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Diego Della Valle: Berlusconi se ne frega del paese


"C'e' qualcuno che non ha alcun rispetto per il Paese. Del Paese non gliene frega niente, ma gli interessano solo le sue cose". Lo ha detto Diego Della Valle nel corso di una presentazione di un libro di Willer Bordon avvenuta a Firenze. "Oggi la grande stonatura - ha spiegato l'imprenditore - e' il controllo mediatico e di persuasione che Berlusconi fa nei confronti di tutti gli italiani. C'e' chi, con una forte concentrazione dei mezzi di comunicazione, tenta di farci vedere un mondo che non c'e'". Secondo Della Valle "occorre che a fare politica ci siano persone che vogliono fare l'interesse della gente e non chi vuol fare i propri interessi". Inoltre oggi in Italia "il fatto grave e' l'avvelenamento dei rapporti fra le persone: vediamo gente che si scaglia contro chi non la pensa allo stesso modo, salvo poi cambiare idea se, da un sondaggio, emerge che il vento e' cambiato". "Gli italiani - ha concluso Della Valle - hanno una gran voglia di volersi bene e chi tenta di dividerli fa un'operazione bestiale". "I numeri della Trimestrale e della Banca d'Italia non sono ne' di destra ne' di sinistra. I conti dicono che la situazione del Paese e' disastrosa". Lo ha detto Diego Della Valle, nel corso della presentazione di un libro di Willer Bordon a Firenze. "Bisogna fermare la macchina - ha proseguito Della Valle - e far lavorare i veri addetti ai lavori: dobbamo dire le cose come stanno e tracciare obiettivi comuni". In questo contesto "un dialogo tra elementi seri di destra e di sinistra non dispiace affatto". Infatti "la situazione e' cosi' grave che non basta un programma in otto punti. C'e' chi dice che un programma di 260 pagine e' troppo lungo: io dico - ha concluso Della Valle - che ne occorrerebbe uno di 2600".