..E così (POE)sia..

Post N° 132


Germogliano attimi in cui un essere (più o meno umano) si accorge che, sempre più frequentemente, smarrisce le parole. Non le lascia sfuggire con intenzione…le perde, punto.Non è cosa grave, per quanto mi riguarda… … … …questione di abitudine, credo… … … … …non di rado mi sono scivolati vocaboli tra le dita, senza che potessi fare nulla per impedire la, di loro, evasione…tuttavia è mia sana abitudine, non tradurre i pensieri che si miscelano nella mente contorta…e questo dato di fatto è fonte di immensa gioia.  In questi casi, restare senza parole è una consuetudine consolidata…l’emotività è talmente accentuata e tangibile, che sarebbe delittuoso, cercare di tradurla in segni comprensibili ai più…la sola idea fa rabbrividire…equivarrebbe ad inchiodare su una tavoletta di legno, le ali di una farfalla. Tante persone lasciano che le parole fluiscano, libere di seguire un percorso preconfezionato e mirato a sbalordire l’interlocutore…non curandosi di tediare l’ascoltatore e restare, successivamente, senza null’altro da dire. Perché funziona così: non esistono esseri umani con repertorio, di espressioni, ragionamenti interessanti e utili, inesauribile. Esistono però, personaggi che fanno della parola, un’arma annientatrice…stordiscono e abbattono per sfinimento. A quanto pare, le banalità, le frasi fatte e i poco intelligenti dialoghi, sono custodite in uno schedario inestinguibile…sempiterno.Alcune esistenze si basano su coincidenze…la mia è tutta costellata di convergenze, di corrispondenze…tante minuscole tracce simboliche, che m’inseguono incaponite, animate da chissà quale arcana ragione. Non sia mai che stabilisca di non badarci…perché nella remota ipotesi in cui, io decida di fare finta di niente, beh…tutte queste situazioni, si affanneranno a riproporsi sotto varie forme e col medesimo significato, sapientemente diluite nel tempo. … … …E’ sufficiente un cenno anche impercettibile, la forma di una nuvola, un nome scritto sulla parete di un muro…un verso lirico, un grappolo di note udito da lontano…è così che, senza volerlo, torna alla mente ciò che ci si auspicava di aver dimenticato. E fuggire…serve a ben poco.Mi piacerebbe ottundere gli angoli acuti che credevo d’aver lasciato alle spalle…o sentire meno, l’ardore delle fiamme dell’incendio, che ho visto affievolirsi con i miei occhi, schiacciato dal peso inutile di un menage sopravvissuto al soffocamento unicamente per senso del dovere…ma sembra che ciò non sia possibile…non completamente… Adoro scindere le due cose: c’è un abisso differenziale tra conversazione e chiacchiera. La disuguaglianza è talmente evidente, che non serve neppure approfondire.Tutti prima o poi, restano privi di locuzioni…anche l’amore.Oh, si… … … …sovente l’amore smarrisce lemmi…ma neppure questo costituisce un problema, in quanto sostengo che, per amare (di un amore autentico, però), non servono parole…basta soltanto prendere la mano dell’altro, guardarlo negli occhi e restare in silenzio…La silenziosità è un metodo di comunicazione universale, per chi ha la fortuna di possedere la dote di interpretarla e rispettarla…per tutti gli altri, è soltanto una giustificazione al fatto, di non possedere un vocabolario  Tapini coloro i quali, non comprendono le diversità e non fanno nulla per recepirle.L’amore vero, si manifesta attraverso altre frequenze… … …soprattutto quando si accorge di essere rimasto senza paradigmi.In quel caso, l’amore si arresta…focalizza l’ambiente circostante…cataloga luci, ombre, sagome…e si abbandona vigile, al desiderio…Sospende frasi, gesti…accompagna vituperose voglie di vani farfugliamenti per sopraffare l’apparente vuoto, a sguardi trasognati, insegue  la cinerea luce del disco lunare in ombra, districa ritmi, si eleva verso l’alto, per acciuffare un’appena accennato volo di libellula......Sussurra metaforicamente, fra sé…battezza ciascun astro…svelle diamanti sbocciati tra i frantumi di un cristallino sogno infranto…evoca sirene, scatena brividi come ghiaccio sulla pelle…per poi infondervi calore…con primi raggi solari, di passionali e sfavillanti crepuscoli neonati. Tutto questo senza avvalersi di alcun termine.L’amore facilmente perde le parole…e, altrettanto semplicemente, le ricrea…forte della sua indipendenza da queste ultime… … … …riplasma con calma e grazia immortale, il proprio calepino.…Che prodigioso sentimento…Fa nascere la voglia di donare le poche parole corporee, che mi appartengono……Incantevole amore silente…timidamente barricato dietro alle circostanze, o al contrario audace e temerario nelle incursioni tra gli anfratti disagevoli delle celie del fato….… … …candido nelle sue mute richieste d’aiuto…inconsapevole ammaliatore…creatore di desideri inverosimili…compagno irreale nelle notti svestite di stelle… … … …IPSE DIXIT“L'unica differenza tra me e un pazzo è che io non sono pazzo.”(Salvador Dalì)K.