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Parentesi


Lo so che molti di voi non condivideranno quanto scriverò e vi assicuro che con questo articolo non voglio sminuire un atleta per molti aspetti importante.Il celebre Evgeni Plushenko è un grande atleta, da anni gareggia, è in grado di eseguire salti e catene complesse con molta sicurezza e vince, vince molto. E vince appunto per questo sistema di giudizio.Purtroppo il pattinaggio di questo "zar" manca, manca della parte musicale, di interiorizzazione e esternazione, della parte soggettiva del dire la propria musica. Purtroppo Evgeni manda sempre e solo un un'unico messaggio dal suo pattinare, sia esso su musica della Tosca o del Padrino: la voglia, la smania di arrivare, potente e rabbiosa. Guardate ad esempio la Tosca, dove sta l'interpretazione musicale? E' lampante questo esercizio, nella parte più suntuosa e profonda della musica Evgeni si scatena in una sequenza di passi e movimenti adatta a tutt'altro momento e brano. Questa modo di pattinare toglie una parte essenziale del pattinaggio, limita anche la cura stilistica (forse per questo le corografie di Plushenko sono lacunose, le sue linee poco belle, i suoi salti poco piacevoli) e spesso, nella ricerca esclusiva della difficoltà più complessa e quindi fruttuosa in termini di punteggio, si perde il gusto del bello. Si perdono parti di pattinaggio, si perde il gusto del bello si perde armonia..... Si perde buona parte dell'essenza e della bellezza del pattinaggio.Inoltre questa mancanza di interiorizzazione, interpretazione è sostituita dal voler arrivare e questo "sistema" è adattissimo, si sposa ottimamente, quasi "è quello che serve" (purtroppo!) per il nuovo metodo di giudizio che premia chi fa di più e chi fa cose più difficili, infatti:Unico interesse = arrivare  Arrivare = vincereVincere col nuovo sistema di giudizio = iper tecnica/ipostile/ipointepretazioneIpertecnica/ipostile/ipointepretazione = unico interesse è arrivareTutto ciò comunque senza mai sminuire Evgeni che tanto sa fare e tanto ha lavorato per arrivare a dove è ora, e dove comunque pochi possono arrivare.Spero queste righe di personale analisi di un campione tanto noto anche ai più giovani scopritori del pattinaggio su ghiaccio, vi possano aver meglio spiegato quali sono tutti gli ingredienti del pattinaggio e avervi un po' mostrato praticamente come col nuovo sistema di giudizio qualcosa purtroppo venga consideratro troppo poco.Concludo con un pensiero non mio scoperto casualmente leggendo una rivista nei giorni scorsi, per ribadire una volta di più che non voglio assolutamente sminuire Plushenko per quel che sa fare, ma cercare di farvi capire tutto quello che serve ad un grande pattinatore, ad ogni pattinatore, al pattinaggio. "E' meglio vedere John Curry attraversare una pista con qualche incrociato che vedere dei pattinatori agitarsi freneticamente in 10.000 passi." Cristopher Dean - "Patinage" 1990