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Tunisia: islamici moderati verso la vittoria


Prende corpo una netta affermazione dei filo-islamici moderati nelle elezioni in Tunisia, primo test democratico della Primavera araba. Il Partito della Rinascita, Ennahda, stima di aver conquistato almeno il 40% dei voti che gli varrebbero 60-65 dei 217 seggi dell'Assemblea Costituente. I risultati ufficiali si conosceranno solo domani, ma le forze laiche hanno gia' riconosciuto il successo della formazione islamica. "Ci inchiniamo alla volonta' popolare", ha commentato Maya Zribi, segretaria generale del Partito Democratico Progressista. "Con le cifre di cui disponiamo, constatiamo una tendenza a favore delle liste islamiche, e i limitati risultati conseguiti da parte nostra". Le ha fatto eco Ridha Ben Fadel, portavoce del Pdm, il Polo Democratico Progressista che raggruppa i partiti principali della sinistra: "Nella nuova Assemblea Costituente le formazioni progressiste non avranno la maggioranza", ha riconosciuto.Si e' trattato della prima consultazione libera nel Paese maghrebino dopo 23 anni di regime autoritario e di plebisciti costruiti ad arte. Il voto si e' svolto a dieci mesi dalla cacciata del presidente Zine el-Abidine Ben Ali che, il 14 gennaio scorso, sanci' l'avvio della Primavera Araba. Segna anzi il primo riflesso diretto sulle urne elettorali delle rivolte scoppiate nel giro di pochi mesi in Nord-Africa e Medio Oriente. Il dato certo e confortante riguarda l'affluenza: oltre il 90 per cento solo per quanto riguarda i 4,1 milioni di elettori che si erano iscritti nelle apposite liste, cui andra' aggiunta una fetta sicuramente importante degli ulteriori 3,1 milioni di non iscritti ma aventi comunque diritto al voto.