Sludge Factory

...

... se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta a farlo felice quando lo guarda.
E lui si dice:
"Il mio fiore e là in qualche luogo."

Dentro i miei vuoti

Impalcature spartitraffico,
fari alonati blu monossido
Due solitudini si attraggono: tu chi sei?

Come due intrusi che sorvolano
le tangenziali dell'intimità
Fiutando diffidenze e affinità.
Resta qui!

Da quanto siamo qua non chiederlo,
Dalle finestre luci scorrono,
Lenzuola stropicciate... che ora è?
Stai con me!

Se c'è un motivo trovalo con me
Senza ingranaggi senza chiedere perché.
Dentro i miei vuoti puoi nasconderti
Le tue paure addormentale con me
Se c'è un motivo.

Due solitudini si avvolgono
Due corpi estranei s'intrecciano
Duemila esitazioni sbocciano
Stai con me.

Se c'è un motivo trovalo con me
Senza ingranaggi senza chiedere perché
Dentro i miei vuoti puoi nasconderti
Se c'è un motivo trovalo con me.
Senza ingranaggi senza chiedere perché
Dentro i miei vuoti puoi nasconderti.
Le tue paure addormentale con me
Le tue paure addormentale con me
Le tue paure addormentale con me
Le tue paure addormentale con me
Le tue paure addormentale con me

Se c'è un motivo...

"Dentro i miei vuoti" - Subsonica

Pain

Mi chiedo perchè accada...
il bisogno di
interrompere
il flusso della vita
comune...
La necessità
di lasciare
bruscamente
di mettermi in disparte
E
scrivere
il pensiero
liquido...
scaturito
da
una sensazione
un odore
uno sguardo...

Ho i Tuoi occhi
fissati nella mente

In questo istante
considero
del mio cuore nero
così denso...
pesante...
Immobile.
all'esterno scorre il reale...
veloce, inarrestabile...
tra di loro
il mio corpo...
i miei desideri.
elementi di frizione
tra il nero immobile e i colori sfuggenti...
più la vita scorre...
più gli elementi
si deformano
si piegano
si torcono
Plastici.
Ho paura.
mi chiedo
quanto
potrò
resistere...

Coma etilico

Stamane non avevo voglia di alzarmi...
Probabilmente il contributo della bottiglia di whisky
che mi sono scolato ieri sera...
è stato importante nel sostenere questo mio desiderio...
e mentre combattevo con le vertigini...
è affiorato un ricordo...
la prima volta alla casa degli orrori...
ero un ragazzino, avevo sempre sognato di andarci...
quel giorno (era il "màrti franco", giorno di fiera a Rovigo) finalmente era lì...
io ero lì... con gli amici.
ci piazzammo in fila...
e ancora una volta mi misi a studiare la situazione...
osservare... ascoltare...
nei minuti di coda avevo raccolto informazioni sufficienti da quelli che uscivano...
mentre commentavano quello che era successo nella casa...
ero contento...
sapevo quello che mi aspettava.
in anticipo sugli altri...
il controllo sugli eventi futuri...
Entrai con gli amici...
e fu tutto un saltare...
scansare...
niente trabocchetti...
niente sorprese...
nessuno spavento...
MA...
poi mi resi conto.
una volta uscito...
nessuno spavento da condividere...
nessuna storia da raccontare...
nessuna nuova sensazione...
Fu allora che capii...
occorre
vivere
senza pensare troppo al futuro...
senza scansare gli errori...
occorre
consumare
il tempo
prima che consumi
le tue membra
la tua anima...
del resto...
esiste il concetto "imparare dagli errori"
si riconosce loro un ruolo educativo...
e non esiste "imparare dal giusto"
come se il giusto fosse insito
nella nostra natura...
la verità
è
che 
il giusto
è
il
misero
artifizio
per
chi
ha
paura
di
vivere...

Sangue infetto

Odio queste fasi...
questa ciclica voglia di una fine,
questa sensazione di aver capito
che
tutti
gli eventi
tristi
la disperazione
non sono superati
assorbiti...
sono
lì.
pronti a esplodere
come una fottuta infezione
l'ascesso di sentimenti
il laccio rosso
tampona...
sutura...
ma
il
sangue
infetto
preme...
un movimento sbagliato...
una sensazione di troppo...
e
la sutura cede.
riversando
delusioni
tradimenti
sofferenze
vomitando
un fiume dirompente.
forse il laccio rosso
non deve esistere
il mio io
annichilito
nella beata ignoranza...

è questo che desidero oggi...