Creato da sitodinovi il 13/09/2006
Informazione Indipendente
 

 

ADDIO DANIELE

Post n°123 pubblicato il 24 Novembre 2007 da sitodinovi
 

Daniele Paladini, il militare italiano morto nell’attentato in Afghanistan era originario della Puglia. Nato a Lecce viveva con moglie e figlia in provincia di Alessandria, a Novi Ligure.faceva parte del secondo reggimento Pontieri di Piacenza. Paladini aveva 35 anni ed era sposato. Lascia una figlia di cinque anni. Le massime cariche civili e militari dello Stato hanno sottolineato il gesto eroico del militare che ha bloccato il kamikaze impedendo che si facesse esplodere tra la folla. Nell'attentato avvenuto stamane nella valle di Pagman sono rimasti coinvolti anche il Capitano dell'Esercito Salvatore Di Bartolo, dell'11° reparto Infrastrutture di Messina; il Capitano Stefano Ferrari, del 2° reggimento Pontieri di Piacenza; il Caporale Maggiore scelto Andrea Bariani, del 5° reggimento Alpini di Vipiteno. Tutti e tre sono lievemente feriti.
Salvatore Di Bartolo, capitano dell'11° reparto Infrastrutture della Brigata Aosta di Messina, ha 28 anni. E' nato e vive nella città dello stretto. Dallo stato maggiore hanno comunicato che nell'attentato avvenuto stamane nella valle di Pagman Di Bartolo ha riportato "lievi ferite".
Il capitano Stefano Ferrari del 2/o Reggimento Pontieri di Piacenza, rimasto ferito nell'attentato nei pressi di Kabul, è nato a La Spezia e risiede a Viareggio (Lucca). Lo si è appreso al Comando del reparto militare.
Il caporal maggiore scelto Andrea Bariani, uno dei tre militari rimasti feriti, è originario della provincia di Varese ma vive a Vipiteno, dove si trova in forza al 5. Reggimento alpini da alcuni anni. Non è sposato. Il militare era in Afghanistan da quattro mesi. Doveva rientrare in Italia nel gennaio 2008 con l'invio in Afghanistan di un altro contingente. Secondo notizie raccolte a Vipiteno, sarebbe stato ferito leggermente ad un braccio ed è stato subito sottoposto alle cure del caso. Bariani fa parte del contingente Italfor e appartiene al 5. Reggimento alpini, battaglione Morbegno, che dipende dalla Brigata Julia. A Vipiteno c'é la sede del Battaglione Morbegnoe sono stanziati circa 500 militari. Il 5. è già stato impegnato in passato in varie missioni di pace come in Bosnia, Kosovo è ora in Afghanistan. IL 5. è comandato dal col. Alfredo De Fonso, anche lui impegnato nella missione.
KAMIKAZE - L'attentatore suicida, secondo quanto è stato possibile ricostruire, sarebbe stato visto salire dal greto di un fiume verso la zona dove i militari italiani stavano inaugurando un ponte - a Pagman, una ventina di chilometri a nord-ovest da Kabul - insieme alle autorità e alla popolazione locale. Sono stati gli stessi militari italiani che fornivano la cornice di sicurezza ad individuarlo e a bloccarlo: la loro immediata reazione, secondo quanto si è appreso, ha impedito che l'uomo si facesse esplodere nel mezzo della folla, rendendo ancora più pesante il bilancio dell'attentato.
L'esplosione, riferiscono allo Stato Maggiore della Difesa, è avvenuta alle 9:52 locali, le 6:22 in Italia. L'attentatore suicida si è fatto esplodere nella Valle di Pagman, una località ad una ventina di chilometri a nord-ovest da Kabul, mentre era in corso l'inaugurazione di un ponte da parte dei militari del contingente italiano.
TALEBAN RIVENDICANO - I taleban hanno rivendicato l'attentato suicida di oggi presso Kabul in cui è rimasto ucciso il maresciallo capo dell'Esercito Daniele Paladini oltre a nove civili afghani. Lo rende noto l'agenzia di stampa afghana Pajhwok. A farsi saltare in aria sarebbe stato un membro dei taleban noto con il nome di Mustafa e proveniente da Kabul, ha riferito alla Pajhwok un portavoce degli studenti coranici, Zabihulla Mujahid, secondo il quale sarebbero quattro i militari stranieri morti nell'esplosione e altri tre i feriti, mentre un blindato é stato completamente distrutto.
PROCURA ROMA APRE FASCICOLO PER STRAGE - Strage con finalità di terrorismo. E' questo il reato del fascicolo aperto dal procuratore aggiunto di Roma Franco Ionta in relazione all'attentato compiuto oggi in Afghanistan nel quale è morto un militare italiano originario di Lecce, nove civili afghani e sono rimasti feriti altri tre italiani.

