..E così (POE)sia..

.•´`•.•´¯`•.›Verba Volant…Scripta Manent‹.•´¯`•.•´`•.

 

HABLAME LUNA

 

AREA PERSONALE

 

...CAREZZE IN PUNTA DI PENNA...

Volando nelle altezze celesti
ritrovo il messaggio dello Spirito
che mi parla di Te e mi solleva
con le ali degli Angeli
verso l’immensità di Dio,
mostrandomi la bellezza del mondo
un fiore che sboccia nell’anima
dono della Vita che si apre
come una fiamma inestinguibile
nutrita dal Tuo Amore.

© Antonio Bigliardi

 

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« sin palabrasMessaggio #215 »

тяυ¢ισℓι ∂ι яαввια

Post n°214 pubblicato il 22 Dicembre 2007 da skyewish
 

A breve tornerà Natale, piacevolmente doveroso porgere gli auguri a tutti coloro i quali hanno incrociato il mio cammino, chi per una manciata di passi, chi per tutta la vita…dividendo parole, ambizioni, disegni e pezzi di pane con questa mia anima malinconica e dagli occhi sfuggenti.
Martedì cadrà il giorno tanto amato dai bambini, quasi odiato dagli adulti disillusi, coscienti del ricordo vivo della prima delusione: “Babbo Natale non esiste”.
Nelle strade, un trionfo di auree lucine intermittenti…nei negozi un tripudio di nastri dorati  e vermigli, e poi fiocchi di neve fittizi, attaccati qua e là, muschio sintetico germinato per magia ai piedi degli immobili ed operosi artigiani del villaggio, intenti a filare lana o plasmare ferri di cavallo, muschio rigoglioso spuntato nei pressi di un agnellino abbarbicato sopra le magre spalle del pastorello di turno o ancora, attorno a candidi cigni in precario equilibrio sopra a ritagli di specchio adibiti, per l’amena occasione, a simulare stagni, o sopra il tetto della capannina…
Finzione…tutto scorre in una direzione ben precisa: simulare divertimento e gioia. I teatrini di buonismo si sprecano in questo periodo, ovunque sorrisi da campagna elettorale, stampati e fissi come paraplegie…strette di mano di circostanza, fasulle…proprio come la piega presa da questa festa caduta negli ultimi giorni dell’anno agonizzante…
Non sono una miscredente…e non m’interessa spargere acidi commenti…ma…non è possibile essere felici per forza…e questa volta, non mi accontento.
Vorrei…poter sorridere di più…ma non riesco a comando, i miei sorrisi nascono quando qualcosa mi scivola nel cuore accarezzandone i contorni e mai per ammiccare o per sciocchezze.
E da ieri la voglia di sorridere, mi è passata totalmente…
Ieri…mentre seguivo la mercedes grigia condurre il feretro alla porticina della tua nuova dimora, Fabio, il sorriso mi è morto dentro…seppellito dalle lacrime che non ho potuto trattenere,
io…e tutte le persone che ti hanno amato tanto e che hanno riempito anche gli angoli più angusti della chiesa più grande a disposizione, per non lasciati solo mai, neppure in quel momento, nemmeno durante il tuo ultimo viaggio nella valle di lacrime.
L’assurdità di certi sincronismi: un giovane uomo disteso inerme fra il raso azzurro di una bara chiara, un corteo silenzioso e per scenografia, una città vestita a festa.
Volevi cantassi per te: “Kà…me lo devi fare proprio questo regalo eh! Perché quando canti nelle chiese fai venire la pelle d’oca…il vibrare della tua vocina che fa incrinare i vetri è… … …”
“… … …Cosa Faby…a cosa assomiglia…?” ti chiesi,  ma  già il respiro tardava ad arrivare e tra un morso e l’altro di aria rubata, mi soffiasti ad occhi spalancati e stringendomi le mani fino a farmi male: “E’… … …questo Kà… …guardami…è come… … … non avere… … …più… ... …. … respiro”.
