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Metamorfosi di una farfalla - Mindfulness & Love Coaching

 

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Sono Praticante Internazionale di Discipline Olistiche specializzata in Marketing Etico e Comunicazione Zen 

 

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Yes (wo)man!

Post n°599 pubblicato il 30 Gennaio 2024 da irene.74

Mi hanno inviato su Whatsapp un bellissimo video motivazionale in cui una donna chiede ad un uomo se sa dirle il numero di automobili rosse che ha incrociato in quel giorno sul suo cammino. L'uomo, imbarazzato, risponde di no... non ne ha la più pallida idea... Allora la donna gli domanda se la situazione avrebbe potuto essere diversa nel caso in cui avesse promesso all'uomo di dargli 50$ per ogni macchina rossa che avesse contato nell'intera giornata. Sorridendo, l'uomo replica che sicuramente, in quel caso, avrebbe saputo dirle con esattezza quante automobili rosse avesse incrociato e che, molto probabilmente, sarebbe proprio andato alla ricerca delle stesse.

Le automobili rosse, precisa la donna, altro non sono che le opportunità della vita. Ce ne passano accanto continuamente. Ma molte non le notiamo neppure. Perchè non ci pensiamo proprio, perché non crediamo ne esistano per noi, perché siamo presi da altro, perché non intravediamo, dietro la possibilità di scorgerle, alcun tipo di "remunerazione". Ma se cambiassimo prospettiva e provassimo a guardare con curiosità, ponendoci alla ricerca delle stesse, scopriremmo con enorme stupore che ce ne sono tantissime, ogni giorno, per ciascuno di noi...

E' davvero così. Quante volte abbiamo provato a rifiutare proposte a cui però non siamo riusciti a sottrarci, salvo poi scoprire che quell'invito nascondeva la possibilità di conoscere una persona che si sarebbe rivelata preziosa nel nostro cammino? O quante volte ci siamo fatti trascinare senza entusiasmo alcuno in avventure organizzate da altri che poi ci hanno insegnato lezioni importanti?

Quando si è costretti ad abbandonare la strada che si è soliti percorrere per intraprenderne una nuova che non si conosce, spesso si finisce con lo scoprire itinerari bellissimi di cui, fino a non molto tempo prima si ignorava persino l'esistenza.

Ricordi il film "Yes Man"? Il protagonista si imbatte in un guru motivazionale che lo convince a dire di sì a tutto e a tutti per un intero anno. Non dico certo che dovremmo fare altrettanto nelle nostre vite. Ma cosa potrebbe succedere se ci forzassimo ad andare oltre i limiti che solitamente ci inducono a non fare un passo in più? Quante automobili rosse potremmo scoprire lungo percorsi che non avevamo in mente di intraprendere?

Complice il periodo particolarmente buio che ci ritroviamo a vivere, accade più frequentemente che ci ritroviamo accartocciati in una posizione di difesa, schermati nel tentativo di proteggerci dall'ennesima ferita in cui potremmo imbatterci. Ma quanto radicalmente potrebbe cambiare la nostra vita se a muovere i nostri passi non fossero più le paure ma la curiosità di scoprire tutta la bellezza che c'è? Magari nascosta, ma è ancora tanta. E lo possiamo scoprire partendo proprio dalla consapevolezza che la vita non è una condanna a morte.

Per questa settimana ti invito a sperimentare. A tirar fuori quella curiosità innata che ti animava da bambino. Quando pure nelle giornate più cupe e buie eri in grado di trovare validi motivi per essere felice e se non li trovavi, li creavi! Partendo da te stesso e dalle risorse interiori che sapevi già da allora di possedere.

La magia e la semplicità che ci appartenevano in quegli anni spensierati, ci hanno insegnato la lezione più bella che non dovremmo mai dimenticare.

La Vita non va mai temuta. Solo compresa...

 

 

 

 

 
 
 

Ma anche no…

Post n°598 pubblicato il 23 Gennaio 2024 da irene.74

Quante cose nella nostra vita accadono automaticamente? Prova a pensare alle dinamiche familiari: quante incombenze son delegate a te senza che nessuno si crei il benchè minimo problema? Quante responsabilità che, nella realtà dei fatti, toccano più persone, alla fine vengono generosamente considerate una tua esclusiva?

Spesso la musica non cambia neppure spostando l'attenzione dall'ambito familiare a quello lavorativo. Quanti compiti che non sono prettamente tuoi, finisci con lo svolgere sempre, come se appartenessero soltanto a te?