 
 
 

Lo Jack Antifurto per Auto

Post n°122 pubblicato il 23 Novembre 2007 da sitodinovi

Arriva anche in Piemonte il sistema LoJack per il recupero delle auto rubate. Le Polizie Municipali di Alessandria, Tortona, Acqui Terme, Valenza, Ovada, Novi Ligure e Serravalle Scrivia infatti, sono le prime nella Regione ad utilizzare la tecnologia wireless ad alta frequenza dell’azienda americana, già adottata dalle Forze dell’Ordine di molte grandi città in tutto il mondo, tra le quali spiccano Parigi e New York.
Una tecnlogia che garantisce l’individuazione e il recupero entro le 24 ore del mezzo sottratto al legittimo proprietario, ma potrebbe essere installato anche su computer.
Considerando il successo fin quì ottenuto, a livello mondiale (oltre il 90% dei recuperi) LoJack è in grado di garantire il totale rimborso al Cliente del prezzo pagato per il sistema installato a bordo della vettura, oltre al rimborso per il periodo di abbonamento alla Centrale Operativa non ancora utilizzato, qualora il mezzo non venga recuperato entro 48 ore dalla segnalazione.
Lo ha annunciato Diego Tebaldi, Amministratore Delegato di LoJack Italia, in una conferenza stampa che si è svolta presso il Comando della Polizia Municipale di Alessandria alla presenza del Comandante della Polizia Municipale di Alessandria PierGiuseppe Rossi e dei rappresentanti delle Polizie Municipali delle località interessate.
Sulle pattuglie della Polizia Municipale dei comuni interessati sono state installate le speciali unità “Vehicle Tracking Computer” (VTC) LoJack, che permettono di rintracciare le auto rubate seguendo il segnale emesso dall’apposito dispositivo nascosto al loro interno.
LoJack Corporation è una società americana leader mondiale nei sistemi per il rilevamento e il recupero di veicoli rubati, che collabora con le più importanti Forze dell’Ordine in tutto il mondo per combattere il sempre più grave problema dei furti d’auto, riducendo drasticamente anche il rischio di eventuali danni al veicolo.
Il sistema LoJack è estremamente efficace e garantisce un rapido recupero delle auto rubate. In caso di furto, un piccolo trasmettitore a radio frequenza emette un segnale silenzioso che può essere ricevuto anche se l’auto si trova all’interno di garage sotterranei o container. Grazie alla rete di antenne LoJack, il segnale è rilevato dalle pattuglie delle Forze dell’Ordine che possono così seguire in tempo reale l’auto e ritrovarla in tempi molto brevi.
Ad oggi, la rete di antenne LoJack per il Recupero di Veicoli Rubati (SVRN – Stolen Vehicle Recovery Network) è già operativa nelle maggiori aree metropolitane d’Italia, assicurando così una copertura di oltre l’80% dei furti a livello nazionale.
”Per far fronte alla criminalità diffusa e al forte senso di insicurezza – afferma il Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Alessandria, PierGiuseppe Rossi - bisogna dotarsi di strumenti tecnologici adeguati che supportino il lavoro svolto quotidianamente dai nostri agenti della polizia municipale. Si è così deciso di sperimentare questa strumentazione che, dove utilizzata, ha dimostrato di essere un efficace congegno per il recupero rapido delle auto rubate.”
“Con questo nuovo accordo ad Alessandria e Provincia, LoJack prosegue nel suo programma di collaborazione con le Forze dell’Ordine impegnate nella lotta ai furti d’auto, con l’obiettivo di supportarle al meglio grazie a un sistema di rilevamento e recupero che è il più efficace oggi disponibile”, ha aggiunto Diego Tebaldi, Amministratore Delegato LoJack Italia.
“Anche questa volta - dichiara il sindaco di Alessandria, PierCarlo Fabbio -, come nel caso dell’ordinanza contro la prostituzione, siamo i precursori in Piemonte e allo stesso livello di grandi città come Parigi e New York. Mi auguro che adottando questa tecnologia molto avanzata si disincentivi il furto delle auto e aumenti il livello di sicurezza dei cittadini. La sicurezza è un bene indispensabile che la Pubblica Amministrazione deve considerare un servizio dovuto alla popolazione e per tale ragione deve adeguare e migliorare il più possibile i mezzi a sua disposizione.”
L’installazione del sistema base costa 339 euro Iva compresa e l’abbonamento alla Centrale operativa per un anno sarà di 99 euro, per tre anni 260 e Life time 460 sempre iva compresa.
L’altra opzione è quello denominato Sistema Vigile costa 449 euro mentre l’abbonamento alla Centrale Operativa per un anno costa 119 euro, per tre anni 310 e il Life time 550 euro, sempre comprensivo di Iva.

