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Metamorfosi di una farfalla - Mindfulness & Love Coaching

 

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Messaggi del 18/11/2020

Mi ha tradito, che faccio?

Post n°528 pubblicato il 18 Novembre 2020 da irene.74

Quando mi viene fatta questa domanda mi sento gelare il sangue. Perché tocca un argomento particolarmente delicato e perché credo non esista essere umano innamorato che di fronte ad un tradimento non si senta letteralmente pugnalato al cuore.

Il tradimento crea una ferita profonda tra i partner che nella dimensione della coppia avevano instaurato un legame, cuore-mente-corpo-anima. Non si può restare indifferenti. E' un vero e proprio terremoto emozionale.

Non si tratta di un errore, di uno scivolone imbarazzante capitato per caso, nel momento meno opportuno. No. Si sceglie deliberatamente di tradire. Magari sottovalutando le conseguenze del gesto. O ignorandole volutamente.

Quando si tratta di sentimenti non esistono regole che tengano. Quel che può essere giusto per una coppia può rivelarsi sbagliato per un'altra. Non si può pensare di stilare il vademecum della coppia perfetta. Semplicemente perché la perfezione non esiste. E poi, in fondo, chi la vorrebbe? E' la felicità di entrambi che va piuttosto perseguita come priorità assoluta.

Che fare allora, quando si scopre di esser stati traditi?

Bisogna ascoltare il proprio cuore e rimanere coerenti ai propri principi. Si apre un ventaglio di possibilità che inevitabilmente verranno passate in rassegna. Nessuna comporta solo benefici. Nessuna è esente da effetti collaterali.

C'è chi pone fine alla relazione senza riuscire a perdonare il partner. Perchè vede distrutto l'impegno e la dedizione con cui si son tagliati insieme tanti traguardi importanti. Perchè si sente ferito. Perchè perde la stima del partner che si è reso capace di un gesto tanto inconcepibile quanto ingiustificabile.

C'è chi rielabora la situazione. Indaga i motivi che hanno portato al tradimento. Fa un personale esame di coscienza, trasforma la delusione in lezione di vita, perdona e va oltre. Ma da single. Perchè una seconda possibilità non riesce a darla, convinto che chi ha tradito una volta, non si farà certo scrupoli a reiterare il gesto.

C'è chi si prende il tempo necessario a leccarsi le ferite. Poi cerca un dialogo col partner, propone un esame di coscienza di coppia e gli offre una seconda possibilità. Che nasce dalla promessa di correggere il tiro, colmare le mancanze e ritrovarsi più uniti di prima, senza rancore.

E c'è chi rende pan per focaccia. Mi hai tradito? Ti tradisco! E poi torniamo insieme. Magari come coppia aperta che fa della consapevolezza nuova un alibi. Da usare all'occorrenza.

E potrei continuare all'infinito. Potremmo sprecare tempo ed energie a giudicare, sentenziare, condannare. Ma servirebbe a poco. Perchè ogni storia è storia a sé.

Al cospetto di un tradimento credo che bisogna prendersi il tempo necessario a comprendere al meglio la situazione. Occorre farlo da soli, inizialmente. Perchè è necessario essere brutalmente onesti, senza interferenze che condizionino la percezione della realtà. Quindi "misurarla" in base ai propri valori. E decidere secondo coscienza cosa sia giusto fare. Solo allora si potrà parlare dell'accaduto col partner e sarebbe saggio che la decisione venisse presa di comune accordo. Per evitare strascichi incresciosi che potrebbero rendere ulteriormente complicata la situazione.

In coppia si deve essere felici in due. Sicuramente se vedi irrimediabilmente minata la fiducia, se dopo il tradimento sai che vivresti la prosecuzione del rapporto con l'incubo costante che si verifichi nuovamente una cosa simile e sai già che finiresti col trasformarti nella versione più moderna di Sherlock Holmes, fai meglio a dire basta.

La scelta è solo tua. Tu sola sai cosa è più giusto per te.

 

 

 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: irene.74
Data di creazione: 30/09/2013
 
 

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