La verità è che mentre siamo distratti c'è spesso qualcuno più sveglio di noi che riesce a creare situazioni ed equilibri di cui restiamo per parecchio tempo inconsapevoli. Finchè un bel giorno non apriamo gli occhi e ci ritroviamo a constatare di aver fatto un po' la fine del povero criceto che corre, corre, corre nella ruota ma non arriva mai...

Le nostre giornate appaiono interminabili, ci tocca relazionarci con infinite liste di attività da depennare da un elenco che, magicamente, il giorno dopo si ricompone, e per quanto ci affanniamo, non riusciamo a raggiungere nessuna delle piccole o grandi mete che ci siamo prefissati.

Se ti ritrovi nello scenario che ho appena descritto, non disperare: il cambiamento è sempre possibile. Logicamente può nascere solo dalla consapevolezza. Quindi, se sei convinto che, nonostante tutto, una vita portata avanti col pilota automatico sia normale, il discorso cambia... la tua situazione no (perché considerare "normale" qualsiasi realtà ci induce a credere che, tutto sommato, vada bene così).

Ma se ritieni che un cambiamento sia necessario, se sei stufo di ritrovarti costantemente incastrato nelle decisioni prese dagli altri e delegate a te, puoi correggere il tiro abbastanza facilmente. Ti basteranno tre semplicissime parole, da tenere sempre a portata di mano e da tirare fuori all'occorrenza: ma anche no!

"Puoi andare tu a fare la spesa domani?"

"Puoi fare, tanto che ti trovi, anche le mie fotocopie?"

"Puoi buttare la spazzatura?"

Ma anche no! Il problema non è la singola azione che ci viene chiesto di svolgere. Ma la somma delle incombenze che finiscono col farci perdere troppo tempo. E non sta scritto da nessuna parte che questi compiti non si possano svolgere a rotazione. Il nostro tempo vale forse meno di quello degli altri?

Certo gli obiettivi che noi abbiamo in mente di raggiungere stanno a cuore più a noi che a loro... Spesso persino le persone che ci vivono accanto non arrivano a comprendere le nostre priorità. Questo non vuol dire nulla, comunque. E' sufficiente che le comprendiamo noi.

E potremmo estendere ulteriormente il discorso. Ponendoci delle semplicissime domande:

- Abbiamo il tempo necessario a svolgere attività che ci ricarichino?

- Nelle nostre giornate ci sono delle pause che ci consentano di rilassarci?

- A fronte della lunghissima lista di DOVERI di cui parlavamo prima, ne esiste un'altra relativa ai PIACERI?

Se ti ritrovi spesso con la sensazione di portare sulle tue spalle il peso del mondo, se ti accorgi che lentamente ma inesorabilmente ti stai spegnendo, se passivamente ti trascini lungo giornate tristemente uguali in cui esegui gli ordini come un efficiente soldato e non c'è spazio per altro, corri ai ripari. Ti bastano tre parole. Da dire quando ti verrà chiesto di farti carico dell'ennesima incombenza, così come quando deciderai che è tempo di far ruotare (in ambito familiare o lavorativo) quei compiti che in automatico svolgi tu da troppo.

Meritiamo di gestire al meglio il nostro tempo tanto quanto ne hanno diritto gli altri. E quando qualcosa non va come dovrebbe, agire per cambiare. Anche questo è amore. E lo dobbiamo a noi stessi.

 

 

 
 
 

E che sarà mai?

Post n°597 pubblicato il 16 Gennaio 2024 da irene.74

 

 "La vita è per il 10% ciò che ti accade, per il 90% come reagisci"

Ci piacerebbe poter credere che la situazione fosse diametralmente opposta, che per il 90% la nostra vita dipendesse da ciò che ci accade (e dunque ci sentiremmo autorizzati a credere in un destino che condiziona i nostri passi, potremmo parlare serenamente di fortuna e sfortuna...) e per il 10% da come scegliessimo di reagire (della serie: posso sforzarmi di dare il meglio di me, ma sempre e solo il 10% della realtà posso arrivare a condizionare...)

E invece la Vita è sempre saggia e giusta. Per tutti. Non importa cosa ci accade, non è quello che determina il successo o la sconfitta. E' fondamentale come scegliamo di reagire. Ovvero siamo noi, sostanzialmente, gli artefici del nostro destino.

In effetti, guardando alla vita delle più spiccate personalità di successo, notiamo che nella maggior parte dei casi non sono propriamente costellate di eventi giulivi, anzi... Molte delle storie di successo hanno radici profonde proprio in svariate forme di sofferenza al cui cospetto molti di noi si sarebbero arresi. Mentre le persone di successo hanno avuto la capacità ed il coraggio di trasformare quegli eventi difficili e dolorosi in vere e proprie opportunità da cogliere.

