*Serendipity*

Ferie, parte III.


Ne avevo avuto sentore lo scorso anno e ne ho avuto conferma ieri: l’uomo è superiore alla donna. Ovviamente la superiorità maschile è relegata esclusivamente all’ambito della tinteggiatura dei soffitti, chiaro, e lì finisce. Tinteggiare con 40 gradi e umidità ad un tasso tra il 90 e il 95% è piuttosto complicato. Non è granché intelligente, lo riconosco, ma questo è l’unico periodo dell’anno in cui posso farlo. Che poi mi diverte pure stare lì ad armeggiare con pennelli e rullo, massacrarmi con le gocce che cadono ovunque che pure se indossassi l’armatura di Don Chisciotte riuscirei a sporcarmi. E’
faticoso,però alla fine c’è la soddisfazione di esser riuscita a completare “l’opera” e le difficoltà incontrate lungo le pareti, tipo piccole zone da “stuccare”, pezzetti di muro grasso che non ne vogliono sapere di farsi spiaccicare addosso la tinta, tutto ciò rende ancora più gratificante la contemplazione del candore a fine lavoro (candore, vabbè, ho fatto il bianco, ché per i colori non mi sento ancora pronta!) Meno soddisfacente è la fase finale, quella della pulizia dei pavimenti, che però è per forza di cose compresa nel pacchetto, e da quella non si scappa. Ora, per par condicio, dovrei parlare anche della verniciatura dei termosifoni affrontata lo scorso anno, dalla quale scampò il termosifone più grande di casa che, ovviamente, quest’anno non si salverà dalla sua dose di vernice ad acqua. Dovrei parlare anche di questa esperienza per sputtanare un po’ i termosifoni, apparentemente meno insidiosi di pareti e soffitto da tinteggiare ma, siccome mi stanno più simpatici, non lo farò.