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Il conflitto come opportunità?


Siamo portati a guardare al conflitto come ad un ennesimo problema di cui avremmo molto volentieri fatto a meno. Ma se è vero (e lo è) che la vita è al 10% ciò che ci accade, e al 90% il nostro modo di reagire, un errore interpretativo di quanto viviamo può portarci realmente fuori strada ed arrivare a farci del male...Il conflitto parte da una condizione di contrasto, dal non riuscire a vedere con l'altra persona una determinata situazione allo stesso modo. Poi può succedere pure che si inneschi una sorta di braccio di ferro finalizzata a determinare chi abbia realmente "ragione", quali interessi, valori e convinzioni siano più "giusti".Guardando da una simile prospettiva si è condannati a non andare lontano... Piuttosto un uso sano del conflitto stesso ci permette di inquadrarlo come fosse un'opportunità. E come tale, ci dà modo di:-esplorare nuovi orizzonti semplicemente allargando lo sguardo oltre le barriere del nostro pregiudizio- trovare soluzioni vincenti per entrambe le parti che scelgono consapevolmente di uscire arricchiti dal confronto dei rispettivi punti di vistaIl conflitto inquadrato come un banale braccio di ferro, invece, non ci porta niente di buono. Ed è destinato a non avere vincitori.La prossima volta che ti capiterà di ritrovarti in conflitto con qualcuno, prova a chiederti cosa possa nascondere di buono quella divergenza di punti di vista. Piuttosto che metterti sulla difensiva e combattere perché venga riconosciuto giusto il tuo, soffermati ad esplorare quello dell'altro. Se riesci ad individuare anche solo un elemento interessante nella posizione altrui, consideralo un seme da cui potrai far germogliare qualcos'altro di buono.Se anche l'altra parte riuscirà ad avere un approccio simile, vedrai che presto quel conflitto si trasformerà, fino ad assumere le connotazioni essenziali di uno scambio dal quale potranno uscire migliori entrambe le parti.