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Prodi, serve memoria che unisca e non divida.


La celebrazione del 25 aprile quest'anno "rammenta a tutti noi anche l'urgenza di difendere la nostra Costituzione". Lo afferma Romano Prodi, in un intervento sul suo sito, sottolineando come "la riforma costituzionale che la destra ha portato a conclusione senza un confronto parlamentare stravolge il senso del lavoro della Costituente del 1947 che seppe far prevalere l'interesse generale su quello delle parti e il bene di tutti sulle divisioni ideologiche". "Per questo - scrive Prodi - è importante ricordare in questa giornata che la partecipazione popolare al prossimo referendum sia la più ampia possibile e che il no a questa sbagliata riforma costituzionale arrivi da ogni parte d'Italia"."Care amiche, cari amici, il 25 aprile che festeggiamo nelle piazze del nostro Paese ci rammenta, a 61 anni di distanza, il prezzo e il valore della libertà. Ci consegna il compito di mantenere viva la memoria dei fatti nella loro verità e delle migliaia di persone che, combattendo la buona battaglia, hanno aperto un'epoca nuova della nostra storia". Lo scrive il leader dell'Unione Romano Prodi nel suo sito 'romanoprodi.it'."Tra le città liberate il 25 aprile 1945 - osserva il Professore - c'é anche Milano, dove io pure sarò domani a ricordare la nostra rinascita di popolo libero e unito. E' nell'unità nazionale che festeggiamo, proprio come allora, il bene supremo della democrazia. Per questo occorre una memoria che unisca e non divida. Una memoria che guarda al futuro, non alle recriminazioni e agli odi del passato".