro le conseguenze che ne sono derivate. Di cui, magistralmente, si ritrovano vittime innocenti!Cosa andranno a raccontare in giro? Non di certo le loro azioni che hanno dato vita a tutto il resto. Preferiranno prestare attenzione alle conseguenze di cui si ritengono pure vittime. Cominceranno la narrazione da lì. Omettendo quella parte di verità che li vedrebbe palesemente responsabili del resto.Se hai vissuto qualcosa di simile sulla tua pelle, sai bene di cosa parlo. Soprattutto se certe dinamiche si snodano all'interno di contesti da cui difficilmente puoi prendere le distanze, come quello familiare, per esempio.Siamo tutti cattivi in una storia raccontata male. Dovremmo tenerlo a mente prima di credere passivamente alle chiacchiere che ci vengono dette. Dovremmo avere il coraggio di ascoltare pure la versione dei fatti fornita dall'altra parte coinvolta prima di poter esprimere un'opinione in merito.Non tutti agiscono e parlano secondo coscienza. Son tanti quelli che preferiscono piuttosto manipolare la realtà e ridipingerla in un'angolazione che le faccia uscire meglio.Ecco che tacendo in merito alle mie responsabilità, posso additare l'altro per colui che all'improvviso ha deciso di tramare alle mie spalle e di farmi del male. Così, gratuitamente, perché non aveva di meglio da fare...Spezziamole queste catene che non portano a niente di buono. Evitiamo di credere a tutto quello che ci viene detto senza sentire il bisogno di verificare la veridicità dei fatti.Prendiamo le distanze da chi sceglie di agire in questo modo sconsiderato, senza scrupolo. Perchè il male all'altro non lo facciamo solo colpendolo fisicamente ma anche ferendone l'immagine, la dignità.Ad ogni azione corrisponde una reazione. Lo dico a mia figlia da quando aveva tre anni. Ecco perché dovremmo misurare bene i nostri passi ed agire solo quando convinti di star facendo la cosa giusta. Solo quando siamo pronti ad assumerci la responsabilità di quel che andiamo a fare, e ad accettare le conseguenze che ne deriveranno.E' da immaturi e vili fingere che quelle conseguenze siano sbucate dal nulla, come gesti indipendenti di qualcuno che deliberatamente ha scelto, all'improvviso, di farci del male. Magari nella realtà dei fatti si sta solo difendendo...