Snorki sarai tu!

Simona Ventura: «Ora sono pronta per uno show politico»


«Inguardabile, non ha stile, questa ragazza non andrà lontano». Così il ministro Paolo Romani, allora amministratore delegato di TeleLombardia, liquidò Simona Ventura. «Ha sempre riconosciuto di aver fatto un'emerita cavolata. Nel 1987 avevo 22 anni, ero molto volenterosa, ma anche acerba. Anche a Mediaset mi bocciarono a un provino dicendo che avrei turbato la redazione». Il calcio è stato la linea rossa della sua vita, prima come giornalista sportiva poi come conduttrice e ieri nella sua vita post-Rai Simona Ventura è ripartita da lì, ospite del pomeriggio sportivo di Sky.Non ha nessuna nostalgia di Viale Mazzini: «Ho fatto 8 anni di "Isola dei Famosi", 10 di "Quelli che il calcio". Senza rancore e senza rimpianti a Sky inizia la mia nuova vita. Non è vero che l'Isola sono io, certo ci ho messo molto del mio, ma a condurla vedrei bene qualunque buon professionista». Nessuna emozione particolare nemmeno a vedere Victoria Cabello al suo posto la domenica pomeriggio: «La trovo bravissima. Mi viene solo da pensare a come è cambiata in dieci anni la tv in Italia. Al mio esordio arrivai al 43%, eppure prendere me dopo Fazio era stata una scommessa».Dal 20 ottobre sarà su Sky Uno con «X Factor». Tre dei quattro giudici (oltre a lei anche Morgan e Elio) sono già transitati dal talent. Allora dov'è la novità? «Questo è un primo passo, secondo me per la Rai è un delitto aver lasciato un format come questo. Era giusto partire con un programma forte per poi cercare di fare cose nuove. Sky ha scelto il periodo migliore per avvicinarsi alla tv generalista e incunearsi in una tv che sta presentando poco di originale. Penso che "X Factor" sia nuovo perché è completamente diverso il modo in cui viene fatto, sarà più vicino all'originale inglese. La gente alla fine vorrà vedere noi, altre débâcle ci fanno ben sperare». E ogni riferimento a «Star Academy» non è casuale: «Però mi spiace per loro». Giudica così i suoi compagni di viaggio: «Morgan è eclettico, siamo davvero opposti, lui ama la musica di nicchia, io sono più pop. Di Elio mi diverte il cinismo. Arisa per essere alla prima esperienza è straordinaria. Abbiamo gusti musicali diversi, proveniamo da ambienti differenti: sarà bello vedere il nostro "duello a quattro"».Ha due o tre idee per il futuro: «Mi piacerebbe fare una seconda serata politicamente scorretta. Io sono sempre stata molto equidistante. Non sono né di sinistra né di destra perché non devo ringraziare né a destra né a sinistra per quello che ho fatto, ma solo le persone che hanno creduto in me. Ho in mente anche un reality, un format che ho visto, un reality "pesantuccio". Ho voglia di fare cose non dico di impegno sociale, ma un po' più di sostanza». Non ha rimpianti: «Anche le scelte sbagliate mi sono servite, non è che si può vincere sempre». Fotografa così il suo passaggio dalla Rai a Sky: «Quando uno si separa ha un momento di confusione ma anche di grande ribellione. Io sono in una fase di ribellione creativa, sono un'adolescente di ritorno».