Sito Libero Di Novi

Cerimonia di addio per Daniele Paladini


NOVI LIGURE (ALESSANDRIA) - E' continuo il flusso di cittadini di Novi Ligure alla camera ardente dove e' stata composta la salma di Daniele Paladini, il maresciallo capo del Secondo Genio Pontieri di Piacenza morto sabato mattina in un attentato nei pressi di Kabul, in Afghanistan. All'interno e all'esterno del Palazzo comunale si e' formato, sin dalle 9, un lungo serpente di persone. E' passata tanta gente comune, ma anche molti giovani, tra cui gli studenti di un liceo di Novi Ligure. La camera ardente sara' chiusa poco prima delle 15.30, quando si svolgeranno i funerali in forma solenne nella chiesa della Collegiata di Novi Ligure. Il sottufficiale era sposato con Alessandra Rizzo e aveva una figlia, Ilaria, di sei anni. Il rito funebre sara' officiato da monsignor Vincenzo Pelvi, ordinario militare per l'Italia e da monsignor Martino Canessa, vescovo di Tortona. Saranno presenti, tra gli altri, il ministro della Difesa, Arturo Parisi, il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giampaolo Di Paola e il capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Fabrizio CastagnettiVicino alla bara, coperta dal tricolore, e' stata posta la corona del presidente della repubblica. Vi sono anche tre cuscini di fiori: del ministero della Difesa, dell'Esercito e del Comune di Novi Ligure (rose bianche e rosse, i colori della citta'). Ai lati della bara siedono la moglie e altri familiari, ai piedi c'e' un tavolino con sopra un cuscino bordeaux su cui vi sono il fodero e sciabola del maresciallo, il suo cappello e le tre medaglie da lui avute per precedenti missioni all'estero nella ex Jugoslavia. Il picchetto d'onore e' composto da due militari del Genio pontieri. Paladino sara' sepolto all'ingresso del cimitero di Novi in una tomba messa a disposizione dell'amministrazione comunale. Ieri sera il consiglio comunale di Novi Ligure e' stato interamente dedicato alla commemorazione di Daniele Paladini, i capigruppo hanno infatti deciso di rimandare tutti i punti all'ordine del giorno alla prossima seduta. Il presidente Roberto Rossi si e' fatto interprete del sentimento di dolore e di cordoglio dell'intero Consiglio Comunale e chiesto un minuto di silenzio in memoria del militare italiano e di tutte le vittime dell'attentato. Prima del momento di raccoglimento e' intervenuto il sindaco, Lorenzo Robbiano, che ha espresso ''cordoglio e dolore'' per la morte del maresciallo capo, ''un soldato italiano in missione di Pace in Afghanistan che non ha esitato, con un gesto eroico, ad immolare se stesso per salvare le vite di altre persone''. Ha ricordato che la vittima stava garantendo la sicurezza durante la cerimonia di inaugurazione di un ponte: ''Un ponte serve per stabilire un contatto tra le persone che vivono in quei territori. E quando le persone parlano tra loro e' solo un fatto positivo, imparano a conoscersi, imparano a non avere paura l'uno dell'altro, capiscono che e' solo con la comprensione dei problemi che attanagliano ognuno, con il rispetto reciproco, con la solidarieta', che si puo' costruire una societa' che puo' vivere in pace, progredire, vincere la miseria e dove i bambini come gli adulti, non debbano piu' perdere in un attentato terroristico, il bene piu' alto che abbiamo: la vita''. Al termine della seduta, tutti i consiglieri si sono recati nella camera ardente per rendere omaggio al feretro del militare.