Ok, tutto bellissimo. Nelle vite degli altri. Ma se volessimo provare a mettere in campo questa consapevolezza nelle nostre di vite?

Prendere coscienza di avere più potere di quanto si possa immaginare, ci porta innanzitutto a passare dal ruolo della vittima a quello del salvatore. Non sono più in balia delle onde. Ho il potere di gestire quella situazione impervia e trarne il meglio. Questo significa altresì essere pronti ad assumersi la responsabilità della propria vita. E non è mica cosa da poco, ti assicuro che realmente può fare la differenza...

Per sperimentare concretamente le potenzialità di questo cambio di prospettiva, ti invito a fare una prova semplicissima...

Da questo momento, ogni volta che ti succede qualcosa di sgradevole, un imprevisto, un contrattempo, una delusione, un tradimento, una prova che proprio non stava a calendario... per prima cosa ripetiti come un mantra questa frase: "E che sarà mai?"

Dilla con convinzione e ti spalancherà orizzonti nuovi!

Che sarà mai questa cosa sgradevole, segna forse la fine del mondo? No di certo!

Che sarà mai quest'imprevisto, se non l'occasione per rivedere i programmi ed aggiornarli alla luce del contrattempo sorto? Magari scoprendo che questo cambiamento mi apre alla scoperta di nuove impensate opportunità...

Che sarà mai questa delusione? Forse la prima della mia vita? Purtroppo no. E sicuramente non sarà neppure l'ultima... Ma mi permetterà di imparare una lezione che mi renderà migliore, in grado di proteggermi per il futuro perché non si ripeta nuovamente la stessa esperienza.

Che sarà mai questo tradimento? Forse qualcosa che mette in dubbio la mia dignità, la mia reputazione? No, non sono certo io che devo vergognarmi. Ma posso imparare da quest'esperienza che la fiducia va riposta nei contesti giusti e non sprecata ovunque, non concessa incondizionatamente.

Che sarà mai questa prova che non stava a calendario? Certo non una condanna a morte. Magari proprio cambiando strada e perdendo di vista quella che avevo ritenuto giusta per me posso scoprirne una nuova che mi permette di esplorare qualcosa a cui non avevo mai pensato.

Siamo agli inizi di un nuovo anno. E molti di noi vorrebbero che si sviluppasse attorno al cambiamento che desiderano da troppo. Perché questo sogno diventi realtà, purtroppo, non basta crederci. Il cambiamento è possibile quando vi è la consapevolezza necessaria a maturare la certezza di volerlo davvero. E quando si è disposti a fare qualcosa di diverso da quanto si è sempre fatto.

Comincia da qui, sperimenta la forza di questa frase semplicissima che può davvero portarti a cambiare punto di vista. Anche solo guardandoti indietro potrai renderti conto di tutte le cose che ti son capitate in modo assolutamente distante dalle tue previsioni, ti sono arrivate addosso tipo catastrofi, ma poi si son rivelate qualcosa di totalmente diverso...

Il 90% è nelle tue mani. Non sprecarlo.

 

 

 

 
 
 

C’è un’opportunità per tutti (Ovvero perchè ho deciso di frequentare il Master)

Post n°596 pubblicato il 09 Gennaio 2024 da irene.74

E' frustrante doversi relazionare con un mercato del lavoro che diventa sempre più complicato quando non contraddittorio. Devi avere esperienza ma essere giovanissimo. Possedere competenze importanti ma poi manca sempre qualcosa all'appello... Sembra che le opportunità esistano solo ed esclusivamente per gli under 30. Gli altri son condannati a cimentarsi coi salti mortali! Inconcepibile questa cosa.

Per svariati motivi son sempre più numerose le persone che si ritrovano a doversi reinventare o a cercare una seconda attività da svolgere parallelamente alla prima per poter guardare al futuro con meno preoccupazione. E, in entrambi i casi, non è una cosa semplice.

Esiste però un settore che mi ha sempre affascinato, dove non importa chi sei, quanti anni hai... Dove a contare sono realmente le tue capacità: la Vendita. Dovrebbero essere un po' tutti così, i settori. Dovrebbe essere premiata la meritocrazia (questa sconosciuta...) Le aziende che cercano Venditori vogliono vedere risultati. Chi sa portarli, viene remunerato bene. Può avere 20 anni o 70. Essere uomo o donna. Italiano o straniero. Purchè sappia destreggiarsi bene col Marketing. Arrivando a coniugare la vittoria del Venditore, che si concretizza nel guadagno, con quella del Cliente che dall'acquisto trae un reale beneficio.

