Creato da el_desaparecido il 17/07/2009
Dalla parte di Dio, (se si scansa a farmi un po' di posto)

 

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Ciò che scrivo qui, poesie e testi, salvo dove specificatamente indicato, è opera mia. Non vale una sega, ma se qualcuno ritenesse che qualcosa possa interessare altrove mi piacerebbe se me lo facesse sapere.
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Passato

Post n°1082 pubblicato il 12 Febbraio 2014 da el_desaparecido

ho aperto la porta di un passato che non ritorna
e mi sono visto, ancora ricco di sogni e speranze
con gli occhi aperti ad un futuro possibile
avaro di sorrisi, come son sempre stato

Mi sono rivisto, in quell'epoca strana
che è l'adolescenza,
ricordata da tutti con gioia e nostalgia
come un tempo felice senza pene o pensieri
se non piccole, leggere,
ma intense, pene d'amore

mi son guardato,
e mi guardo
per vedermi quando i sogni
erano ancora possibili
quando
con un piccolo colpo
di piccole ali
volavo in alto sopra i monti e le case

Ero io, pieno di ideali
pieno di sogni
il mondo in due piccole mani
che non conoscevano paura

Oggi sono un uomo
e la mia maturità è avara di sogni
pagando a caro prezzo quel che mi resta
con un bagaglio di esperienze
di vittorie e sconfitte
si è modificato il mio corpo
si è fatto largo e pesante
per portare il peso dei ricordi
un peso che il corpo giovane
non avrebbe potuto soppotare
e sarebbe schiantato

ormai non volo
cammino
ma ancora guardo avanti
e porto il mio fardello
con passo a volte pesante
ed a volte leggero.
come chi ha ancora
molta strada da fare

 
 
 

Su Banca d'Italia il governo ha fatto la cosa giusta

Post n°1081 pubblicato il 01 Febbraio 2014 da el_desaparecido

Ho i miei problemi da affrontare e mi piacerebbe  potermi concentrare su di essi senza dovermi occupare di altre cose per cui un certo numero di persone sono state elette e vengono tuttora pagate.

Quello che è successo a Montecitorio questa settimana non ha giustificazioni e se posso disapprovare la reazione del questore D'ambruoso che ha rifilato uno scapaccione ad una grillina, mi sento anche di dire che a volte gli scapaccioni sono l'unico rimedio alla maleducazione , (e al diavolo il metodo Montessori).

Con una legge stupida, grazie a parlamentarie farlocche, abbiamo mandato in parlamento una banda di ragazzini senza esperienza e senza cultura facendo così il paio con quelli, di analoga levatura, che già c'erano, quanto di meglio ci voleva per mandare definitivamente a rotoli questo nostro paese che altrimenti sarebbe bellissimo.

Questa situazione mi ricorda il popolo dei Bandar Log nel libro della Jungla di Kipling, dove in una città in rovina, splendido esempio di una cultura perduta, il popolo delle scimmie vive e si pavoneggia atteggiandosi a padroni, come se quella cultura, quelle architetture fossero opera loro.

Per governare un paese serve cultura, serve capacità non basta aver ricevuto 23 voti su un sito internet per essere autorizzati a sedersi su banchi che hanno visto Moro e Berlinguer, Togliatti e Almirante che hanno visto i padri della patria discutere tra opposte fazioni nel rispetto umano e delle differenti idee sapendo che solo da un confronto serio tra opposte tendenze si può costruire qualcosa che sta in piedi.

La ricapitalizzazione della Banca d'Italia non è stato un regalo alle banche, ma il tentativo di salvare un istituto centrale per la nostra economia, perchè con un valore di 156.000 euro a momenti perfino io potevo acquistarla e mettermi a stampare moneta.

Quei trecento milioni di lire del 1936 erano un grosso capitale, oggi non valgono più nulla, il prezzo di un alloggetto neppure troppo grosso, neppure troppo centrale.
Colpa di chi non ha mai fatto le rivalutazioni negli anni passati.

