Snorki sarai tu!

C'è Casta e casta ...


Non ho volutamente parlato dei subbugli che ci sono in questi giorni in parlamento e della lotta contro la casta che si è creata fuori. Ma il dover leggere per lavoro ogni giorno almeno 20 quotidiani nazionali mi ha fatto imbattere in un interessante articolo di Lidia Ravera, che io condivido e che vi voglio proporre.Tutti salvi a furor di PapaSurreale la discussione sui favorevoli e contrari all'arresto di Alfonso Papa. "In galera", gracida Bossi, l'alleato con le palle. "Se mandate in galera lui dopo ci finite anche voi", argomenta Berlusconi, capo in disgrazia ma pur sempre Capo. "Giusto, ma se votiamo per salvare il e... a lui, poi si capisce che anche noi abbiamo il e... a rischio", ribatte il sagace deputato massa (colluso, concusso e carognone). "Ma il voto sarà segreto...", tranquillizza l'onorevole Pepe, dal gruppo Misticanza per il Pdl. E tutti tirano un sospiro di sollievo. Per non sciupare la festa, anche il Rude Razzista Padano sfuma la condanna del Papa (sarà il cognome che mette in imbarazzo?): "Bisogna pensarci". E, a quel punto, tutti i parlamentari che non esercitano il pensiero da anni, già si rabbuiano. Ma possibile che nessuno, proprio nessuno, metta in discussione il principio stesso dell'autorizzazione a procedere? Che cos'hanno, i professionisti della politica, di diverso da tutti gli altri professionisti? Se infrango la legge, per potermi processare e giudicare, tocca forse chiedere il permesso a Sandro Veronesi o a Michela Murgia? Esiste un clan degli scrittori che decide se posso essere arrestata o no? Esiste una consulta di commercialisti, di medici, di giornalisti, di idraulici o di architetti che protegge i suoi dalla legge? No, cari. La legge è uguale per tutti, ad eccezione del clan degli eletti. Perché?Lidia Ravera Il fatto Quotidiano 19.07.2011 Pag. 2