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Metamorfosi di una farfalla - Mindfulness & Love Coaching

 

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La felicità credo che non andrebbe subordinata a niente....
Inviato da: irene.74
il 19/06/2024 alle 14:24
 
La felicità è un concetto generale. Ognuno è felice a modo...
Inviato da: Anonimo11dgl
il 19/06/2024 alle 14:09
 
Esattamente &#9786;&#65039;
Inviato da: irene.74
il 17/06/2024 alle 22:58
 
Grazie &#128591;&#127995;
Inviato da: irene.74
il 17/06/2024 alle 22:57
 
Lei con questo blog meriterebbe ben altri palcoscenici....
Inviato da: Blogger0dgl
il 17/06/2024 alle 22:52
 
 

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Messaggi di Gennaio 2025

Con quante maschere facciamo i conti?

Post n°622 pubblicato il 21 Gennaio 2025 da irene.74

E' iniziato da poco il Carnevale, quel periodo dell'anno che da bambini amavamo particolarmente perchè ci permetteva di indossare gli abiti incantati dei personaggi che più ci piacevano. Ecco che ci trasformavamo in una fata buona, nella principessa, in Cappuccetto Rosso o in una simpatica Puffetta. Mentre i nostri compagni si improvvisavano cowboy, principi o coraggiosi Zorro.


Ora che siamo cresciuti però, questo periodo dell'anno ci induce a tutt'altre riflessioni. Ci porta ad esempio a dare un nuovo significato ai simboli che ruotano attorno a questa festa così allegra. Le chiacchiere, i dolci tipici coperti di zucchero a velo, ci fanno pensare che in giro ne circolano troppe, un po' ovunque. Quotidianamente siamo bombardati da discorsi inutili, che si accartocciano su se stessi, ci raggiungono frasi bellissime che resteranno tali, senza mai trovare riscontro nei fatti. Pensiamo alle parole cattive che si sprecano senza minimamente fermarsi a riflettere sulle conseguenze che potranno avere. Perchè la modernità ci "autorizza" a credere che siamo legittimati a dire tutto ciò che vogliamo, senza scrupolo alcuno, giusto per mettere i puntini sulle "i" (anche dove non ci vorrebbero) salvo poi offenderci davanti alle conseguenze che comportano...


Ma il simbolo per eccellenza collegato al Carnevale è la maschera. Se da bambini la guardavamo estasiata perchè ci permetteva di assumere l'identità del nostro eroe preferito, oggi le attribuiamo tutt'altro significato... Ecco che diventa emblema di inganno, ci fa pensare alle false identità che ostentano coloro che poi si rivelano essere tutt'altro. Pensiamo alla cattiveria che può camuffare. Pensiamo al ribrezzo che può farci quel che nasconde... Ma le maschere sono pure quelle che indossiamo per oscurare il nostro dolore, perchè non ci va di condividerlo con nessuno, per nasconderlo agli occhi delle persone che amiamo, per non diventare prede di chi potrebbe approfittare di queste nostre fragilità.


Se ti soffermi un attimo a riflettere, son davvero tante le maschere con cui ci ritroviamo a fare i conti. Ma a questo punto una domanda diviene necessaria. Il filo d'unione di tutte queste situazioni e condizioni qual è?


La negazione della realtà.


Posso farlo perchè intendo ingannarti e, se non ti raggiro, nella mia trappola non ci cadi. Oppure a muovermi in tal senso può essere il bisogno di guardarmi le spalle da chi mi sta vicino e temo non mi voglia realmente tutto il bene che professa a parole. O magari voglio nascondere pure a me stesso una verità che è troppo dolorosa da accettare e preferisco tenere in piedi la recita....


Se da bambini il tempo delle maschere era circoscritto alle sole settimane del Carnevale. Oggi, da adulti, siamo consapevoli che le troviamo un po' ovunque. E che da molte è necessario difendersi. Per poter evitare il peggio. Una consolazione ci resta, teniamoci pronti:


"Le maschere cadono, rivelando le persone per quello che sono. E' solo questione di tempo, poi inizia lo spettacolo..."

 
 
 

Una promessa soltanto

Post n°621 pubblicato il 14 Gennaio 2025 da irene.74
 

Parlando con le persone in questi primi quindici giorni dell'anno, osservo che emergono due tendenze. Da un lato ci sono quelli che hanno stilato liste interminabili di buoni propositi che realisticamente potrebbero tradurre in realtà se l'anno avesse 3650 giorni e non 365... Dall'altro ci son quelli che si son già demoralizzati: troppo faticoso cambiare, difficile farlo alla mia età, ma ne varrebbe poi almeno la pena?

Tantissime sono le obiezioni che, ammettiamolo, possono aver fatto capolino nella nostra mente almeno una volta, quando ci siamo trovati a riflettere tra noi e noi sulla distanza esistente tra la vita che realmente conduciamo e quella che avremmo voluto condurre.

Ma ho una buona notizia per te: il cambiamento è davvero sempre possibile.

Ovvio che se hai in mente di stravolgere drasticamente la tua vita dovrai mettere in preventivo che ci vorrà del tempo, molto tempo. Perchè la bacchetta magica esiste solo nelle favole. Nella vita reale occorre piuttosto rimboccarsi le maniche e agire con determinazione.

