..E così (POE)sia..

Post N° 206


“…perché un pretesto per tornare…bisogna sempre seminarselo dietro le spalle…” Thou 10.09.2007…People…help the people…And if your homesick, give me your hand and I'll hold it… Ha ben poca importanza la destinazione…la cosa fondamentale è riuscire a respirare “aria di viaggio”.Sentire esplodere dentro, una minuscola felicità spuntata come una capriola tra i flutti della simmetria irrazionale che alla cieca si insegue…e che sembra sgusciare via all’ultimo sospiro……Andare…apparentemente senza un “dove”…percorrere scalinate dai gradini interminabili contati a voce alta per non inciampare, ricomporre nella personale disparte, aspetti e giochi d’incastri…smagliature nelle logiche.Non so stare in apnea…ma troppo spesso mi è capitato di dover inghiottire bocconi amari, solo per non rinunciare a quel poco che potevo avere…e che  purtroppo dovevo conquistarmi. Mi era sufficiente un minuto di beatitudine…uno soltanto…per dimenticare settimane di attese…passate a scandagliarmi l’infinito…. Erano pochi istanti…ma in quel misero tempo ho investito tasselli della parte migliore di me…elargiti a piene manciate. … … … …Per nulla.Ciò che ricavavo e che mi costava fatica, sembrava ripagarmi di ogni umiliazione…mi sentivo come in un’altra dimensione emotiva. Penso che se avessi fatto abuso di alcool, o di sostanze stupefacenti…avrei inventariato meno graffi sopra anima e cuore. Ma sono troppo controtendenza per crearmi dipendenze modaiole e artificiose.Cosa provavo…qualcosa di magnifico…una condivisione incredibile, che pensavo non dovesse aver mai fine…perché…astratta…speciale… … … …in quei momenti percepivo fremiti, tremiti…speranze mai svestite…che hanno avuto il potere di stracciare il cuore.Ho accarezzato a lungo l’illusione che potesse sussistere una situazione di vicinanza emotiva senza doverla alimentare…mi abbagliavo di un miraggio precisamente vago…credevo di poter navigare in quel mare di stati d'animo perfetti e inadeguati sconosciuto e insondabile, dai fondali neutri, senza affondare a mia volta. Ma non è stato così.Succede così no…? Un sassolino dopo l’altro e il mucchietto diventa una montagna.Luogo comune vuole che, quasi tutti gli avvenimenti, “accadano per un motivo preciso”. Durante il mio cammino mi sono trovata a convivere con situazioni diverse e anche spiacevoli…circostanze in cui domandarsi motivazioni e perché, non portava a nulla...Questa invece, è stata una delle poche volte in cui, ponendomi la fatidica domanda, la risposta (veritiera o fittizia che sia) è arrivata. Dopo varie estenuanti ricerche, è giunta a me... … …… … …per finire nel dimenticatoio, immediatamente dopo. Ho avuto diverse ricadute…fino ad arrivare a “quello” scalino. Il punto di non ritorno…quel momento esatto in cui ti rendi conto che potresti rischiare la vita in qualsiasi momento e ti viene voglia di mandare al diavolo, tutto il mondo. Compreso il parallelo egocentrico.Lo scalino…Sera tardi, strade semi deserte, luci dorate dei lampioni sparsi per il vicolo…silenzio… … …dal nulla  il rombo un’auto in corsa…tempo dilatato, vissuto quasi a rallentatore…rimbombi tra i muri. Una risata che si spegne e un ordine perentorio: “Abbassati!”… … …Pier…che mi accompagnava perché “Di notte la città è bella quanto ti pare, ma soprattutto pericolosa, da sola nun puoi uscì, t’accompagno io.” Pier…che rideva come un pazzo del fatto che Gian è diventato “un ciuccianebbia”…Pier, che fa il piacione ad oltranza…una faccia tosta da fare invidia…così diverso dal dottore…Pier l’istintivo…parola d’ordine fare tutto senza pensarci…come lanciarsi nel vuoto appeso ad un elastico, come sfidare il limite ultimo … ……come buttarsi addosso a qualcuno solo per cercare di evitare, a quel qualcuno, una strisciata di fuoco…e sentirsi in colpa ugualmente:”non ho fatto un buon  lavoro…guarda che t’ha fatto quel bastardo…” “…ho dei segni cancellabili…non sono stata in coma…”.Liquido caldo sulle mani…bruciore lancinante da togliere il respiro…al buio…e una sirena.Non voglio… … …non posso ricordarmi tutto…ma i dettagli sono fissi nella mia mente e non c’è alcuna possibilità che svaniscano…Forse serviva questo per distogliermi da miraggi e presagi…forse urgeva una terapia d’urto…una lezioncina che il fato ha dovuto infliggermi per trasferirmi cosa è importante e cosa…no. Per spiegarmi in maniera definitiva, che le situazioni evolvono…e che spesso ciò che si desidera, non merita affatto questa attenzione.Pensieri in movimento…possibilità ed eventualità contorte, alterate da stati d’animo sofferenti “se potessi fare…se riuscissi a dire…”, intingere anima e corpo nello stagno di viscide realtà e malcelate ipocrisie, auscultare il ritmo amplificato della fiducia in scioglimento, goccia dopo goccia…Reinterpretare.