Chissà se l'avevo comprato questo numero di "Cuore". Probabilmente sì, era un appuntamento fisso, il nostro. In genere lo compravo in un'edicola vicino a Villa Mirafiori e spalancavo subito le paginette verdi, alla ricerca delle rubriche che più mi piacevano. * * * * * * * * * *Tempo fa chiacchieravo con un mio amico che è disperatamente alla ricerca di un nuovo lavoro. Vabbè che è un ragazzo buono come il pane, ma fare il fornaio per 10 ore di seguito, sei notti su sette, da quasi 7 anni, è un po' pesante. So bene quanto sia complicato trovare un lavoro in questo momento, un momento che dura ormai da anni. Parlavamo di questo e io avevo davanti ai miei occhi delle offerte di lavoro relative alla ricerca di: mentoring practitioner in Pnl, esperto in compensation, mobility manager, printer product manager, production printing specialist.Ad un certo punto mi interrompe e mi dice "Là, ma che so' tutte 'ste cose strane? Sicura che stai leggendo bene?" "Beh... sì!" "E allora vedi un po' se trovi qualcosa tipo expert bread maker, hai visto mai!" Che tristezza...* * * * * * * * * *D. è una ragazza di 20 anni. Viaggiamo tutte le mattine insieme e ci parla sempre del suo lavoro. E ci credo: è stata da poco "assunta" in prova per un mese in un grande negozio di Roma dove lavora 11 ore al giorno, esclusi 10 minuti di pausa, 7 giorni su 7. Non le hanno mai parlato di retribuzione, ma lei parla di circa 700 euro. Tutto assolutamente in nero. Ciò che è veramente tragico è che queste situazioni stanno diventando la norma nell'indifferenza veramente di tutti.
