Creato da antiche.armonie il 09/08/2008
 

Armonie Smarrite

Giorno dopo giorno, la vita... Blog dedicato ai miei figli.

 

 

Post N° 44

Post n°44 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da antiche.armonie
Foto di antiche.armonie

Mi capita spesso di visitare dei blog in cui si respira un'aria di rabbia e violenza nei confronti di persone o enti o chiese che mi lascia interdetta e sconcertata.

Forse un blog serve anche per sfogare le frustrazioni quotidiane che ognuno di noi affronta, ma perché, mi chiedo, esiste così poco rispetto nei confronti di chi la pensa diversamente da noi?

Scriveva Johann Wolfgang Goethe:  «Chi è nell'errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza» e Pascal asseriva che  «Tutte le luci della verità purtroppo nulla possono per arrestare la violenza. Ma tutti gli sforzi della violenza non indeboliscono la verità, anzi, la rafforzano». E infine Benedetto Croce proclamava che  «La violenza non è forza ma debolezza»

La violenza è però una debolezza che nell'immediato può fare del male, in molti modi, a coloro verso cui è indirizzata e può rendere cieco chi la cova in seno.

Il mio augurio sincero, nei confronti dei miei compagni bloggers arrabbiati per qualsiasi motivo, è che la tenerezza e la dolcezza del Natale, il suo vero spirito di fratellanza e amore tocchino profondamente e in modo permanente il loro cuore e per loro cominci un tipo di vita  e di relazioni più soffice, appagante e sorridente.

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Vi abbraccio forte, figli     

 
 
 

L'Immenso

Post n°43 pubblicato il 19 Dicembre 2008 da antiche.armonie
 
Tag: Poesia
Foto di antiche.armonie

Sei così piccolo

Con la tua forza hai sovvertito il mondo
quello che conta, quello delle idee,
ma io ti guardo e mi commuovo:
sei così piccolo, Gesù bambino!
è così spoglia la tua casa
e i doni santi li comprenderai più in là.

Ecco, ti porto le mie cose più care,
te le regalo come segno d’amore:
il mio straccio d’anima ti offro,
piena di buchi e rattoppi fatti male
e i miei pensieri,
prima che si perdano per via;


e questo vento che mi turbina attorno
con i suoi ordini e con le sue malie
portalo via, tu saprai che farne,
prendi la pianta verde che non so salvare
per incapacità e per pigrizia mia...

Ti dono la mia casa, vecchia ma piena
di ricordi, di libri, polvere e segreti,
e questo sole indomito che mi ferisce
quando la pioggia nera dei ricordi
scava ferite qui, proprio nel cuore.

Altro non ho, e tu sei tanto grande
che non so fare nemmeno una poesia
che sia degna di te, Immenso…

Ti dono fango, e tu per contro
mi avvolgi di sorrisi e luce,
lo fai da tanti anni e sempre meglio;

ma quest’anno mi voglio superare:
ecco ti do me stessa, niente perciò,
ma è ciò che mi rimane.

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Vi bacio, figli  

 

 

 
 
 

Post N° 42

Post n°42 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da antiche.armonie

La vita è una terra sismica

 

Ieri mattina piangevi al telefono, figlia.

Piangevi mentre mi parlavi di Alexis, il tuo amico/fratello (e anche figlio della mia anima); piangevi perché lui ti ha detto di avere una malattia grave, una malattia dalla quale non si guarisce, volevi sapere da me cosa sapessi di quel male…

Ti ho detto quello che so, sinceramente, senza nasconderti gli aspetti più spaventosi della malattia perché mi hai detto che avresti fatto ricerche in internet.

Piangevi.

Giovanna mia, ho dimenticato di dirti una cosa importante, a conclusione del mio discorso: la vita non è statica, non si ferma mai, la vita è una terra sismica, scossa da continui tremori e da molti terremoti. Durante i sismi alcuni muoiono, altri si salvano, nuove creature nascono, quasi a voler sfidare il non equilibrio di cui sono portatrici le scosse telluriche… ma la quiete mai, mai! non fa parte delle vicende dell'esistenza, e se qualche volta ci pare di percepirla, proprio allora dobbiamo tremare, perché la calma spesso è presagio di disastro.

Noi possiamo soltanto amare tanto Alexis, possiamo donargli tutto l'aiuto di cui siamo capaci, possiamo invitarlo a stare con noi per tutto il tempo che lui vorrà, e possiamo pregare tanto per lui. Tutto il resto è nelle mani di Dio, Giovanna, tu lo sai.

A noi non resta che continuare il cammino e cercare di fronteggiare nel modo migliore le prove che inevitabilmente ci attendono.

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Post N° 41

Post n°41 pubblicato il 15 Dicembre 2008 da antiche.armonie
 
Tag: Poesia

CONCERTO 

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Nel freddo cuore dell’inverno
il valzer ti riporta a me
e con te odore di mandarini
fragranza di pino e monete d’oro
tintinnanti di dolce sulla lingua.

Nella memoria brilla inestinguibile
la tua rude dolcezza, custodita
gelosamente nelle buie caverne 
del tuo diletto sentire.

Ricordi? Vernaccia bionda allentava
i nodi dell’anima in azzurri ricordi.

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Ti abbraccio teneramente, babbo, ovunque tu sia

 
 
 

Post N° 40

Post n°40 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da antiche.armonie
Foto di antiche.armonie

Incontri e scontri

M’incontro e mi scontro con te ogni giorno, spesso ti parlo con ira, sempre ti piango sul cuore, instancabilmente ti chiedo che mi inondi di luce.