Quei 300 milioni di lire del 1936 erano stati sottoscritti da vari enti, tra cui alcune banche che in seguito si erano ricapitalizzate, si erano accorpate tanto che ormai due Banche, Intesa San Paolo e Unicredit,  detenevano il 70% del pacchetto azionario con il significativo risultato che i controllati fossero proprietari dei controllori.
La legge votata in extremis dalla camera lo scorso mercoledì ha di fatto risolto questa situazione, mettendo la Banca d'Italia al di sopra delle parti, imponendo un tetto del 3% al pacchetto azionario di ogni soggetto, (ed inq uesto modo per ottenere la maggioranza si dovrebbero unire decine e decine di soggetti), ha rivalutato il suo capitale di fatto adeguandolo al suo effettivo valore e quindi mettendosi al riparo da eventuali ipotetiche scalate.

E' logico che per far questo ha dovuto acquistare le quote eccedenti dei vari soggetti in tal modo versando capitali nelle casse di molte banche, ma c'era un modo LEGALE per non far questo?

I BandarLog grillini non hanno detto nulla a riguardo nè ho sentito i vari commentatori, (che si lamentavano che non ci fosse la clausola per obbligare le banche ad erogare prestiti con i soldi derivati da questa operazione come se si potesse legalmente inserire una clausola simile in un contratto di compravendita), che abbiano detto "si poteva fare così".

L'Italia è il paese delle chiacchere, dei quaquaraqua, tutti sono capaci a criticare pochi a proporre tutti sono bravi a strillare saltando come scimmiette sugli storici banchi del parlamento, ma pochi ad ammettere la propria ignoranza.

"Loro hanno restituito i soldi dei rimborsi", mi sento ripetere quando critico l'insipienza di quel movimento e la malafede dei loro guru.
Falso, la maggior parte di loro prendono uno stipendio che non meritano ed i rimborsi sarebbero un'ulteriore truffa perchè non hanno alcuna struttura da mantenere.

Ha molto più forza la decisione di Renzi nel cercare di autofinanziare il PD , radicato sul territorio che la propaganda pentastelluta sui rimborsi a cui avrebbero rinunciato quando tutte le loro decisioni sono veicolate da un blog, di pessima qualità, supportato dalle pubblicità.

Ed ora torno a chinarmi sui fatti miei augurandomi che le cose migliorino e che un po' di sale finisca nelle zucche vuote, sperando non sia necessario romperle per infilarvelo.

 
 
 

Crollano i campanili

Post n°1080 pubblicato il 26 Gennaio 2014 da el_desaparecido

Crollano intorno a me
 i campanili
da cui avevo guardato le stelle
ed avevo spinto lo sguardo lontano
sulla pianura
Si piegano e cadono le impalcature
a cui mi sono appoggiato per crescere

Oggi non sono più quello di ieri
sono più vecchio delle case del mio quartiere
 e l'unica piazza
rimasta per giocare a pallone
è quello spazio libero sopra i miei occhi
Per questo tengo i capelli corti
per riuscire ancora a sentire il vento
cantare sui monti
mentre ogni giorno
mi spinge lontano

 
 
 

Vivere

Post n°1079 pubblicato il 22 Gennaio 2014 da el_desaparecido

Nasciamo senza che nessuno ci abbia chiesto se volevamo iniziare questa corsa e poi moriamo senza avere la possibilità di decidere il quando ed il come.
 
All'interno di questi due eventi, per noi incontrollabili, si svolge la nostra esistenza e ci viene chiesto di vivere e possibilmente di vivere in modo positivo e propositivo, impegnandoci in attività ed inseguendo ideali che sovente non ci daranno beneficio immediato e talvolta neppure futuro perchè noi non ci saremo più.
 
Le religioni hanno dovuto inventarsi un'aldilà in cui vi saranno i premi di questo nostro impegno, ma non hanno fatto altro che regolamentare qualcosa che appartiene all'intima essenza dell'uomo e cioè la sua spiritualità.
 
Noi ci portiamo dentro un grande senso di giustizia, a cui nessuno può sfuggire, anche un bimbo a cui la morte ha sottratto il padre si chiede "perchè se Dio sa, permette questo?", e se mettiamo in discussione Dio, a maggior ragione metteremo in discussione gli uomini, i cui progetti ci sono più chiari, e se lo facciamo con gli altri, il nostro giudice interiore è severissimo nel giudicare noi stessi.
 
