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I love dance - 1


Spero, in questi articoli, di riuscire a spiegare ancora meglio cos’è per me la danza su ghiaccio, quali problemi incontra a parer mio al giorno d’oggi e quali proposte potrebbero essere utili per provare risolverli. Ci sono alcuni concetti che stanno alla base della danza su ghiaccio; agli albori di questa specialità i punti cardine erano l’idea della danza “da sala” e la bellezza. Questo portò alla nascita della tecnica della danza su ghiaccio, fatta di quelle che oggi chiamiamo “danze obbligatorie” e della perfezione tecnica e stilistica negli elementi di pattinaggio: posizioni, spinta, scivolamento.A questi punti cardine, nel corso degli anni si è aggiunto un nuovo elemento che è divenuto fondamentale nella danza su ghiaccio; l’aspetto “teatrale”, interpretativo. Con questo termine intendo il ruolo che l’ atleta assume nel determinato esercizio; il ruolo femminile, il ruolo maschile, e sopratutto, il ruolo richiesto dal programma. Già, perché assumendo l’aspetto “teatrale”, i programmi di danza su ghiaccio devono ora saper rappresentare e comunicare un tema, un significato, un’idea, un messaggio. E non è semplice la resa teatrale; non è semplice a livello coreografico, ma soprattutto è estremamente difficile a livello interpretativo; se solo una ristretta elité di grandi coach e coreografi è riuscita a proporre programmi in grado di trasmettere un’idea, solo pochissimi fantastici atleti sono riusciti nella difficile ma straordinaria impresa dell’interiorizzazione del loro ruolo nel programma. Infine, un altro elemento portate della danza su ghiaccio, arricchitosi nel tempo, è il "registro stilistico"; la possibilità di utilizzare diverse modalità espressive, linguaggi corporei, chiamiamoli “stili”, per proporre il proprio messaggio. C’è uno stile marcatamente  teatrale, uno stile classico, uno stile di ricerca/moderno, uno stile naif-carismatico (fatto di segni e atteggiamenti aperti, chiari e di facile lettura), uno stile "a cuore nudo", uno stile fastoso e scenografico, diciamo "d'impatto",  e (aihmè) uno stile “eccessivo” e roccambolesco. Da questa breve panoramica è chiaro che, nella sua evoluzione, la danza su ghiaccio necessita, per poter raggiungere i suoi obbiettivi di danza, bellezza, teatralità tramite tecnica e stile,  di una professionalità multidisciplinare. E’ per questo che nel corso degli anni, gli allenamenti degli atleti sono divenuti sempre più professionali, perché agli atleti sono richieste diverse competenze di alto livello, parimenti importanti e complesse; la loro preparazione necessita quindi di estrema professionalità e di differenti contributi come di differenti contributi può necessitare la preparazione di un programma. Ogni sfaccettatura della preparazione di un atleta e della preparazione di un programma deve essere curato professionalmente e allo stesso tempo i contributi di ogni professionalità vanno gestiti e mixati dalla figura portante, la competenza principale, che è il coach di danza su ghiaccio. Alcuni illuminati coach, alteti e coreografi, che sulla loro pelle hanno vissuto e sentito e dato vita all'evoluzione della danza su ghiaccio, col passare del tempo si accorsero che i regolamenti della federazione internazionale erano decisamente troppo restrittivi e impedivano alla danza di essere ciò che essa è.  Per questo lavorarono per mostrare quali altri e alti traguardi avrebbe potuto raggiungere la libera danza su ghiaccio. Furono scritte pagine indimenticabili, assistemmo a programmi indimenticabili....E finalmente la federazione internazionale decise di modificare radicalmente i regolamenti della danza su ghiaccio….. Un lieto fine quindi?.....Il resto ve lo racconterò…nella prossima puntata…. I love dance on ice!