…E poi… … …un poi che nella mia vita sembra riproporsi a ciclo continuo…un poi che questa volta, ha preso forme precise…un poi che si è realizzato. Che ho fatto in modo di evolvere a mio favore.Un poi che ho trasformato e plasmato strada facendo, mi è servito un pomeriggio soltanto, per fingere una rappresentazione e indossare panni a me non consoni…poche ore per provocare reazioni a catena, formate da parole che finalmente sapevo sincere…una volta per tutte.…poi… … …capita che, ad un certo punto, ti rendi conto perfettamente che è inutile tentare di cancellare sbavature altrui, che non ha senso rendersi disponibili con coloro i quali ti reputano non all’altezza…o soltanto un “fastidio”…Avrei potuto restare in silenzio per l’ennesima volta…o passare una mano sulle punte per arrotondarle…avrei potuto coccolare anche le parole cattive che sorgevano impavide e mi si gettavano addosso senza sortire effetto alcuno. Avrei potuto…Invece questa volta, ho scelto di mozzare quelle punte…per temperarle lievemente…e pungolare per provocare reazioni che devo confessarlo, mi aspettavo. E non si è trattata di una sorpresa, ma solo di una conferma: la definitiva.Ribaditi i dubbi, confermati i sospetti.Lasciamo a chi di dovere, la magra illusione di essere il trionfatore dell’assoluto…la realtà è ben differente.… … …Talvolta si scopre di non riuscire  a trovare le parole per esprimere sul serio il significato dell'infinito, in questo caso però le parole non le ho cercate affatto.Mi sono nate tra le dita, non ho scomodato le facoltà intellettive, nè mi servivano frasi ben strutturate unite ad un florido e rigoglioso linguaggio da donna vissuta…tanto è vero, mentre era in atto la diatriba, ero intenta a fare altro.Ho messo alla prova e realizzato, un progetto nato all’alba…mentre osservavo il sole spuntare, come seduta dentro una fotografia…è stato semplice, immediato. Ho lanciato una piccola esca, e i risultati sono arrivati spontanei.Spira aria pungente quest’oggi…ma sono felice…era da tempo immemore che attendevo pazientemente che si alzasse un vento tale…un vento capace di soffiare via la polvere e farmi respirare aria lucente.Oggi espiro l’addio cercato…costruito piano piano, da ambo le parti…annovero le volte in cui ho cercato negli occhi il sorriso per me, nelle mani il tepore di una carezza anche distante, le volte in cui ho tentato di tenere in vita un’essenza oramai spenta e scavalcato una finestra appesa. L’ho fatto attingendo forza da una sorgente che credevo infinita…ma ora le stille sono cessate e riprese sotto un altro aspetto e tonalità. Non ho bussato…questo mai…perché dentro me già sapevo che non avrei ottenuto risposta alcuna.Ho cercato tra le macerie, la chiave per aprire la porta nelle ambiguità di discorsi vani e silenzi ricorrenti....senza trovarla...Ora vado…voglio sentirmi come il primo giorno dopo l’ultimo…sentire il sole cadere a fiocchi sopra i capelli, pronto ad illuminarmi il mondo. Voglio rivivere quei momenti ancora caldi…di serate meravigliose…talmente espressive da farti imparare a memoria il cielo…We’re all free to have the faith we believe, The world sleeps at different times With one turn your day is now my night We all live sharing the air that we breathe. Riprendo tra le mani, i pensieri impagliati in questa città appesa ad un paio di eterni sintetizzati…ma non li metterò in fila…riordinare significa dare l’ illusione qualcosa di non essere in prigione…e certe situazioni imprigionano. E mantenere l’illusione di non mutare nel tempo non serve.Vi ho raccolti nel m,io abbraccio, tesori miei…ho raccolto nella mia stretta,  tutti coloro che ogni singolo giorno hanno pensato a me, scrivendomi frasi, mandandomi foto…inviandomi e-mail all’indirizzo lasciato da Luna…venendomi a cercare, per restarmi accanto anche soltanto per poche ore…grazie ancora…grazie per sempre…Dal cuore…con il cuore…K.IPSE DIXIT:“Difetto di uomo è stupidità. Uomo non conosce…forse impara quando tardi. Per comprendere cosa c’è seppellito in suo cuore serve tempo. In questo tempo donna scivola fuori di cuore di amico o amore senza volere o per bisogno …oggi tu fatto uguale…? Uscita di forza da cuore qualcuno per obbligo?” Zhang 20.10.2009ON AIR:Cherry Ghost