SkyScraper88Sempre io, stranamente (forse troppo!) |
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Centinaia di fiori in primavera,
la luna in autunno,
la brezza fresca d'estate,
la neve in inverno.
Se non occupi la tua mente
in inutili cose,
ogni stagione è per te
una buona stagione.
In sostanza nulla esiste,
ma se c'è il tè bevo il tè
e se c'è il riso mangio il riso.
Una grande illuminazione nasce
da un grande dubbio.
Quando vivono a lungo insieme
gli animali finiscono per amarsi,
gli uomini per odiarsi.
Accada quel che accada,
anche il sole del giorno peggiore tramonta.
Gli innamorati si dico tante cose,
senza parole.
Possiamo scegliere quello che vogliamo seminare, ma siamo obbligati a mietere quello che abbiamo piantato.
Chi mi adula è mio nemico;
chi mi rimprovera è mio maestro.
Un uomo troppo buono
è come un muro di sola terra.
Se le vostre parole non sono migliori del silenzio, dovreste restare zitti.
Non si colgono i frutti della felicità
sull'albero dell'ingiustizia.
Post n°25 pubblicato il 10 Febbraio 2012 da skyscraper88
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Anche il Giappone il 14 Febbraio celebra San Valentino per festeggiare gli innamorati, in questa occasione in Giappone sono le donne a regalare dei cioccolatini agli uomini.
Il 14 Marzo, invece, gli uomini offrono del cioccolato bianco alle ragazze che hanno pensato a loro il giorno di San Valentino. Questa festività prende il nome di "White Day", che in inglese significa appunto "giorno bianco". Nonostante San Valentino sia considerato da tutti il giorno degli innamorati, in Giappone le ragazze non regalano il cioccolato solo ai propri fidanzati o al ragazzo per il quale provano un sentimento d'amore. In questo paese infatti, a ricevere del cioccolato in dono il giorno del 14 febbraio possono essere anche gli amici, i colleghi o i datori di lavoro.
Esistono infatti due tipi di cioccolato per il Giappone a San Valentino: - I cioccolatini legati ad un sentimento d'amore o ad una dichiarazione prendono il nome di "Honmei choco", e normalmente sono confezionati in modo impeccabile... fatti a mano oppure acquistati ad un prezzo piuttosto elevato. - I cioccolatini legati a sentimenti meno profondi, seppur di natura affettiva, prendono il nome di "Giri choco", e vogliono semplicemente essere un piacevole gesto nei confronti di amici e colleghi.
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Post n°23 pubblicato il 11 Dicembre 2011 da skyscraper88
Del racconto esistono molteplici versioni, ma forse la più interessante è quella del castello di Himeji. Il castello dell'Airone Bianco, come è altrimenti noto, è il più famoso e meglio conservato del Giappone. All'interno del complesso, vicino all'edificio adibito alla pratica dell'harakiri, il suicidio tradizionale dei samurai, esisteva, ed esiste tuttora, un pozzo: il pozzo di Okiku. Siamo nel XVIII e Okiku era una bella ragazza al servizio del signore del castello. Un giorno venne a conoscenza di un complotto ordito dal Capo della Guardia per rovesciare il suo signore, di cui Okiku era segretamente innamorata, e la ragazza, avvertendolo, fece fallire il piano. Il Capo della Guardia riuscì a rimanere al suo posto e presto scoprì che la serva Okiku aveva fatto saltare il piano: cominciò quindi a preparare la vendetta. Tra i compiti di Okiku, c'era quello di custodire dieci piatti molto pregiati. Il Capo della Guardia riuscì a rubarne uno e a far si che, agli occhi del daimyo, il signore del castello, Okiku fosse la responsabile del furto. La pena, per questo crimine fu tremenda: la ragazza venne affidata alle mani dello stesso Capo della Guardia per essere torturata e poi uccisa. Okiku, dopo essere stata violentata, torturata e umiliata, ormai morta venne gettata nel pozzo del castello. Una morte così violenta non poteva preludere che all'apparizione del fantasma della ragazza che, da allora, infestò il pozzo. Ogni notte, fra le 2 e 3, il yurei di Okiku usciva dal pozzo, contava da uno a nove e poi scoppiava in singhiozzi, lamenti e grida. La maledizione fece impazzire il signore del castello che, oltretutto, era venuto a conoscenza dell'innocenza della ragazza. Un giorno, chiamò un monaco buddista per cercare di porre termine alla maledizione. Il monaco capì che il yurei era alla ricerca del decimo piatto e, non trovandolo, scoppiava in terrificanti grida. Una notte, dopo che il fantasma ebbe contato fino a nove, il monaco intervenne gridando "Dieci !!"; il fantasma della sfortunata ragazza, si inchinò di fronte al monaco, ringraziò e sparì per sempre. |
Post n°22 pubblicato il 24 Novembre 2011 da skyscraper88
Ieri in Giappone è stata festa nazionale: si è festeggiato infatti un evento, chiamato da tutti, Kinro kansha no hi (勤労感謝の日). Kinro Kansha No Hi è quello che noi conosciamo come Giorno del Ringraziamento per il Lavoro: voluto dalla legge come festa nazionale, questo giorno rappresenta per tutti i giapponesi l’opportunità di commemorare e ringraziare per il proprio lavoro.
Il Kinro Kansha No Hi però non è solo un modo per ringraziare, apprezzare e commemorare il proprio lavoro promettendo di dare sempre il meglio in ciò che si fa, ma vuole essere anche una giornata dedicata a particolari eventi dedicati all’ambiente e alla natura, alla pace e ai diritti umani.
"Kinro Kansha no Hi" è il nome moderno di un'antica di un antica festa per il raccolto del riso, chiamata "Niiname-sai"(新嘗祭), nella quale si festeggiava il duro lavoro svolto. Durante la "Niiname-sai" l'Imperatore dedicava il raccolto annuale ai "Kami" (gli spiriti) e assaggiava per la prima volta il riso. |
Post n°19 pubblicato il 06 Maggio 2011 da skyscraper88
Titolo originale: Ubat Ruk Kaam Kaub Fah Trama: Mike, nato e cresciuto in Giappone, arriva in Thailandia alla ricerca della madre. Non conosce né il posto né la lingua per cui, soprattutto negli episodi iniziali, incontrerà ben poche difficoltà nel comunicare con le altre persone. Un giorno però conosce Pat, una ragazza del posto, ritrovandosi improvvisamente sballottato all’interno di un set di riprese. In seguito lei si offrirà di aiutarlo, prestandogli ospitalità in casa propria. |
INFO
Chi non ha un passato,
non ha un futuro.
Da oriente ad occidente,
la propria casa è la migliore.
Della tribù gli uomini sono la lana, ma sono le donne a tesserne la trama.
La cattiveria ritorna
su chi l'ha fatta.
Le grandi anime hanno volontà,
le deboli solo desideri.
Nessuno ha più bisogno di un sorriso di colui che non ha più niente da offrire.
Se incontri qualcuno senza
un sorriso, regalagli uno dei tuoi.
Se tu prendi
più di quello di cui hai necessità,
stai rubando a qualcun altro.
Non c'è medicina
per uno sciocco.
Non è mai troppo tardi
per imparare.