… … …non ce l’ho fatta Faby…davvero non sono riuscita a cantare come volevi tu per salutarti…sono rimasta con il microfono a mezz’aria ed il cuore fermo, gli occhi ciechi…sorda alla musica uscita dalle canne dell’organo che suonava Fulvia, sorda agli accordi di Ferdinando…avevo nella testa soltanto la tua risata e le tue parole prima del coma: “Eh ragazzi miei…mi sa tanto che non potrò vedere il primo gennaio…abbiamo passato diciotto anni insieme e sono stati stupendi ma purtroppo altri diciotto non ce la farò a passarli con voi…sono sicuro che vi vorrete sempre bene e che vi ricorderete di me ogni tanto…mi raccomando: mettete l’amore davanti a tutto, non lasciatevi soli, e non piangete…uccidereste la vostra vita prima del tempo…come ho fatto io.”
Ci siamo stretti intorno a quel corpo impoverito dalle chemio, del bel ragazzone biondo sono rimasti solo gli occhi azzurri ricolmi di felicità…sino all’ultimo…fino a quando le palpebre oramai stanche, sono calate sopra quelle finestre sul mondo…come un sipario che sancisce la fine di uno spettacolo penoso, trascinato da quattro anni….millequattrocentosessanta giorni di interventi, ricoveri, terapie, cure massacranti, ritorni e partenze, poi ancora degenze, nuovamente interventi, tagli, suture…la speranza di noi ad attenderti in reparto, in silenzio, pallidi e snervati dall’attesa di buone notizie che non arrivavano mai: “Si abbiamo aperto, asportato…comunque prima o poi… … …aspettatevelo.” L’attesa è terminata, Faby. Eri comprensibilmente stanco fisicamente, ma  fiducioso sino all’ultimo respiro: “Combatto ragazzi, finchè ho la forza, lo faccio…voglio vincere io.”  Chi ha vinto Faby…? La signora incappucciata che ha falciato la tua esistenza, o tu che hai tenuto il sorriso acceso anche nel sonno eterno…? … … …la tua vita è scivolata fuori dal tuo corpo insieme alla conclusiva espirazione…un respiro frantumato in un sorso d’acqua…l’ultimo.
…cosa dire…che ci mancherai? Troppo facile, inutile, scontato. Abbiamo perso un punto di riferimento, un  fratello, un amico, un confidente…un campione di generosità.
Sta per gocciolare Natale sopra le teste e, soprattutto, nei cuori delle persone, buone o perfide che siano…verrò perdonata per questa mancanza, verrà compresa la mia assente voglia di festeggiare e partecipare a ritrovi di gente tirata a lucido per dimostrare che ci si diverte a tutte le età. Scusate…proprio non ce la faccio…avanzo di tre passi ed esco dal libro.
The show must go on, si dice…quindi, che la celebrazione continui, Gian, Luna, la compagnia ed io, ci fermiamo qui e proseguiamo attraverso altri canali, percorrendo vie alternative, lontano dal chiasso e dai clamori. Per te, per chi non divide con noi il panettone con le gocce di cioccolato che mette d’accordo tutti, il dolce natalizio cucinato da Stella, che dopo aver saputo di te, si è sentita mancare...lei che è tanto forte. Desideriamo celebrarti in maniera silenziosa, per rispettare il nostro comune sentire.
Affido i nostri auguri al vento, raggiungerà tutti i cuori delle animebelle, poserà un bacio ed una carezza chi è in viaggio verso le proprie radici: Janette, Martillo, Sugar, Alexandrej, Thomas, Maurice…e  a coloro i quali vivono lontani dal fiume, ma metafisicamante accanto: Steeve, Pier, David e la sua famiglia, Simona, Emma, Agata, Cristina, Carmen, Rosanna, Vanessa.
Un particolare augurio a chi ha contribuito all’uccisione dei nostri pezzetti di cuore, per dare la possibilità agli amici, di  rimanere svegli la notte, suonando canzoni d’amore e dolore, spargendo note e musiche come balsamo lenitivo sulle stilettate del quotidiano.
Auguri a chi ha danzato con noi, coreografie di una vita a tratti sconosciuta, distesa davanti e dietro noi stessi.
Un’attenzione particolare va riservata a colui il quale mi ha fatto comprendere di essere troppo stupida per riuscire a dimostrare di non avere cuore, ed essersi comportato in maniera tale da convincermi a rimanere serenamente ed orgogliosamente stupida in questo senso.
Auguri a chi ha detto: “i figli li fa solo chi non ha di meglio da fare”,

a chi crede che, l’amore, sia una catena che leghi a filo doppio…

A chi  cerca continuamente uscite di sicurezza per evadere dalla propria routine.

