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Metamorfosi di una farfalla - Mindfulness & Love Coaching

 

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Sono Praticante Internazionale di Discipline Olistiche specializzata in Marketing Etico e Comunicazione Zen 

 

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Messaggi di Maggio 2020

La paura bussò alla porta...

Post n°518 pubblicato il 26 Maggio 2020 da irene.74
Foto di irene.74

Per quanto impegno possiamo metterci, dobbiamo tutte fare i conti prima o poi con le emozioni negative. Quelle che ti rallentano il passo, quelle che ti fanno vibrare male...

 

Esattamente come una giornata grigia, nuvolosa, appiccicosa.. che ti fa arricciare il naso appena aperta la finestra al mattino.

 

Sarebbe stupido però mettere in stand-by la vita, rassegnarsi ad aspettare che passi ciò che meno ci aggrada per poter tornare a far andare le cose come meglio vorremmo.

 

La vita non va mai temuta, solo compresa

 

Non mi stancherò mai di ripeterlo. Ma ciò che vorrei sottoporre alla tua attenzione oggi è un concetto ancor più profondo...

 

Se è vero che nulla accade per caso (ed io credo davvero sia così), potremmo provare a cambiare prospettiva e a guardare le cose da un'altra angolazione.

 

Ti sei mai chiesta cosa si possa nascondere dietro la tua tristezza? O cosa rappresenti quella strana e apparentemente inspiegabile inquietudine che ti assale quando meno te lo aspetti?

 

Le emozioni sono intimamente collegate ai pensieri che facciamo. Pensieri di cui possiamo essere consapevoli o meno. Pensieri che magari alimentano il nostro dialogo interiore. Pensieri a cui quasi ci siamo assuefatte, tanto da averli inquadrati come una noiosa cantilena che ci tocca sorbire in sottofondo.

 

Cosa pensi che potrebbe accadere se invece scegliessimo di incontrare quel che a pelle preferiremmo piuttosto allontanare per sempre?

 

Potrebbe succedere che quegli stati d'animo, visti da vicino, ci appaiano meno terrificanti. Potremmo arrivare a comprendere le origini di quella strana paura che troppo spesso finisce col prendere il sopravvento. O magari arriveremmo alle radici di un disagio che ci agita da troppo.

 

Solo andando incontro a quel che ci mette alla prova possiamo riuscire a togliergli potere.

 

"Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno"

 

Non è mai la fuga la via migliore. Né tanto meno la passività, lo sguardo assente sulle cose che dovrebbero piuttosto indurci ad una reazione.

 

Persino nella gestione dell'ansia ci viene detto di lasciarci attraversare come fossimo uno scoglio nel mare in tempesta, con la piena consapevolezza che quelle onde spaventose non dureranno per sempre e riusciremo senza troppi problemi a tornare a contemplare la quiete.

 

La vita è in assoluto il dono più bello che abbiamo ricevuto. Ogni giorno ci offre la possibilità di realizzare noi stesse ed i nostri desideri inseguendo sempre la felicità.

 

Ma questo può voler dire anche attraversare sentieri impervi ed affrontare notti oscure. Senza fermarsi ad aspettare che torni il sereno. Imparando persino quanto bello possa essere danzare sotto la pioggia.

 

 

 

 
 
 

Sogno o realtà?

Post n°517 pubblicato il 19 Maggio 2020 da irene.74
Foto di irene.74

Hai presente quelle giornate in cui ti ritrovi smarrita, al centro di un vortice di pensieri che ti sembra di non riuscire più a gestire?

Spesso non ce ne rendiamo neppure conto. Succede che all'improvviso un pensiero si affacci alla mente e porti con sé un'inaspettata azione esplosiva!

Accade che magari ti richiami alla mente il passato e ti accorgi così di rivivere esperienze ripescate dallo scrigno dei ricordi, come fossero quanto mai attuali. Inevitabilmente il tuo dialogo interiore ne viene condizionato e ti ritrovi - più o meno consapevolmente - vittima dei giudizi impietosi che la tua mente lapidaria sentenzia qua e là.

Ecco che fa capolino il pensiero catastrofico legato al futuro (giustamente... mancava solo lui!) E il quadro è bello completo: disastroso e devastante.

 

Ma è un sogno o realtà?

 

Sei seduta sul balcone a sorseggiare un buon caffè dopo pranzo, ti stai godendo il tepore del sole e gli uccellini che cinguettano. Quando all'improvviso senti una macchina frenare bruscamente ed evitare, quasi per miracolo, un tamponamento. Sobbalzi, ti affacci per capire cosa stia succedendo e vedi un uomo al volante di un auto blu. "La stessa macchina di quello stronzo del mio ex... Che non era bravo neppure a guidare, ovviamente... Come sto deficiente che mi ha fatto andare il caffè di traverso... Metti mano agli uomini... Non ne fanno una giusta.. Sono imbattibili a rovinarti la vita! Ancora non mi son ripresa dai nove mesi trascorsi con lui... Tu pensa se quando supero il trauma mi imbatto in un altro cavernicolo del genere! Tanto tutti uguali sono... Uno peggio dell'altro ma fatti della stessa pasta... E' solo questione di tempo e devi fare i conti con l'ennesimo disastro... Ma chi me la fa fare a me a rischiare ancora... Che poi... alla resa dei conti... mi sa che l'amore non esiste neanche più"...

Come pensi ci si possa sentire dopo un tale groviglio di pensieri? Tese, nervose, tristi... Eppure son solo pensieri! La realtà è rappresentata da un buon caffè preparato con amore, dal tepore del sole, dal cinguettio degli uccellini, dalla sedia comoda su cui fino a pochi istanti prima si stava assaporando il meritato relax!

