Snorki sarai tu!

La legalità delle piccole cose


Ecco che parlo ancora di questo tema che mi sta tanto a cuore: la legalità. Ma non voglio parlare di quello che di solito con questo termine: niente discorsi sul fatto che sia giusto non rubare; parlerò invece sul rispetto delle regole base (che comunque sono leggi) della vita civile.Non bisogna infatti arrivare ai massimi sistemi e scomodare la Costituzione per invocare, invece, il rispetto del Codice della strada ad esempio. Se gli amministratori cittadini decidono che per la sicurezza una determinata strada deve essere a senso unico (magari perchè non è abbastanza ampia da contenere due carreggiate) ci sarà un motivo; ma molto spesso mi capita di vedere automobilisti che tentano la fortuna partendo in derapata in senso vietato e sperando che dall'altro lato non arrivi nessuno; ma se poi arriva e il guidatore nel senso giusto fa notare che loro stanno andando il senso vietato, nel migliore dei casi ti rispondono : "E lo so!".Non parliamo poi di quando si tratta semplicemente di attraversare la strada sulle strisce pedonali e con il semaforo verde. Vorrei fare capire a molte persone che le due cose non sono un optional; che sono da seguire contemporaneamente e che rispettando la legge non stai facendo un piacere a nessuno. A volte sento gente che per non fare cento metri e arrivare al semaforo attraversa in mezzo alla strada o tra binari dei tram (e senza nemmeno guardarsi attorno). Se date poca importanza alla vostra vita sono fatti vostri; ma almeno non ditemi che agite così perchè tanto nessuno rispetta le regole; anche perchè sono inutili le recenti proteste che la maggior parte degli italiani fa sulla casta politica se poi la legalità non la si rispetta dalle cose minime.Ma non bisogna per forza scomodare il Codice della Strada, basta anche molto meno. In metropolitana la maggior parte della gente si accalca per le scale mobili, ma poi le tratta come se fossero scale normali. Ma se avete così tanta voglia di sgambettare perchè non prendete quelle normali?  Ci sono, poi alcuni punti di metropolitane in cui taluni fanno costantemente i loro bisogni (e non sono cani). Ma c'è nè proprio "bisogno"?Potrei fare tanti altri esempi, ma il punto focale è che l'Italia è un paese di furbetti la cui massima aspirazione è vantarsi di aver fregato il vicino o lo Stato; insomma di essere più furbo di qualcun'altro. Bisognerebbe magari vantarsi di aver fatto il proprio dovere e aver contribuito a mantenere più salda la società civile. In realtà basterebbe solo buon senso per capire che per fare il proprio dovere non serve nemmeno vantarsi di qualcosa.