SkateinFlowers

I love dance - 2


Rieccomi...dopo una pausa dovuta a inderogabili impegni di.... pattinaggio!Riprendiamo il discorso da dove era stato interrottoOttimo, si direbbe, quindi il percorso di crescita della danza, eppure…… Eppure….. dopo tanta fatica da parte di chi ne ha sostenuto strenuamente l’importanza, le restrizioni ai regolamenti furono eliminate solo parzialmente non liberando così completamente la danza libera….Non solo, vennero inseriti alcuni obblighi che oltre alla noia e alla limitatezza che potevano causare i divieti, potevano essere fonte di bruttezza e insensatezza nel momento in cui l’elemento obbligatorio non venisse inserito in un contesto appropriato. E infine, a questo si unì l’introduzione del nuovo sistema di giudizio che dando decisamente meno peso in termini numerici al punteggio “artistico”, fece si che la tecnica prevalesse sulla comunicazione (controsenso questo per la danza su ghiaccio) e che proponendo livelli, detrazioni, bonus standard/codificati per ogni singolo elemento tecnico spinse atleti/coach/coreografi ad esasperare gli elementi tecnici per cercare di “guadagnare un punto in più” senza curarsi troppo di mantenere armonia e bellezza (controsenso questo per il pattinaggio artistico)Insomma: la danza libera non è ancora libera...o forse è ancor meno libera, perché a fronte di alcune permissioni, ora è imbrigliata da obblighi di esecuzione che tolgono libertà di composizione e di espressione e soprattutto è soffocata da un eccessivo tecnicismo che spegne la bellezza del pattinaggio e lo spirito della danza.Per questo è veramente difficile (ma non impossibile) riuscire a presentare un programma che sia di “danza” su ghiaccio e che stia in queste regole, e ancor di più è difficile ottenere allo stesso tempo una buona posizione in classifica.