SINAPSICIDIO

MATURO INFANTILE


ero ingenuoero fragile ma buttarono la mia bici da una scarpatastavo benee lo sentivoquando tornavo a piedida solo verso casala scuola m' incuriosivacome le bestemmienella bocca degli amiciche mi insultavanonon ho mai avuto la macchina telecomandatauno dei primi regali per mio fratelloed è rimasto un sognoi miei regali erano unicinon sapevo chi li facessema le case abbandonateli custodivanoindosso alcuni vestitiusati da un altro figliodi un altra madredi un altra famigliaso di gradire più di luiche ha trovato sempre prontoe non ho mai preteso un azionesolo un pensieroun pensieromi avrebbe riempitoma fui di nuovo svuotatoda amici spariti nelle scuoleamici di cui riconosco solo le faccemaschere di un paesepedine nei bare traiettorie quotidianemi rifugiai e diventai qualcuno per tuttitranne che per mepoi cambiaitornai in mecon tutti i problemiche ora affrontosenza mascheree non importa quanto mi son fatto malequella bici la tirai suda solocoi i miei pensieripaurefissazionie illusionila fissavo in quel ripostiglioaspettando di riusarlae sfidare ciò che c' era fuoriaspettando di cambiare casauna nuova casa una nuova vitaalmeno per mepiù tranquillanessuno si ricordache vedevo le sbarrenessuno si ricordache sarebbe bastato così pocoma se apprezzo il mio presentemi ritrovo a far lo stesso col passatoe non mi conviene pensare di essere stato FORTUNATOadoravo odiare le vecchietteche si fossilizzavano in chiesaspecie quando mi dicevanoCHE BEL CHIRICHETTOMa non sapranno mai perchè ero liAlessiOCanzone:  Gosth Song - AirFilm:  Slevin (Patto criminale)