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Alleati Cdl freddi su brogli denunciati da Berlusconi


An e Udc reagiscono con freddezza all'accusa di brogli elettorali lanciata ieri sera da Silvio Berlusconi, e non ritengono che l'esito del voto - favorevole al centrosinistra - possa essere ribaltato dalle verifiche sulle schede contestate.Da Forza Italia e dall'Udc arrivano inoltre secche smentite all'ipotesi di un decreto legge per il riconteggio di tutte le schede contestate.Il candidato premier di centrosinistra, Romano Prodi, avvicinato dai cronisti stamani a Bologna, ha detto: "Visto che non c'è niente, si può stare sereni".Parlando in inglese ai microfoni di Reuters Tv, stamattina Prodi, terminata a Bologna la sua corsetta mattutina, aveva detto: "Berlusconi è incapace di perdere, di ammettere che noi abbiamo vinto [...]. Non è una sorpresa, ma è solo questione di pochi giorni e tutto sarà ufficiale".UDC: VERIFICHE DA FARE, MA NON CAMBIANO ESITO VOTO"Le verifiche vanno fatte, soprattutto perché bisogna comprendere la corrispondenza tra i verbali e le trasmissioni telefoniche, ma non credo che cambieranno l'esito elettorale", ha detto stamani il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa.Ignazio La Russa di Alleanza Nazionale in una intervista radiofonica di stamattina ha detto che non bisogna sottovalutare le preoccupazioni di Berlusconi, ma ha aggiunto: "Personalmente non mi risultano notizie di brogli. Mi risultano notizie di gravi irregolarità che però non sono una novità, si registrano in tutte le elezioni. Questa volta con una differenza di 20.000 voti assumono un rilievo maggiore".Ieri sera, due giorni dopo le elezioni del 9 e 10 aprile, Berlusconi, di ritorno da un incontro con il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ha detto che il voto è stato contraddistinto da brogli e che dunque il suo esito deve cambiare.Secondo indiscrezioni di stampa il capo dello Stato avrebbe anche bocciato l'ipotesi di un decreto legge per il riconteggio delle schede."Mai sentito parlare di un decreto legge", ha detto l'eurodeputato di Forza Italia Antonio Tajani uscendo da palazzo Grazioli.Ancora più netto Carlo Giovanardi, ministro Udc per i Rapporti con il Parlamento: "Le indiscrezioni che pubblicano i giornali sono bufale totali, compresa quella del decreto. Poi io faccio parte del governo, si immagina se non sapessi che c'è nell'aria qualcosa di questo tipo".