Snorki sarai tu!

Post N° 10


Guardi fuori dal finestrino e pensi. Sul vetro scorrono i paesaggi e vedo i tuoi occhi che cercano di rimanere fissi, ma un tremito continuo delle pupille li tradisce a ogni istante. Stamattina ci siamo alzati presto. Io prima di te, molto prima. Ti ho osservato mentre ancora dormivi. Avevi una smorfia sul viso e le labbra solcate da una serie di rughette. Forse stai pensando che è arrivato il momento di dirsi qualcosa. Stai tranquilla, il momento è già passato. E’ tutto a posto, sono di nuovo qui. Mi sento come l’elastico di una fionda. Adesso pendo mollemente dalla tua parte, anche se tu ancora non lo sai. Non c’eri più abituata. Lo so, è colpa mia, sono mancato a lungo. La sera a letto sistemavo il mio corpo vuoto ed ero altrove, abitato da una smania. Capita a tutti di sbagliare, dovrei chiederti scusa. Ma non sono abituato a farlo. E’ che in mezzo alla vita un bel giorno viene da chiedersi se qualcos’altro, se qualcun altro sarà capace di scalfirci, di tirarci fuori dalle viscere questa matassa aggrovigliata e guardarci dentro con occhio nuovo. Ti assicuro che non accade. Adesso lo so. Ti volti dalla mia parte e mi dici che hai voglia di un caffè. Hai il viso pallido, segnato da qualcosa che assomiglia al dispiacere. Ci fermiamo all’autogrill. Mi avvicino e ti prendo la mano. Non c’eri più abituata e sento il tuo sussulto sciogliermi gli ultimi nodi.