Credo che tutti siamo razionalmente convinti che la nostra vita sarebbe più semplice se ad esempio, invece di fare la raccolta differenziata mettessimo la nostra immondizia in un sacchetto e la lanciassimo di notte ai bordi della strada, oppure se invece di andare dal medico a fare la coda lo chiamassimo a casa con la scusa dell'impossibilità a muoversi, o peggio se invece di lavorare attendessimo un vecchietto che ha ritirato la pensione e lo scippassimo.
 
Quello che ci impedisce di seguire la via razionale alla semplicità della vita è una cosa che ci portiamo dentro e che chiamiamo "etica" e che ci dice che se solo facessimo una di queste cose non ci sentiremmo in pace con noi stessi.
 
Qui non c'entra la paura dell'inferno o il desiderio del paradiso, qui non entra in ballo il timor di Dio il nostro inferno lo avremmo dentro perchè sentiremmo di aver mancato al nostro dovere, di aver mancato a quello che la vita si attende da noi, proprio quella stessa vita che noi non abbiamo chiesto ed a cui non potremo opporci quando ci verrà tolta.
 
In realtà, io credo che noi sentiamo fortissima l'appartenenza a qualcosa, noi non esistiamo solo per noi, ma siamo parte di un disegno più grande che attraversa chi è vissuto prima di noi e che si protenderà oltre di noi. Siamo esseri sociali, lavoriamo per il gruppo, lavoriamo per gli altri e da questo traiamo il nostro piacere, la nostra gioia. Certo ci sono anche i parassiti, come ogni organismo anche la nostra specie ha i suoi, ma come ogni razza ci cerchiamo e ci troviamo, ci diamo forza a vicenda e condividiamo le gioie ed i dolori.
 
Siamo parte di un vasto organismo con cui è bello entrare in sintonia.
Essere in Armonia , suonare ed essere parte di una sola melodia che è composta dalle voci e dalle azioni dei nostri simili, ma anche dal canto del vento, dal calore del sole, dalla luce della luna, dall'avvolgente coperta della notte.
 
Dentro di noi sappiamo che non moriremo mai, parteciperemo soltando a questo canto in un modo diverso, diventeremo noi stessi quel canto ed è per questo che teniamo a questo mondo e che lasciamo perdere la facile razionalità per seguire la poesia della vita.

 
 
 

Scampoli

Post n°1078 pubblicato il 20 Gennaio 2014 da el_desaparecido

Faccio per uscire dal cancello di casa, ma mi devo fermare perchè sta passando un funerale.
In testa una banda musicale suona "la canzone del monte grappa", forse è un vecchio soldato, quasi impossibile sia un reduce della grande guerra dovrebbe essere ultracentenario, ma la musica la conosco bene e mi scopro a pensare che anche io vorrei essere accompagnato nell'ultimo viaggio da un'allegra marcetta o anche aualche canzone più dolce per le mie orecchie, magari "Piemontesina" oppure "ciau Turin".
Devo ricordarmi di informarmi.

In pizzeria 1
Entro nella pizzeria, la cameriera mi sorride, mi apparecchia il tavolo. "Il solito?" mi chiede.
"Si. Grazie" ed inizio a leggere il mio libro.

Abitudine , pigrizia o comodità?

In pizzeria 2
Entra una famiglia di quattro persone ed il padre chiede "C'è un tavolo vicino ad una presa di corrente? Devo collegare l'I-pad!"

Sarà perchè spesso mangio al ristorante da solo, ma se sono in compagnia Tablet e telefonino me li scordo.

In Pizzeria 3
Sono nel mio paesino natale, entrano due persone di cui una mi vede e mi fa "Ciao, come stai? Ti ricordi di me?"

Oddio, se devo essere sincero no, non mi riicpordo di te, però mi ricordo di tua sorella Milena.
Possibile che il mio cervello sia così selettivo?

Libri
Sto leggendo l'ennesimo libro di Luca Goldoni.
Mi piace, ha un modo breve ed incisivo di pitturare l'ambiente, con poche frasi mette in luce ciò che vuole dire in modo divertente, ironico.
Non posso negare di essermi spesso ispirato a lui nel mio modo di scrivere, ma se qualcuno mi chiede "Scrivi bene, perchè non partecipi a qualche concorso?" penso a lui e sento che quei livelli sono inarrivabili.
Meglio stare qui, a volte qualcosa di buono lo tiro fuori pure io.

 

 

 
 
 
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