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SKATE IN FLOWERS

 
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Incrociato avanti

Post n°22 pubblicato il 09 Settembre 2007 da wonderdgl6
 

 
 
 
 
 

Il passaggio. In bocca al lupo!!!

Post n°20 pubblicato il 05 Settembre 2007 da wonderdgl6

E così un grande desiderio di tanti si è avverato; finalmente un avvicinamento tra ghiaccio e rotelle!

Nel caso specifico si tratta di Marika Zanforlin e Federico Degli Esposti, coppia d'artistico a rotelle, che per la stagione 2008 proverà a gareggiare sul ghiaccio.

Il loro palmares sulle rotelle è di tutto rispetto, tra i tanti titoli quelli di Campioni Mondiali Senior conquistati a Roma 05 e a Murcia 06. Oltre ovviamente alle loro qualità tecniche, tra le quali spicca il...quadruplo lutz twist..... si distinguono anche per le caratteristiche fisiche poichè Federico a differenza di tanti altri pattinatori di coppia italiani ha un fisico davvero possente.

Ma cosa faranno sul ghiaccio?

Chissà....

Che dire.... Come prima cosa c'è lo scoglio del “passaggio”; Marika e Federico dovranno imparare cose nuove e modificarne di già apprese, per il fatto di cambiare mezzo; dalle ruote alle lame, dal cemento al ghiaccio.... Ma a tal proposito, anche a loro detta, pattinare sul ghiaccio pare essere più semplice delle rotelle e poiché penso che questa sia un'affermazione sulla quale è possibile convenire, il “passaggio” potrebbe riuscire, ovvero potremmo vedere sul ghiaccio, senza grossi problemi, la stessa coppia di qualità che abbiamo visto sulle rotelle.

E se avvenisse davvero questo “passaggio” senza problemi, che livello tecnico potremmo aspettarci da questa coppia? Marika e Federico a rotelle sono bravi, hanno ottime difficoltà tecniche di coppia e poi hanno queste caratteristiche fisiche che forse potrebbero essere d'aiuto sul ghiaccio. Per addentrarci di più nel dettaglio.....

....Domenica ho guardato il libero di Zanforlin Degli Esposti ai Mondiali 2006, ho guardato il libero dei nazionali 2007 dell'attuale coppia campione d'Italia su ghiaccio Magitteri Hoterek e ho letto i dettagli dei giudizi della stessa coppia agli Europei & Mondiali 2007. Ho letto anche gli score per l’ammissione alla nazionale italiana e ho letto i dettagli delle prime coppie della classifica degli europei 2007, short e libero.

Posto quindi che il “passaggio” possa avvenire in maniera indenne, compreso l’apprendimento delle trottole, davvero diversissime tra ghiaccio e rotelle, Marika e Federico avrebbero sostanzialmente due problemi da risolvere. Il primo riguarda i salti in singolo; come sospettavo dopo aver visto la gara di Murcia 2006, Zanforlin Degli Esposti sulle rotelle non hanno né il doppio axel ne un salto triplo in singolo. Il secondo problema riguarda la cosiddetta “impressione artistica”. Il pattinaggio di questa coppia, tra le tante coppie italiane che hanno una notevole impressione artistica, non eccelle in questo aspetto. Resta infine, abbinato a questo il discorso, l'incognita della velocità.

Dal canto loro Magiterri Hotarek nel panorama italiano e le coppie presenti agli europei dello scorso anno, ad esclusione dei vincitori Savcenko Szolkowy, hanno presentato programmi comunque deficitari in termini di difficoltà tecniche. Nel programma lungo degli europei, ad esempio, i secondi classificati hanno sbagliato sia il salto triplo in singolo che pasticciato sulla combinazione che comprendeva però i doppi axel. Magitteri Hotarek hanno una discreta “impressione artistica” ma hanno problemi sul doppio axel e non li ho mai visti presentare un salto triplo, nonostante ciò, sono nella nazionale, essendo stati lo scorso anno la sola coppia italiana.