Quante volte ci capita di essere vittime dei pensieri a tal punto da arrivare a confonderli con la realtà? Troppe. E mentre gli diamo potere, mentre permettiamo loro di trasmetterci emozioni negative, la realtà scorre ugualmente (sotto i nostri occhi distratti...)

Ti invito a prestare attenzione a tutto ciò. Ad accorgerti quando il sabotatore nascosto torna a fare il prepotente.

La consapevolezza del momento presente, l'unico che esista davvero, è ancora di salvezza. Ci permette di comprendere che quasi nulla è davvero come sembra. Ci consente di togliere potere al giudizio negativo e di tornare libere e col cuore leggero, capaci di godere la realtà attraverso una conoscenza profonda di noi stesse e della nostra vita.

Pensaci... può davvero fare la differenza...

 

 

 
 
 

Aspettare il momento perfetto o crearlo?

Post n°516 pubblicato il 12 Maggio 2020 da irene.74
Foto di irene.74

"Sarò soddisfatta quando avrò tagliato quella qualifica importante... Mi sentirò davvero felice quando avrò incontrato la mia anima gemella... Riprenderò a vivere degnamente quando avrò raggiunto il mio peso forma..."

Quante volte hai pronunciato frasi simili?

E' come se la nostra vita presente avesse meno valore delle aspettative. Quasi volessimo metterla in standby, al pari di un cellulare che lasci collegato alla presa fino a completa ricarica della batteria.

Trovo sia un grossissimo errore. Non possiamo subordinare la nostra felicità al raggiungimento di un traguardo. Non possiamo accettare l'idea che il momento presente valga meno dell'ennesimo obiettivo da centrare.

Eppure accade di frequente che ci si trascini lungo giorni tristemente uguali confidando nell'arrivo di quel fattore in più in grado di donare colori nuovi ad una tela già vista e rivista.

Vivere secondo questa modalità ci porta ad essere alquanto distratti. Molte delle cose che ci accadono finiamo col non notarle o col reputarle banali e scontate quindi ugualmente immeritevoli della nostra attenzione.

Se non correggiamo il tiro, rischiamo di perderci tra le mani diversi giri di clessidra...

E' davvero questo che vuoi?

Cosa potrebbe accadere se invece scegliessimo di approcciarci alla realtà con occhi curiosi? Se invece di attendere il momento perfetto lo rendessimo noi tale? Sì, rendere perfetto il momento presente può rivelarsi un'opportunità bellissima!

Liberi dal peso dei condizionamenti e delle aspettative, sciolti i legacci dell'ovvietà con cui guardavamo a quanto ci accadeva da spettatori passivi, ci impadroniamo del meraviglioso ruolo del protagonista, il coraggioso eroe che punta a rendere speciale ogni esperienza che vive.

Riempire gli attimi di vita (e non il contrario) può davvero fare la differenza. Io ci credo, e tu?

 

 

 

 
 
 

E se fosse la prima volta?

Post n°515 pubblicato il 05 Maggio 2020 da irene.74
Foto di irene.74

Ogni giorno ci apriamo a tantissime esperienze. Ma quante di queste le viviamo con consapevolezza?

 

Succede spesso, purtroppo, che la mente processi quanto stiamo sperimentando, riconducendolo automaticamente al nostro passato. Ecco che lentamente ed impercettibilmente iniziamo a distaccarci dall'esperienza stessa perché prepotentemente prendono piede i ricordi, poi cedono il passo agli scenari futuri che la mente arriva a farci percepire come fossero attuali. Ci ritroviamo così catapultati nel vortice dei pensieri e li viviamo come si trattasse della nostra realtà.

 

Cosa pensi che potrebbe accadere se invece ci aprissimo al risveglio?

 

Comprenderemmo che i pensieri sono solo pensieri e ci allineeremmo al momento presente, l'unico davvero reale e prezioso. Ci spoglieremmo della sensazione di seguire passivamente un copione già noto e guarderemmo alle cose di sempre con stupore e meraviglia.

 

Tutto questo diviene possibile quando scegliamo di dare valore ai nostri cinque sensi che ci permettono di approcciare la realtà con una pienezza che molti di noi hanno dimenticato, relegata nei confini di un'infanzia felice e spensierata (finita ormai da troppo...)

 

Cosa stai facendo in questo momento? Cosa vedono i tuoi occhi? Quali rumori riesci a sentire? Cosa stanno toccando adesso le tue mani? Quali odori percepisci nell'aria? Cosa stai assaporando?

 

E' un semplicissimo esperimento che ti permetterà di comprendere che troppo spesso viviamo col pilota automatico inserito e questo ci condiziona pesantemente perché mortifica la nostra innata capacità di relazionarci con tutti e cinque i sensi alla realtà che scorre sotto i nostri occhi troppo spesso distratti e inconsapevoli.

 

Hai presente quando prendi parte ad un pranzo di nozze? Qui da noi, al sud, sono interminabili... Ti servono piatti prelibati che mangi innanzitutto con gli occhi! In quella cornice surreale, spesso immersi nel verde, riscopriamo nuove atmosfere, percepiamo odori deliziosi, sentiamo sulla nostra pelle il tocco delicato del vento, ci perdiamo nei suoni della natura...

 

Ecco... Quella è un'esperienza che ci coinvolge a 360°. Come un picn-nic in pineta, o una gita al mare. Ma davvero è possibile riservare solo alle ricorrenze straordinarie la possibilità di sperimentare tutto ciò?

 

Ti invito a riflettere. Ogni giorno possiamo decidere di subire passivamente le trappole della mente che ci vuole incatenati ai pensieri oppure aprirci alla curiosità di vivere tutto come fosse la prima volta. La differenza è notevole. Sta a noi la scelta.

 

 

 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: irene.74
Data di creazione: 30/09/2013
 
 

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