Skyline

Il mare perduto


Così rivedo il mare, il suo vecchio gusto infranto sugli scogli, le sue risa ruggenti che lavano la sabbia timida lungo la riva inerme.Così rivedo l'orizzonte, la linea fuggente che taglia in due l'anima e il cielo.Così rivedo me, piccolo, solitario, con le gambe nude e la maglietta corta che gioco a demolire un castello con le mani chiuse a pugno.Sembra ieri eppure è un presente remoto che fugge come una diapositiva sbiadita che non si ha il tempo di guardare.Uno scatto e già è andata via, e il sipario si apre sui giorni del futuro che sono qui.I miei piedi si bagnano ancora, ma non è più quel mare. Aveva un altro canto quei giorni. C'era un'altra luce.Ma dopotutto sono io, lo stesso di sempre anche se le mie impronte hanno una firma diversa.Quel canto è dentro di me, lo ascolto, lo rivedo, lo rivivo ogni volta. E di questo privilegio mi sento felice.