Ma avere la convinzione che quel cambiamento sia necessario, far nascere da questa consapevolezza la motivazione ad agire e credere tanto in se stessi quanto nella Vita che ci sosterrà perchè vuole il nostro bene, può essere un ottimo punto di partenza.

Che tu appartenga alla prima o alla seconda delle categorie che ho indicato in apertura, ho una proposta per te.

Fatti una promessa. Una soltanto. Ma impegnati a mantenerla,

Passa in rassegna le lezioni più preziose che hai imparato nel 2024. Individua quella che hai tratto probabilmente dall'esperienza più dolorosa che hai vissuto, quella che ti ha indotto a un vigoroso cambiamento di rotta e ti ha fatto giurare a te stesso che una cosa simile non l'avresti mai più permessa...

In fondo è questo l'uso migliore che possiamo fare delle delusioni, dei fallimenti e delle pugnalate alle spalle che abbiamo ricevuto da chi mai avremmo pensato capace di un gesto simile...

Ecco: parti da qui. Focalizzati su questa lezione di vita e promettiti che non ci ricadrai ancora.

E' un impegno alla portata di tutti. Può sembrare per certi versi persino poco significativo ma posso garantirti che non è così.

Perchè sicuramente è collegato ad una delle tue più spiccate fragilità. E tenere a mente la promessa ti aiuterà, nel corso di quest'anno, non soltanto a ricordarti quanto sia importante proteggerti. Ma anche che il nostro cammino è in continua evoluzione e ogni volta che avanziamo con fiducia verso le mete che riteniamo importanti, dobbiamo saperci godere il viaggio e saperlo fare con al seguito il bagaglio giusto. Allora sì che saremo capaci di grandi cose. E le meritiamo tutte

 

 
 
 

Cosa ti aspetti dall'anno nuovo?

Post n°620 pubblicato il 08 Gennaio 2025 da irene.74

Ogni anno, a gennaio, sempre la stessa storia: "Cosa ti aspetti?" 

In quanti ti hanno già fatto questa domanda? In troppi, immagino... Come se fosse il 2025 a doverci portare qualcosa.

Abbiamo smesso di credere a Babbo Natale da lungo tempo. Quindi sarebbe interessante capire per quale assurdo motivo dovrebbe essere l'anno nuovo a regalarci chissà cosa...


Il tempo è il dono più prezioso che riceviamo ogni giorno. Una risorsa che troppo spesso diamo per scontata o sottovalutiamo, purtroppo. E' questo l'unico vero dono che ci fanno gli anni che abbiamo la fortuna di vivere. Il resto spetta a noi.


Sento tanti lamentarsi perché il 2024 è stato un anno pessimo, pieno di delusioni e momenti di difficoltà. Ma di tutto ciò possiamo forse incolpare l'anno? A meno che non si voglia scadere in una qualche forma di superstizione, è arrivato il tempo di guardare alla realtà dalla giusta prospettiva. 

Se passando in rassegna gli ultimi anni trascorsi ti rendi conto che non sono troppi i traguardi tagliati, la prima cosa che dovresti affrettarti a chiederti è se in quel tempo ti sei realmente impegnato per raggiungere gli obiettiivi, se te ne eri prefissati. Potresti scoprire pure che ti sei lasciato trasportare passivamente. Che magari qualcuno ti ha trattato come un oggetto funzionale al raggiungimento del proprio obiettivo. Eh già... perché se non ci impegniamo a perseguirne di nostri, è possibile che veniamo trascinati nei progetti di felicità altrui... C'è poi da meravigliarsi se i vari bilanci non li chiudiamo mai in positivo?

- Cosa manca alla tua felicità perché sia piena?

-Quale conquista potrebbe rendere concretamente migliore la tua vita?

- Quanta importanza attribuisci a questo cambiamento?

Solo dopo aver risposto a queste tre domande potrai arrivare a comprendere che stare a guardare non è mai la sìscelta giusta. Che non esiste cambiamento bello e confezionato che possa arrivarci dall'esterno senza che ce lo andiamo a conquistare.


Inquadralo come obiettivo, traguardo, sogno. Se non ne hai, cosa dovrebbe motivarti ad alzarti pieno di entusiasmo al mattino? 


Quando ne avrai individuato uno o due che ritieni importanti. non devi far altro che chiederti quale sia la strada migliore per raggiungerlo, cosa occorra per trasformarlo in realtà, per conquistarlo. 


Se dovessi provare a fare un dolce che non hai mai realizzato prima, non ti procureresti forse ingrdienti e ricetta, come prima cosa? Fai altrettanto con il cambiamento che ritieni impiortante per te. Una volta che avrai ben chiara la situazione, non dovrai fare altro che rimanere focalizzato su questo progetto acquisendo una mentalità che ti permetta di ottimizzare le risorse che investi in tal senso.

Il regalo più bello che possiamo farci per il 2025 è chiederci responsabilmente cosa abbiamo voglia di migliorare nelle nostre vite e poi impegnarci con dedizione ed entusiasmo nel suo raggiungimento. 


Obiettivo - Strategia - Focus - Mindset - Tu


Non ti occorre altro. E il 2025 potrà davvero essere per te il miglior anno di sempre 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: irene.74
Data di creazione: 30/09/2013
 
 

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