 

(purtroppo non ho trovato on line il video degli Europei)

In conclusione Marika e Federico, sempre ammettendo un “passaggio indenne”, con il loro triplo loop e triplo salchow lanciati, triplo lutz twist, buone spirali e (auguriamoci) buone trottole potrebbero superare Magitteri Hoterek in campo nazionale e, visti i ritiri e ammettendo che non vi siano clamorosi miglioramenti nelle coppie che hanno partecipato al precedente europeo, sperare in una posizione tra il 5° e il 10° posto nella peggiore delle ipotesi.

Questo sempre se i nostri riusciranno a “passare” tutte le loro difficoltà dalle rotelle al ghiaccio.

E se "passasse" anche il quadruplo lutz twist che hanno sulle rotelle?......

Spero davvero che questo primo esperimento porti utili esperienze di “passaggio”, visto che i casi nella storia del pattinaggio non sono stati poi molti e visto quanti buoni atleti e quanti buoni tecnici e coreografi abbiamo sulle rotelle che potrebbero in qualche modo aiutare e far crescere anche il ghiaccio italiano che si sta muovendo, è vero, ma è ancora un po’ troppo macchinoso e lento, intorpidito e impolverato…..(l’ambiente, almeno questa è la mia impressione) nonostante, ripeto, qualcosa si stia muovendo e si sia mosso.

Un in bocca al lupo a Marika e Federico per questa loro impresa già memorabile, certo utilissima e bellissima, poiché è segno di tanto amore per il pattinaggio! Speriamo anche sia un’esperienza ricca di tante soddisfazioni!

 
 
 

Ad Ottavio Cinquanta!

Post n°18 pubblicato il 01 Agosto 2007 da wonderdgl6
 
Tag: inserto

La cosa più bella del pattinaggio: “Il senso di infinito nell’animo che può produrre una perfetta fusione tra arte e gesto atletico!”. Il pattinaggio moderno e i nuovi regolamenti sembrano penalizzare l’aspetto artistico, la purezza e la pulizia delle linee, e tutto nell’economia di un programma è indirizzato ad esaltare la velocità, la potenza del solo gesto atletico. Ormai quanto di meglio la generazione degli ultimi anni 80 aveva trasmesso in eredità ai grandi pattinatori degli anni 90 sembra irrimediabilmente perso: John Curry, Toller Cranston, Janet Lynn, Ludmila & Oleg Protopopov, Ludmila Pakhomova & Alexander Gorshkov, Jayne Torvill & Christopher Dean, Bestemianova & Bukin che tanto avevano lasciato in eredità ai pattinatori degli anni 90 per la generazione attuale di pattinatori è come se non fossero mai esistiti, oggi la cosa più importante è riuscire ad inserire due quadrupli e un triplo axel in un programma, nella danza fare qualche complicato ed antiestetico sollevamento e dei buoni twizzles ad alta velocità di esecuzione, la musica e la capacità di interpretare sembrano diventati degli optionals e lo spettatore fa fatica a ricordare dei programmi perché ormai la musica è diventata una sorta di variabile indipendente. Proporrei al Signor Ottavio Cinquanta, presidente dell'International Skating Union (ISU), di "aggiungere nei nuovi regolamenti l’annullamento del supporto musicale e di proibire la denominazione artistico", visto che è ormai da anni che l’ISU fa del tutto per ridurre tale sport al solo gesto atletico ed alla sua esaltazione, ma lo sport, il pattinaggio in particolare, è bellezza e dovrebbe ispirare bellezza in tutti i sensi  (e questo è uno dei tanti valori aggiunti dello sport perché la bellezza unifica e questo accade sempre). La federazione internazionale spesso non ha fatto nulla per preservare e promuovere talenti che tanto avrebbero dato in termini di popolarità ed audience al pattinaggio di figura e che, se, come dicono gli Americani e i Canadesi, l'ISU è tanto interessato all’aspetto economico, avrebbero aiutato tanto anche finanze feedrali; un esempio su tutti: Katherine Healy (allieva di John Curry). In questo modo gli appassionati non avrebbero aspettato tanto per vedere sul ghiaccio sbiadite copie di tanta bravura, quali Oksana Baiul o Sasha Cohen, e il patrimonio di inestimabile valore creato da Curry, Cranston ecc. non sarebbe andato al macero e di questo i veri appassionati le sarebbero stati davvero grati.

