fuori piove

00.46


ciao caro,sono rollo. rubo un attimo alla laura il pc per scriverti due righe. ma due di numero, che mi conosci: sono uno di poche parole.vecchio mio, ti capisco, e per una volta pure te lo dico. comprendo cosa vuole dire sentirsi stretti e desiderare di fuggire. non so tu, carissimo, ma io quando partorisco l'idea di scappare non immagino di allontanarmi da qualcosa di determinato o di muovermi alla ricerca di un oggetto specifico. no, no.sono maschio come te, e detto fra uomini in quegli istanti vorrei solo piu spazio, piu aria, la cravatta meno stretta, il collare senza lo strozzo. boh. tutto il resto già lo sai, ad entrambi piacciono le coccole della laura, i suoi deliri e le sue chiacchiere, le sue attenzioni e le sue distrazioni.siamo vittime, mio caro.ma in fondo è una dolce prigionia.sai che ti confesso, poi? ti confesso che quando smetto di pensarepensarepensarepensarepensaaaareeeeepenssssssareeeee.. e mi limito a ritagliarmi del tempo prezioso ed inviolabile per farmi gli affaracci miei (le mie crocchette, i miei peluches, il topo dell'ikea, le pennichelle, le fuitine, qulache ululato, il cazzeggio più disinvolto, il mio hobby prediletto, che è fissare un puntino sulle piastrelle - mi giunge voce che tu invece ami il soffitto)... beh, allora, quando poi sto con la laura, io me la godo.non è malaccio la laura.mettitela via in fretta, stai sereno.che qui ti aspettiamo tutti festosi al più presto.la laura mi racconta che le manca vederti sorridere.ed io sto qua ed aspetto che tu mi finisca di insegnare quel cacchio di esercizio strano che ti eri inventato dopo "terra!".bhe ora chiudo che c'ho sonno......  sei uno zio niente male.a presto vecchio mio.e parla con la molly quando ti serve qualcuno che ti ascolti: è una topina in gamba. bautuo rollo