A chi chiede: “come stai?” con reale interesse,

a chi non si vergogna di salutare abbracciando e con dei baci, e che senza problemi dice: “Ti amo, ti voglio bene, mi sei mancata…”,
a chi rispetta gli orari degli appuntamenti e mal sopporta i ritardatari,
a chi dice: “Ti chiamo” e poi fa in modo di dimenticarlo accampando poi sciocche scuse (“ma che vuoi, ho tanto da fare: una vita mia e del lavoro da sbrigare!”)
a chi guarda poca televisione e legge ancora le notizie gustando l’odore acre del buon vecchio amico cartaceo: il quotidiano fresco di stampa.
A chi preferisce divulgare la propria cultura invece di mostrarla,
a chi ha il coraggio e la voglia di scrivere biglietti a mano, lasciarli in giro per casa e aspettare che il destinatario li scovi.
A chi sorridendo dice: “Ciao…gironzolavo da queste parti e sono passato a salutarti…” anche quando “queste parti” coprono il raggio di almeno trenta chilometri.
Auguri…
a chi se ne infischia della modernità ed è capace di corteggiare una donna con fiori, cioccolatini, poesie e piccole cavalleresche attenzioni, evitando di proporre dopo cinque minuti di conoscenza di risolvere le definizioni orizzontali del cruciverba “casualmente” dimenticato in camera da letto.
A chi non interessa riscattare il tempo perso,
a chi ha scelto di vivere cavalcando a tratti, l’onda dei ricordi, convivendo con poesia, nodi in gola, lacrime calde,
a chi crede nell’ansia di ritrovarsi,
a chi macina chilometri su chilometri solo per un abbraccio, una cioccolata calda o una chiacchierata in tranquillità.
A chi si è trovato più volte al punto di non ritorno,
a chi gioca a poker con il destino, senza bluffare se la mano non è fortunata,
a chi resta con il naso all’insù a guardare stelle cadenti non soltanto la notte di San Lorenzo,
a chi immortala ogni angolo del mondo conservando anche la più stupida delle fotografie,
a chi vede nero anche quando fuori splende il sole,

a chi cerca le ombre sognando la luce del sole e chi vede bagliori soprattutto negli anfratti delle tenebre,
a chi crede nelle sinestesie, usa ossimori e coniuga bene i verbi,
a chi  tenta di migliorarsi anche senza motivo,
a chi non dimentica, a chi perdona, a chi emoziona emozionandosi.
Ed infine…
…Buon Natale, a coloro i quali non attendono la notte per sognare
.
K.

ON AIR:
Dedicated to: Fabio...the fan n° 1 of Pink Floyd


per te, Faby...perchè hai sempre creduto nello spirito del Natale.

Commenti al Post:
David.Desi
David.Desi il 22/12/07 alle 12:24 via WEB
speravo di trovare qualcosa di nuovo scritto da te qui:ci sono venuto apposta.che lo stile insolito mi prende particolarmente,il dolceamaro dell’affetto mischiato alla rabbia sbattuto così nero su bianco fa un certo effetto devo dirtelo.Ottimi anche i passaggi ironici risolvere le definizioni orizzontali del cruciverba “casualmente” dimenticato in camera da letto senza presunzione provo a dirti che certe frasi mi sembrano autobiografiche o sbaglio? Per non parlare del lavoro che hai fatto con le fotografie,sono allibito. partecipo al dolore per la perdita del vostro amico e capisco la sensazione cattiva quando ci si trova incastrati tra il serio e il faceto.circa 4 anni fa è mancato per un incidente in moto il fratello di mia moglie nonché mio migliore amico,ho anch’io come te un incazzatura che mi monta su quando penso ai tanti giovani che muoiono sulle strade o per malattia.se ti va di parlarne tengo il collegamento aperto su msn fino alle 12 e 30 dall’ufficio e più tardi da casa.non vergognarti di mandare a quel paese quelli che fanno del divertimento una scuola di vita e chiudi i commenti e se vuoi cancella anche il mio non è necessario sporcare una cosa così carica di sentimenti.mi piacerebbe dirti che tra un po’ andrà meglio ma non è vero che il tempo asciuga le ferite lo sai da prima di me.non sentirti neanche in colpa per non aver cantato magari potrai farlo quando la tensione sarà meno forte sono sicuro che se potesse parlarti ti direbbe di stare serena e che capisce la tua scelta.mi son chiesto perché capitino tante morti nel corso della vita di ognuno di noi,posso immaginare che ti sia fatta la stessa domanda,succede perché coltivi tante amicizie e ti relazioni con il prossimo diventandone amica e affezionandoti è normale soffrire.L’unico modo per non star male delle morti altrui è vivere in isolamento.mia madre ripeteva un proverbio delle sue parti quando ero bambino e mi rattristavo per la perdita di un animale compagno di giochi:The best of friends must partanche i migliori amici devono lasciarsi che equivale al proverbio italiano:tutto ha una fine quaggiù.mi fermo qui potrei scriverti una marea di baggianate rilancio l’invito per la chiacchierata mi fa piacere ascoltarti se ti vuoi sfogare anche se so che avrai già tanti aiuti da parte dei tuoi amici fortunati lì vicino a te.take care of yourself sweety,a big hug.DD
 