 
 
 

Scoperta La Grotta Di Romolo e Remo

Post n°121 pubblicato il 21 Novembre 2007 da sitodinovi
 

ROMA - E' stato trovato quello che può essere identificato come il 'lupercale', la grotta-santuario dove, secondo la leggenda, la lupa allattò Romolo e Remo, i fondatori di Roma. La scoperta è stata annunciata dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali Francesco Rutelli, che ha indicato il sito dove nell'estate scorsa una sonda è penetrata in un foro di una volta sette metri sotto il livello di calpestio scattando alcune foto della struttura sepolta nel colle Palatino.
La cupola nascosta da quasi duemila anni, si trova adiacente le mura della dimora di Augusto, in un avvallamento e in un'area mai esplorata, compresa tra il tempio di Apollo e la chiesa di Sant'Anastasia.
La struttura è a forma di ninfeo e sembra essere una grotta in parte naturale e in parte artificiale, alta circa 9 metri e con un diametro di 7,5. Il pavimento della grotta si trova a oltre 16 metri sotto il livello di calpestio. Al centro della volta ornata da marmi di vari colori compare una grande aquila bianca, il cui significato simbolico deve ancora essere interpretato. Rutelli ha sottolineato l'importanza della scoperta: "L'Italia e Roma non finiscono mai di stupire il mondo con continue scoperte archeologiche ed artistiche ed è incredibile pensare che possa essere stato trovato un luogo mitologico, oggi diventato finalmente reale". Ci sarà da lavorare, secondo gli archeologi, molto per portare a termine il complesso compito di liberare l'intera grotta dai detriti, sempre se non verranno trovate altre costruzioni.
I primi sondaggi sono stati effettuati un paio di anni fa, come spiega il soprintendente per i beni archeologici di Roma Angelo Bottini. "Allora non sapevamo davanti a cosa ci trovavamo ma - ha detto - studi successivi hanno messo in evidenza la coincidenza delle fonti letterarie antiche con il luogo in cui eravamo. Tra luglio e agosto scorsi abbiamo potuto scattare alcune foto di parte della grotta con il laser scanner grazie a un foro nella volta della cupola causato da un precedente crollo ". Rutelli ha annunciato che il 10 dicembre prossimo saranno presentati i lavori ultimati presso la casa di Augusto e che tutto il complesso dove dimorava il primo imperatore romano sarà aperto al pubblico per l'inizio del 2008.
"Questa scoperta di enorme importanza scientifica - ha commentato il sindaco di Roma Walter Veltroni - è la dimostrazione di quali tesori la nostra città ancora preservi e quanto sia possibile ancora ottenere da quel lavoro quotidiano fatto di passione, professionalità e impegno, che ha consentito agli archeologi delle sovrintendenze. di portare alla lice e consegnare non solo alla città ma al mondo intero un luogo tra i più sacri della Roma antica".

