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Ad Ottavio Cinquanta!


La cosa più bella del pattinaggio: “Il senso di infinito nell’animo che può produrre una perfetta fusione tra arte e gesto atletico!”. Il pattinaggio moderno e i nuovi regolamenti sembrano penalizzare l’aspetto artistico, la purezza e la pulizia delle linee, e tutto nell’economia di un programma è indirizzato ad esaltare la velocità, la potenza del solo gesto atletico. Ormai quanto di meglio la generazione degli ultimi anni 80 aveva trasmesso in eredità ai grandi pattinatori degli anni 90 sembra irrimediabilmente perso: John Curry, Toller Cranston, Janet Lynn, Ludmila & Oleg Protopopov, Ludmila Pakhomova & Alexander Gorshkov, Jayne Torvill & Christopher Dean, Bestemianova & Bukin che tanto avevano lasciato in eredità ai pattinatori degli anni 90 per la generazione attuale di pattinatori è come se non fossero mai esistiti, oggi la cosa più importante è riuscire ad inserire due quadrupli e un triplo axel in un programma, nella danza fare qualche complicato ed antiestetico sollevamento e dei buoni twizzles ad alta velocità di esecuzione, la musica e la capacità di interpretare sembrano diventati degli optionals e lo spettatore fa fatica a ricordare dei programmi perché ormai la musica è diventata una sorta di variabile indipendente. Proporrei al Signor Ottavio Cinquanta, presidente dell'International Skating Union (ISU), di "aggiungere nei nuovi regolamenti l’annullamento del supporto musicale e di proibire la denominazione artistico", visto che è ormai da anni che l’ISU fa del tutto per ridurre tale sport al solo gesto atletico ed alla sua esaltazione, ma lo sport, il pattinaggio in particolare, è bellezza e dovrebbe ispirare bellezza in tutti i sensi  (e questo è uno dei tanti valori aggiunti dello sport perché la bellezza unifica e questo accade sempre). La federazione internazionale spesso non ha fatto nulla per preservare e promuovere talenti che tanto avrebbero dato in termini di popolarità ed audience al pattinaggio di figura e che, se, come dicono gli Americani e i Canadesi, l'ISU è tanto interessato all’aspetto economico, avrebbero aiutato tanto anche finanze feedrali; un esempio su tutti: Katherine Healy (allieva di John Curry). In questo modo gli appassionati non avrebbero aspettato tanto per vedere sul ghiaccio sbiadite copie di tanta bravura, quali Oksana Baiul o Sasha Cohen, e il patrimonio di inestimabile valore creato da Curry, Cranston ecc. non sarebbe andato al macero e di questo i veri appassionati le sarebbero stati davvero grati.G.Z.