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Post N° 1075


Francia: il Parlamento approva la legge che sostituisce il Cpe Il parlamento francese ha adottato in via definitiva il testo di legge che sostituisce il Cpe, il contratto di primo impiego. Con il voto di mercoledì 12 aprile all'Assemblea Nazionale e l’approvazione definitiva del Senato si chiudono due mesi e mezzo di una crisi molto delicata che ha visto protagonisti, vittoriosi, sindacati e movimenti studenteschi. Le due camere del Parlamento hanno adottato la nuova legge in un tempo record, prima delle vacanze pasquali, per girare il prima possibile una pagina che ha visto il governo di Dominique de Villepin uscire sconfitto dal confronto con le forze sociali. Il testo di legge, presentato dall'Ump (Union pour un Mouvement Populaire), il partito di maggioranza, è stato approvato con 158 voti a favore e 123 contrari. Adesso la legge passa per la firma al capo di stato, Jacques Chirac, che solo martedì 11 aprile aveva annunciato la decisione di sostituire il tanto contestato Cpe. La nuova legge che come il Cpe ha l'obiettivo di favorire l'impiego di giovani in difficoltà, in particolare quelli senza qualifiche professionali e quelli provenienti dalle periferie, costerà 150 milioni di euro allo Stato nel 2006 e 300 milioni nel 2007. Le disposizioni prevedono un sostegno agli imprenditori che assumono con un contratto a tempo indeterminato (CDI) giovani tra i 16 e i 25 anni con poche qualifiche e residenti in zone urbane sensibili. Così scompare l'ambiziosa legge che voleva introdurre un elemento di flessibilità nel mercato del lavoro francese: il Cpe prevedeva l'assunzione, ma con un periodo di prova di 24 mesi in cui era possibile il licenziamento in tronco. Questo voto segna anche la sconfitta politica del premier Dominique de Villepin, che fino all'ultimo ha lottato contro l'abbandono delCpe, una misura “significativa” della sua “battaglia” contro la disoccupazionePer l’opposizione di sinistra e i sindacati che sono riusciti a far sfilare nelle piazze più di tre milioni di persone è stata una grande vittoria.«Ma non si possono dimenticare i numerosi incidenti che ci sono stati in Francia ha dichiarato il primo ministro delegato all’impiego, Gérard Larcher,che ha aggiunto ora tutto tornerà alla normalità». Sindacalisti ed organizzazioni di giovani avevano minacciato nuove proteste se la Cpe non fosse stata abrogata prima del 17 aprile. Più di 60 università e scuole sono state bloccate durante la protesta, ma il ritorno alla normalità si è accelerato dopo lunedì 10 aprile quando le trattative con il governo si sono fatte più concrete.