 
 
 

USA: A 9 ANNI ACCUSATI DI STUPRO

Post n°120 pubblicato il 20 Novembre 2007 da sitodinovi

NOTIZIA ANSA
WASHINGTON - Loro negano, sostenendo che l'amica era consenziente. Lei in parte ammette, in parte no. Resta il fatto che a nord di Atlanta, in Georgia, tre bambini di otto e nove anni sono stati fermati, e si trovano ora detenuti in una struttura minorile, con l'accusa di aver sequestrato e stuprato una loro amica di 11 anni. E' l'ultimo e il più clamoroso di una serie di episodi che vedono per protagonisti bambini. Non più e non solo ragazzi, dunque, ma bambini, addirittura sotto i dieci anni. I fatti di cui sono accusati si riferiscono alla settimana scorsa, ma sono stati resi noti solo oggi dopo che la polizia di Acworth, a nord di Atlanta, ha confermato di aver ricevuto questa denuncia da parte di una madre: "mia figlia di 11 anni è stata violentata. L'hanno stuprata tre suoi amici. Bambini...".
I tre bambini in questione hanno due nove e uno otto anni. Negano sostenendo questa tesi: la loro amica era consenziente. La polizia ha preso tempo prima di giungere a conclusioni definitive. Tuttavia secondo quanto finora ricostruito, i quattro ragazzini stavano giocando come ogni giorni fuori casa a Acworth, cittadina di 17 mila abitanti a nordovest di Atlanta, quando la bambina sarebbe stata portata a forza in un boschetto lì vicino e violentata da due di loro, mentre il terzo la teneva ferma. Questo è quanto la bimba avrebbe riferito alla madre, che a sua volta lo ha riferito alla polizia. I genitori dei bambini, invece, forniscono una versione diversa dei fatti.
Il capo della polizia di Acworth, Mike Wilkie, ha solo confermato che uno dei ragazzi è accusato di aver minacciato la bambina con un sasso prima di stuprarla. L'investigatore ha peraltro aggiunto che le indagini "sono ben lontane dal dirsi concluse". Il district Attorney di Cobb County, Pat Head, si è limitato a dichiarare che - data la loro età - i tre ragazzini se risulteranno colpevoli non potranno andare in carcere, ma rischiano fino a cinque anni di riformatorio. Tuttavia ha manifestato prudenza, perché il caso è delicato. Gli investigatori vogliono cioé fare piena chiarezza su un episodio che di fatto rappresenta una nuova frontiera della violenza in America. Gli episodi di stupro sono all'ordine del giorno, e molti di essi riguardano minori, ma mai prima d'ora si era verificato che protagonisti di una caso del genere fossero bambini con meno di 10 anni. "Questi ragazzi si meritano una lezione - ha detto la madre della bambina a una televisione locale - perché se sono capaci di fare certe cose ora, mi chiedo cosa saranno capaci di fare quando saranno teenager".
I tre sono comparsi davanti al giudice, a Cobb County, vestiti come si usa fare con i detenuti: tre tute blu, visibilmente troppo grandi per loro. La loro vicenda fa seguito ad un altro episodio di violenza che negli Usa ha visto in questi giorni per protagonisti dei ragazzini: un bimbo di 12 anni ha ferito in modo grave suo fratello di 13 con un coltello perché non lo lasciava vedere il programma televisivo che voleva lui. Così è andato in cucina, ha preso un coltello, è tornato davanti alla tv e lo ha piantato nello stomaco del fratello. E' successo a Phoenix, in Arizona. Allibiti i genitori: quando sono tornati a casa, hanno trovato solo polizia.

 
 
 

Spedizione Punitiva di 16enni

Post n°119 pubblicato il 19 Novembre 2007 da sitodinovi
 

Lite con rapina tra sedicenni della provincia di Alessandria ed un "rivale" ligure. I tre avrebbero reagito male agli interessamenti di un coetaneo di Avegno il quale avrebbe "insidiato" la fidanzatina di uno dei tre. Prima gli insulti, poi le botte sulla Spiaggia dei Frati di Recco.
Uno dei tre si era portato dietro una pistola scacciacani - probabilmente l’azione punitiva era premeditata - ed ha sparato alcuni colpi in aria a scopo intimidatorio.
Arma (giocattolo) in pugno i tre hanno preteso infine cellulare e portafoglio. Ma il malcapitato è riuscito comunque a scappare, malconcio, e a chiamare i carabinieri. E’ stato poi medicato all’Ospedale.
I tre sono stati rapidamente rintracciati e fermati.

 
 
 

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