Pensaci: cosa spinge realmente un Cliente all'acquisto? Il fatto di intravedere nel bene/servizio che compera la possibilità di migliorare la sua vita risolvendo un problema. Quando questo accade, il Cliente ritiene ben spesi i suoi soldi. Questa è la sua "vittoria". Mentre quella del Venditore, logicamente, è il guadagno. In un contesto che mette in prima linea l'etica, e che risulta dunque vincente per entrambe le parti. Il Cliente soddisfatto continua a comprare, mosso dalla consapevolezza di poter ulteriormente migliorare la propria vita e risolvere altri problemi. Impara a fidarsi del Venditore e a lui si rivolge nuovamente nel tempo.

Non avrebbe senso chiudere una trattativa raggirando il potenziale Cliente con belle parole ed offerte ad effetto, perché non appena egli realizzasse di aver acquistato qualcosadi cui magari non ha neppure realmente bisogno e che non rappresenta in nessun modo un valore aggiunto nella sua esistenza, si ritroverebbe a constatare la delusione e, probabilmente, sarebbe motivato a non ricomprare più, a mettersi in guardia da eventuali ulteriori fregature (e ad orientarsi verso un altro Venditore...)

Ti è mai capitato di acquistare un libro perché la quarta di copertina, o la recensione o la prefazione erano talmente belle da conquistare tutta la tua attenzione? Ma dopo aver finito il libro ti sei ritrovato/a con l'amaro in bocca perché la narrazione ha pesantemente deluso le tue aspettative? Trovarsi tra le mani un libro la cui quarta di copertina/recensione/prefazione è più bella del libro stesso è un'esperienza estremamente deludente. Vincente solo per chi ha guadagnato sulla vendita del libro (se di vittoria, in questo caso, possiamo parlare...). L'acquirente invece non ha tratto alcun beneficio. Se però quella quarta di copertina/recensione/prefazione fosse stata scritta in modo etico, se avesse valorizzato esattamente i punti di forza di quel libro specifico, probabilmente avrebbe "attratto" proprio i lettori amanti di quel genere che lo avrebbero letto con piacere e sarebbero rimasti soddisfatti dell'acquisto.

Ecco... le motivazioni che mi hanno spinto a scegliere di frequentare il Master in Marketing e Comunicazione, son da ricercare proprio qui. Da un lato nel mio bisogno di approfondire le conoscenze in fatto di Comunicazione efficace, Fondamenti di Marketing , Marketing dei servizi, Negoziazione Assertiva, Tecniche di vendita, Leadership, Team Building, Strategie di Comunicazione nei Social Media, settori nei quali è necessario saper stare al passo coi tempi. Dall'altro, dal desiderio di dimostrare che creare e realizzare un Marketing Etico e Vincente è possibile grazie ad un metodo semplice e facilmente duplicabile. Alla portata di tutti. E questo è il mio progetto per il 2024. Far conoscere a quante più persone possibili l'opportunità che permette di migliorare la vita degli altri e contemporaneamente di guadagnare.

Se sei alla ricerca di una seconda attività, se hai bisogno di reinventarti e sei stanco/a di relazionarti con contesti che ti fanno sentire inadeguato/a, se hai già dimestichezza col Marketing o se semplicemente ti affascina e vorresti saperne di più, scrivimi in privato. Sarò felice di presentarti nel dettaglio quest'opportunità: facciamo Marketing Etico e vinciamo insieme?

 

 

 

 

 
 
 

Time Management... Zen!

Post n°595 pubblicato il 18 Luglio 2023 da irene.74

Che rapporto hai con la gestione del tempo?

Ti capita di arrivare stremata a fine giornata pur dovendo constatare che in termini di produttività è stata inconcludente?

Ti piacerebbe smetterla di fare tremila cose contemporaneamente ed imparare ad aumentare l'efficienza delle tue giornate dandole una svolta Zen?

E se approfittassimo di quest' estate caldissima per dedicarci al... "Time Management... Zen!"?

Il mio regalo per te...

Un percorso online articolato in 5 giornate per imparare a:

- uscire dal Multitasking

- migliorare la Produttività

- gestire in modo efficace il tuo tempo!

Ti guiderò passo passo in questo cammino che si rivelerà prezioso per migliorare l'efficienza della gestione del tuo tempo e donare più consapevolezza alla tua vita rendendola Zen! 

Prenota la tua partecipazione GRATUITA. Ti aspetto!

 

 

 

 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: irene.74
Data di creazione: 30/09/2013
 
 

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