Snorki sarai tu!

Post N° 12


Ieri mattina ho aperto il Corriere della sera e ho chiamato all’istante Cinzia. Non sapeva nulla, eppure i dispacci sono chiari. Di colpo si spalanca una cascata di ricordi, dettagli insignificanti che erano rimasti seppelliti da qualche parte: il vestito bianco frusciante che lei indossava quella sera che siamo andati alla Bodeguita, le serate intorno al pianoforte, i formaggi che lui ci aveva portato con il primo aereo che partiva da Roma, noi in cucina a preparare l’insalata e lui che varca la soglia a ci bacia come tre bambine, una foto che ho visto ultimamente, che mi ritrae addormentata sulla sua poltrona, il tavolo da pranzo, con i tulipani nei vasi di cristallo, un momento di una sera speciale, seduti sul tappeto, lei che gli poggia la testa sulla spalla e lui che si intristisce. Perché questa è solo una parentesi, non potrà continuare così per sempre. La vita sta arrivando, incalza. La vita e tutte le sue responsabilità. non saremo mai più così giovani. Piccoli flash di momenti magici, io che esco dal ristorante in cui lavoro e arrivo da loro, citofono e salgo, ici abbracciamo, mi affaccio dal finestrone e vedo le piccole luci della notte che splendono e mi sento a casa. Quanti anni sono passati? Saranno quattordici o quindici, li abbiamo seguiti nei loro spostamenti, cambi di lavoro, paese... Poi di colpo ti perdi di vista, accade all’improvviso, ti sembra che sia passato un attimo e invece scorrono anni.