G.Z.

 
 
 

Parentesi

Post n°17 pubblicato il 31 Luglio 2007 da wonderdgl6
 

Lo so che molti di voi non condivideranno quanto scriverò e vi assicuro che con questo articolo non voglio sminuire un atleta per molti aspetti importante.

Il celebre Evgeni Plushenko è un grande atleta, da anni gareggia, è in grado di eseguire salti e catene complesse con molta sicurezza e vince, vince molto. E vince appunto per questo sistema di giudizio.

Purtroppo il pattinaggio di questo "zar" manca, manca della parte musicale, di interiorizzazione e esternazione, della parte soggettiva del dire la propria musica. Purtroppo Evgeni manda sempre e solo un un'unico messaggio dal suo pattinare, sia esso su musica della Tosca o del Padrino: la voglia, la smania di arrivare, potente e rabbiosa.

Guardate ad esempio la Tosca, dove sta l'interpretazione musicale? E' lampante questo esercizio, nella parte più suntuosa e profonda della musica Evgeni si scatena in una sequenza di passi e movimenti adatta a tutt'altro momento e brano.

Questa modo di pattinare toglie una parte essenziale del pattinaggio, limita anche la cura stilistica (forse per questo le corografie di Plushenko sono lacunose, le sue linee poco belle, i suoi salti poco piacevoli) e spesso, nella ricerca esclusiva della difficoltà più complessa e quindi fruttuosa in termini di punteggio, si perde il gusto del bello. Si perdono parti di pattinaggio, si perde il gusto del bello si perde armonia..... Si perde buona parte dell'essenza e della bellezza del pattinaggio.

Inoltre questa mancanza di interiorizzazione, interpretazione è sostituita dal voler arrivare e questo "sistema" è adattissimo, si sposa ottimamente, quasi "è quello che serve" (purtroppo!) per il nuovo metodo di giudizio che premia chi fa di più e chi fa cose più difficili, infatti:

  • Unico interesse = arrivare 
  • Arrivare = vincere
  • Vincere col nuovo sistema di giudizio = iper tecnica/ipostile/ipointepretazione
  • Ipertecnica/ipostile/ipointepretazione = unico interesse è arrivare

Tutto ciò comunque senza mai sminuire Evgeni che tanto sa fare e tanto ha lavorato per arrivare a dove è ora, e dove comunque pochi possono arrivare.

Spero queste righe di personale analisi di un campione tanto noto anche ai più giovani scopritori del pattinaggio su ghiaccio, vi possano aver meglio spiegato quali sono tutti gli ingredienti del pattinaggio e avervi un po' mostrato praticamente come col nuovo sistema di giudizio qualcosa purtroppo venga consideratro troppo poco.

Concludo con un pensiero non mio scoperto casualmente leggendo una rivista nei giorni scorsi, per ribadire una volta di più che non voglio assolutamente sminuire Plushenko per quel che sa fare, ma cercare di farvi capire tutto quello che serve ad un grande pattinatore, ad ogni pattinatore, al pattinaggio.

"E' meglio vedere John Curry attraversare una pista con qualche incrociato che vedere dei pattinatori agitarsi freneticamente in 10.000 passi." Cristopher Dean - "Patinage" 1990

 
 
 
 
 

INFO


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