La tua risposta è sempre una carezza misteriosa che placa l’ansia e mi pone sulla via che porta, per passaggi segreti, alla grotta millenaria dove tu siedi tra scaglie d’amore e di stelle.

Là, su cuscini di tenerezza mi fai riposare.

Tutto ti ruota attorno tutto attrai, tutto disponi, perciò ti prego, in nome della forza d’amore che emani, regalami stabilità e serenità, non farmi stare sempre in bilico tra la tua pace e l’umana mia inquietudine.

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Giovanna, Angelo... 

 
 
 

Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 08 Dicembre 2008 da antiche.armonie

La mala pianta

Quando un popolo, divorato dalla sete di libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole fino ad ubriacarlo, accade che se i governati resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni.
E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, un servo; accade che il padre impaurito finisca per trattare il figlio come suo pari e non è più rispettato; che il maestro non osi rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui; che i giovani pretendano gli stessi diritti e la stessa considerazione dei vecchi, e questi, per non sembrare troppo severi, danno ragione ai giovani.

In questo clima di libertà e nel nome della medesima, non vi è più riguardo né rispetto per nessuno.
In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia.

PLATONE (427-347 a.C.) - La Repubblica, Libro VIII

* 

 

Parole eterne: è utile e bello rileggerle spesso, e meditarle a fondo; ed è utile ricordare che la libertà è un fiore delicatissimo del delicato giardino degli ideali e dei concetti, perciò, perchè non muoia, va trattata con perizia, attenzione immensa, estremo garbo ed infinita cura...

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Figli miei, BACI 

 
 
 

Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 06 Dicembre 2008 da antiche.armonie
 
Tag: Poesia

Desiderio di Te

In eterna
solitaria ribellione,
in eterno struggente
desiderio di Te,
mentre Ti cerco
il mondo immenso
mi piomba alle spalle.
E mi sorprende, mostruoso,
il suo peso che schiaccia.
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Vi stringo forte a me, figli        

 

 
 
 

Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 04 Dicembre 2008 da antiche.armonie
 
Tag: Poesia

Karma

Dietro infiniti angoli di tempo,
dentro vagoni di ore in viaggio senza fine,
si perdono ragioni e proporzioni
ridotte a fili attorcigliati di sterili passioni
che l'esistenza divertita scompiglia.

Commedia estrema la vita,
da accarezzare con dita leggere
e blandire con note di sinfonie intense,
da amare generosamente, privandola
del veleno superfluo, dolce o amaro esso sia.

Un giorno, immersi in rinnovato amore,
ci scopriremo inconsapevoli pedine
che nodi karmici hanno regolato, spostato
e spinto, di mossa in mossa,
ad unirsi, allontanarsi, amarsi, odiarsi
nello scorrere veloce dei giorni e delle ore.

Allora tutto capiremo

E sarà finalmente solo festa.

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Baci baci baci, figli  

 
 
 

Post N° 36

Post n°36 pubblicato il 02 Dicembre 2008 da antiche.armonie

Possessi terreni

 

Pochi giorni fa ho finito di leggere un libro di modesto valore letterario: "Possessi terreni".

La trama non mi ha mai presa se non per un concetto continuamente ribadito dall'inizio alla fine: il senso di disagio profondo che attanaglia certe persone davanti alle cose e alle persone che, col passare degli anni, si accumulano nella loro vita togliendo loro il respiro, e il desiderio intensissimo di fuggire, di disfarsi delle une e delle altre perché, in piena libertà, possano riappropriarsi della propria autodeterminazione.

Desiderio quasi sempre destinato a restare sterile e incompiuto, perché la vita è, da un certo punto di vista, un'entità dai mille tentacoli che mai lasceranno la presa all'unisono se non nell'attimo estremo, quando nessuno saprà più che farsene della libertà individuale, e perché, in ogni caso, difficilmente la fuga restituisce la libertà persa chissà a che punto della vita.

Confesso che mi sono ritrovata in pieno in questa sensazione faticosa e disperatamente inutile, e soltanto per questo motivo e per scoprire come se la sarebbe cavata la protagonista, ho avuto la forza di andare fino in fondo a un libro tutto sommato angosciante.

E in fondo, come risposta alla pulsione forte del fuggire per riscattare quel bene prezioso che è la libertà, niente di valido se non la stessa realtà che la protagonista voleva lasciarsi alle spalle, stesse persone, stesse cose, stessa croce da trasportare sino alla fine.

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Baci, figli 

 
 
 

Post N° 35

Post n°35 pubblicato il 30 Novembre 2008 da antiche.armonie
 
Tag: Poesia

I desideri e il tempo

Diafani come gamberi di fiume,
i pensieri camminano a ritroso
su gambe di illusione e delusione

Coi loro arti fragili
sfiorano i desideri ed i sogni
legati ad ore di perla e di corallo
che il tempo ha divorato

E' un cieco vortice infinito
l’arco temporale della vita:
tutto sradica, tutto scioglie
tutto restituisce in diluvio opaco
di affanni, timori e ancora sogni.

*

*

*


Un bacio grande, tesori miei  

 

 
 
 

Donna, se’ tanto grande e tanto vali,

che qual vuol grazia ed a te non ricorre,

sua disïanza vuol volar sanz’ali.

(Dante Alighieri, Paradiso, canto 33)

 

 

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