fuori piove

UN UOMO, UN PERCHE'


..al telefono con lui..."amore, ma mi trovi cambiato, da quando ci conosciamo?" chiede con tono allarmato lui."no, amore, non ti  preoccupare" risponde lei, intuendo che il punto ove si andrà a parare saranno i paradigmi e gli stereotipi machisti che una donna, insinuandosi parassitariamente nella vita del suo compagno, rischia di sgretolare."ma allora non è successo nulla da quando sei entrata nella mia vita? non hai apportato nessun cambiamento?" incalza lui, cercando di fare leva sull'orgoglio femminile di lei, per indurla a svelare la triste verità."beh, se proprio insisti, diciamo che ti trovo più disponibile, attento, delicato, dolce, comprensivo, aperto al confronto.." blatera lei per prendere tempo, pregustandosi lo sviluppo della conversazione.."ma quindi? in che senso?".. lui è perplesso."no, cicci, non ti crucciare, forse è solo perchè c'è più confidenza ed intimità.. è che insomma.. cioè.. ecco..""vorrai mica dire che sono più in contatto con la mia emotività""no, amore, non volevo dire questo.." (satanico ghigno sul volto di lei) "tant'è che ho fatto un immenso giro di parole per evitarlo!".. lei scoppia a ridere, lui inizia a pigolare.dopo aver emesso una serie di suoni disarticolati, che assumono tinte variabili che cominciano con il fosco e cupo grufolio del cinghiale di montagna per divenire progressivamente più stridole, fino all'apice del miagolio strozzato di un gattino, lui prosegue: "no, perchè mo' ci manca solo che mi dici che un uomo vero deve saper piangere!.. ma che cazzo è sta cosa? ma nO NOooOoo nOOOOOO" urla, tra le lacrime da soffocamento per risata di lei "cazzo! no! uomo è maschio, uomo è sparta, testosterone, trecento, ormoni, leonida, spartaaaaaaaaaa!"...di fronte a questo attacco isterico lei decide di provare a porre rimedio per l'ennesima volta alla tragedia che lui sta vivendo: "amoreeeee, no.. tranquillo. mi piacciono i maschi e tu sei maschio. solo che sei un uomo per tutte le stagioni. brutale sotto le lenzuola quanto dolce e coccoloso prima e dopo..""ma che cazzo.. ma quale dolce?!!"
 (NDR, tradotto: ma che cacchio dici, io dolce?)"amore.. quale dolce? mumble.. (NDR: LEI NON COGLIE IL SENSO LATO ED ESCLAMATIVO DI "MA QUALE DOLCE": quando si tratta di cibo lei non coglie le metafore, il suo cervello si spenge, e così risponde letteralmente!) hai presente il pandoro zuccherato quando lo immergi nel caffelatte bollente?""che schifooOOo! amore..."lei non si tiene più, e ha i crampi a forza di ridere: "sì, ecco la verità: ti sei rammollito!"lui nel frattempo grugnisce, sbatte la testa contro il muro, cerca di mangiare la cornetta del telefono per la rabbia e a un tratto, in preda al panico, inizia a dire "grassa! tu sei grassa! hai la cellulite!". lei decide di risparmiarlo e non rispondere con il consueto "e tu sei calvo".. ma si limita, mansueta, a rispondere: "amore, dai.. non è gave.. il pandoro nel caffelatte è così buono.. tutto morbidoso, caldo, e in bocca fa sciofff..""ma cioè? che mi dici? che sono una checca rammollita?""no amore, non sei rammollito..."e lui sempre più in palla: "quindi? rammollito no... ma checca si?"lei è in preda alle convulsioni e non riesce a reagire. silenzio."basta! ora metto giù! ridi ridi.. che ti soffocassi a suon di ridere! e ti venisse un crampo alla patata!"dopo altri cinque goduriosissimi minuti di allegro canzonamento, lui decide di reagire: "ora metto giu! tiè! ora mi prendo almeno la soddisfazione di chiuderti il telefono in faccia!"..e lei, bastarda: "va beeeene.. buona notte amore mio, e sogni d'oro"lui ci casca come un pero: "a te, nottenotte".."tiè! fottuto! mi hai salutata! muhauahuahuah!" esplode lei nell'ennesima fragorosa risata.lui ride, e di cuore, poi la saluta e mette giù.e lei non smette di ridere nemmeno mentre posta la conversazione.lau