 
skyewish
skyewish il 22/12/07 alle 12:33 via WEB
...David...credo che questa volta seguirò il tuo consiglio e chiuderò la possibilità di commentare...ma soprattutto raccoglierò l’invito che gentilmente mi regali.grazie per la disponibilità,K.
 
   
CandyVan
CandyVan il 22/12/07 alle 13:04 via WEB
skye ma 6 gia andata via? O_o maremma cm fo spero di trovarti su msn^___^

il post e' trpp bello ti voglio tanto bene e sn vicino a te

 
isil.sila
isil.sila il 02/01/08 alle 17:49 via WEB
amorina uniti stretti in un fiocco noi tutti insieme....................eccoli i tuoi puntini puntini.............ti voglio immenso bene

http://www.diddlmania.it/diddl/big/355.jpg

 
alma_de_vida
alma_de_vida il 04/01/08 alle 14:56 via WEB
Recordado, el verdadero amor está más lejos.más brumoso,que la amistad o que la indiferencia.¡es que queremos recordar de él tanto tanto tanto!y el corazón lo pasa_como el sol cálido al poniente- y,estando en l se sale de él,recordando.....Al
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: skyewish
Data di creazione: 07/02/2006
 

 

...ASSONANZE EMOTIVE...

"La poesia è il salvagente  cui mi aggrappo
quando tutto sembra svanire.
Quando il mio cuore gronda
per lo strazio delle parole che feriscono,
dei silenzi che trascinano verso il precipizio...
quando sono diventato così impenetrabile,
che neanche l'aria
riesce a passare..."
(K. Gibran)



"Sarò una stella come le altre,
perché non c’è stella che s’inabissi:
ognuno rimane lungo il cielo,
lungo il lago ghiacciato...
ed io sono quel punto che rimane là,
tra il cielo e la terra,
sono il tu dove passa la mia anima
perché tutto è fermo,
i paesi che sfociano in vallate
e non c’è morte,
una soltanto,
che si distingua dalla vita."
(Carifi)

 

 

“Balla, balla bambina mia…
...chi balla cammina sull’acqua, e dentro una fiamma.”
(G.L.)


 

"C'era una stella che danzava
e sotto quella sono nata."

 

THE SPEAKER BOX

 Chiusi gli occhi e dopo tanti anni
sentii la musica del silenzio.
Quel silenzio che mi permette
di starmene da solo per conto mio, e mi lascia scoprire
che quel posto solitario nel mio cuore
appartiene solo a me, mi dice chi sono
si tratta di un posto eterno che non ha luogo né tempo…
E’ la mia anima.

(S.B.)
 
"Credo che la libertà sia uno dei beni che gli uomini dovrebbero apprezzare di più.
La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà."
(E. B.)

All’orizzonte di quell’ocenao ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per ripararsi durante un tifone, o per riposare e amare. Quell’orizzonte aperto sarebbe stato sempre lì: un invito ad andare.

(H.P.)

“La vita, tutta la vita, reclama l’eternità...la morte non è niente...pensa solo che vado nella stanza accanto...”
(Vanni)

 
“Non aver paura, sappiamo c’è un’altra via per correre con il vento..e ci lasciamo all’alba, con la promessa di ritrovarci al prossimo sogno.
Ti voglio bene oltre ogni mondo, soprattutto nel tuo persempre che sarà la mia casa.”
(Faby)

 
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